Cari lettori, editori, autori e curiosi,
in questa intervista conosceremo la giornalista pubblicista Viviana Sarti, nonché apprezzata blogger, la quale desidero ringraziare subito per la sua disponibilità. Il suo blog, “Scattidallamialibreria", di certo non sarà passato inosservato a chi va a caccia di chicche letterarie di cui Viviana sa cogliere gli aspetti più caratteristici e originali. Devo ammettere che adoro le scelte letterarie di Viaviana e, navigando nel suo blog, mi sono davvero deliziata. Fortunatamente Viviana è una blogger attenta alla provenienza dei testi che decide di recensire, quindi evita di dare spazio ai libri pubblicati con “editori” a pagamento. Viviana ha colto nel segno, constatando che il profluvio di autori e aspiranti tali è causato proprio dalle sedicenti case editrici che pubblicano a pagamento libri altrimenti non pubblicabili dagli editori veri. Speriamo che, nel tempo, sempre più recensori blogger si dimostrino sensibili al tema e lo approfondiscano per decidere consapevolmente se recensire o meno opere di autori paganti. Molti recensori, difatti, non si pongono il problema della provenienza dei testi che si trovano a recensire. L’auspicio è che ognuno di noi faccia la propria parte per non incoraggiare il mercato di questa pseudo-editoria che, per non ingenerare confusione, carpendo la buona fede degli acquirenti, andrebbe qualificata diversamente, come ho già detto in altre occasioni. “tipografia con servizi aggiuntivi”, Per chi ancora non lo sapesse, l’editoria seria non chiede contributi all’autore ma è esattamente il contrario: remunera l’autore con le royaltis ed eventualmente con anticipi, i quali ultimi però non riguardano la microeditoria. Nelle redazioni arrivano migliaia di proposte editoriali. L’editoria non a pagamento seleziona in modo accurato i propri autori. Cedere all’editoria a pagamento è un’ultima ratio per l’aspirante scirittore affetto da “vanity press” e, purtroppo, anche se raramente, per l’autore capace e incompreso.
In questa intervista, Viviana dimostra che ha le idee chiare su ciò che ama leggere e quindi predilige recensire. E ora do la parola a Viviana, non prima di invitarvi a visitare il suo interessante blog, di cui in calce troverete il link.
Buona lettura!
Ciao Viviana, ti vuoi presentare a chi ci legge? Parlaci un po’ di te, della tua attività di blogger e di giornalista.
Mi chiamo Viviana Sarti, sono giornalista pubblicista e lavoro presso l’Ufficio Stampa dell’Università di Bologna.
Dopo aver fondato con altre due amiche mamme KeVitafarelamamma (nel 2014), ho deciso di dare vita al mio progetto personale, Scattidallamialibreria, per condividere la mia passione più grande, la lettura.
Una passione che non porto avanti da sola, ma con la mia famiglia: ho un marito lettore e amante della musica, e una figlia di nome Lucia (anno 2010) che illumina la nostra fantasia con i tanti libri che legge.
Quando e perché hai deciso di aprire un blog letterario?
Il progetto Scattidallamialibreria è nato inizialmente solo su Instagram e, col tempo, si è esteso. E' stato naturale dare vita al blog per esaltare maggiormente i contenuti. Amo scrivere e il solo social Instagram non può soddisfare la mia passione.
Com’è nata l’idea della rubrica #langolodeivinili #libriemusica ?
È nata in modo del tutto naturale: io e mio marito non abbiamo fatto altro che unire le nostre due passioni: la sua musica e i miei libri. La domenica è dedicata a questa rubrica.
Recensisci solo libri da te scelti o anche quelli che ti sono segnalati?
Entrambe le cose. In ogni caso, il libro mi deve piacere. Non parlo dei libri che non leggo o che non mi sono piaciuti.
Se accetti proposte di lettura, le accetti solo dagli editori o anche dagli stessi autori?
Dipende: deve scattare il colpo di fulmine.
Pubblichi solo recensioni positive e se sì perché?
Vedi sopra. Sì. Nessuna strategia, semplicemente non perdo tempo a dare spazio a libri che a me non piacciono. I gusti inoltre sono soggettivi e le mie non sono recensioni ma opinioni su quanto mi lascia un libro.
Recensisci solo libri di case editrici NoEap o sei disposta a recensire anche libri autopubblicati o editi a pagamento?
Solitamente da CE non a pagamento
Che cosa pensi della cosiddetta “editoria” a pagamento?
Penso che oggi scrivano in troppi:-)
Recensisci autori esordienti?
Sì, leggo anche libri di esordienti.
Quali generi preferisci?
Narrativa contemporanea e classica (soprattutto italiana), gialli, e libri per bambini e ragazzi.
Come scegli i libri da leggere?
Mi fido molto delle opinioni altrui, soprattutto di quelle di mia madre.
Che genere di libro non leggeresti mai?
Fantasy.
Quali criteri di valutazione applichi nel recensire un’opera di narrativa?
Ripeto, non recensisco libri. Scrivo solo perché mi sono piaciuti, le sensazioni che mi ha lasciato e perché un libro secondo me dovrebbe essere letto.
Se fossi costretta a scegliere tra un libro con un’idea originale ma con una scrittura non particolarmente valida e un libro con un tema banale ma scritto in modo eccelso, che cosa sceglieresti?
Per me è molto importante il modo in cui è scritto un libro, quindi l'idea originale per me non basta.
Per inquadrare un libro prima di farne una lettura completa ti capita mai, “di nascosto da te stessa”, di dare una sbirciatina a una pagina a caso o di leggerne l’incipit e addirittura la fine?
No, mai. Lo fa però mia figlia: lei legge sempre l'ultima pagina prima di iniziare.
Ti è mai capitato:
-di trovare in un’opera per te scadente qualcosa di valido e interessante?
A volte
-di interrompere un libro perché proprio non hai trovato nessun motivo per terminarlo?
Spesso
-di leggere uno stesso romanzo per il piacere di rivivere le emozioni della prima volta che lo hai letto?
Si, diverse volte.
-di emozionarti nella lettura fino a commuoverti?
Spesso
-di aver valutato un libro negativamente e poi di tornare sui tuoi passi oppure il contrario?
Si, ogni tanto si. Il confronto nei miei gruppi di lettura mi ha aiutato spesso e fatto cambiare anche opinione.
Che cos’è che proprio non sopporti, stilisticamente parlando, di un autore?
La supponenza. Si nota anche nella scrittura.
Quanto tempo impieghi per leggere un libro che ti appassiona?
Dipende da quanto è lungo. Per es. Tre di Valérie Perrin, appena letto, (un libro di quasi 700 pagine), l'ho letto in 4 giorni.
Che cosa ti coinvolge di più in una trama?
I colpi di scena.
Per far capire meglio i tuoi gusti letterari a un autore o a un editore che ti propone in lettura un’opera, ti chiedo di dirmi tra i classici, di narrativa di qualsiasi genere, quali libri ti hanno più appassionato.
Il conte di Montecristo, Stoner, Cambiare l'acqua ai fiori, Jane Eyre, La forma dell'acqua di Camilleri, L'ultimo Catone di Matilde Asensi, Morte a Firenze di Marco Vichi, tutti i libri di Maurizio De Giovanni, tutti i libri di Alessia Gazzola e Alice Basso, le saghe famigliari (per es. I leoni di Sicilia).
Si dice spesso che un libro non si giudica dalla copertina, ma secondo la tua esperienza, quanta importanza ha realmente la copertina di un libro?
Su Instagram ha una grandissima importanza.
Ti sei mai sentita tradita da una copertina o da una bella quarta di copertina?
Ogni tanto.
Si dice che non bisogna mai confondere l’autore con la sua opera, ti sei mai cimentata nel leggere un’opera di un autore per il quale non nutri particolare simpatia?
Si.
Preferisci libri in formato cartaceo o e-book?
Cartaceo perché adoro l'odore della carta, ma leggo anche in digitale per comodità. Per anni ho usato solo il kindle.
Qual è la tua più grande soddisfazione nell’attività che svolgi?
Essere consultata online e offline (nella mia vita quotidiana) sui libri da leggere.
Secondo te, quanto può influire nella scelta di un libro la lettura delle recensioni che lo riguardano?
Moltissimo. Come detto prima, per me è importante sapere se il libro è piaciuto a determinate persone che conosco.
Che consiglio daresti a chi volesse aprire un blog di recensione di libri?
Seguite sempre e solo la vostra passione.
Molti recensori sono anche autori, come nel tuo caso, tu personalmente in quale dei due ruoli ti senti più a tuo agio?
No, io non sono autore e non mi sento nemmeno "recensore". Sono solo una donna, moglie, madre e lavoratrice che mette sul piatto una delle passioni più grandi. La lettura fa parte di me e mi fa piacere farlo sapere al mondo. Inoltre il mio mestiere è scrivere (articoli) quindi non potrei farne a meno