Cari amici lettori, autori, editori e curiosi,
sono lieta di annunciarvi la nuova rubrica “Intervista al recensore”. Di solito sono i recensori a dare spazio nei loro blog agli autori, ma con questa rubrica ho voluto, per così dire, invertire le parti e offrire io uno spazio a loro che si occupano di noi autori.
La figura del recensore online è fondamentale soprattutto per far conoscere gli autori esordienti ed emergenti che pubblicano con la piccolo-media editoria. Questi, difatti, spesso sono ignorati dai critici letterari delle grandi testate giornalistiche, che prediligono occuparsi degli scrittori già affermati. Ma chi sono i recensori? Sono quelle figure che si prendono cura di leggere un’opera per sviscerarne tutti gli aspetti che a taluni lettori possono sfuggire. Il loro è un lavoro che richiede ottime capacità analiche, obiettività e onestà intellettuale, conoscenza della lingua italiana e pazienza. Spesso, infatti, hanno a che fare con autori che non accettano consigli e critiche costruttive o con la spocchia degli “intoccabili”. Gli autori che affidano le loro opere a un recensore dovrebbero tenersi pronti a non ricevere solo encomi, ma anche osservazioni non pienamente positive. Un recensore coscienzioso, d’altronde, è un critico che non mente.
E ora dò la parola a Jessica Marchionne del blog “Luce sui Libri”, che ci parlerà della sua esperienza e della sua attività. Jessica, amo ricordarlo, oltre a essere una sensibile lettrice (nota agli addetti del mestiere anche per le sue approfondite e accurate recensioni), è un’autrice di narrativa. Jessica ha esordito con “Le campane di San Pietroburgo”, un romanzo affascinante, ben scritto e molto letto, per i tipi di Word Edizioni.
Ciao Jessica, ti vuoi presentare a chi ci legge? Parlaci un po’ di te e del tuo blog.
Innanzitutto grazie per avermi dato questa opportunità! Sono un’aspirante editor, ho studiato Editoria all’università e dopo gli studi ho continuato a frequentare corsi e tirocini sempre inerenti al mondo dell’editoria. Proprio in questi giorni mi sono iscritta a un altro corso sull’editing, quindi diciamo che il mondo editoriale fa parte non soltanto delle mie passioni ma anche per quanto riguarda la sfera professionale. Da poco ho anche pubblicato un romanzo con una casa editrice free, la Words Edizioni, ed è stata un’esperienza meravigliosa, una delle più belle che ho avuto nella vita.
Ho deciso di aprire un blog per tenermi allenata ed essere sempre aggiornata sulle ultime novità. Non solo: amo davvero recensire. Mi piace sviscerare un romanzo e dire agli altri quello che penso. Inoltre aprire un blog mi ha dato anche l’opportunità di conoscere autori con i quali ho stretto amicizia. ‘Luce sui Libri’ è una piccola realtà ma mi sta dando molte soddisfazioni!
Quando e perché hai deciso di diventare, se così si può dire, lettrice di professione?
Come detto prima perché adoro recensire. Inoltre avere l’opportunità di leggere molti libri per poi analizzarli è sempre stato uno dei miei sogni. Lo faccio per passione, infatti. Nessun mio servizio è a pagamento.
Recensisci solo libri da te scelti o anche quelli che ti sono segnalati?
Non lascio indietro nessuno, se ho spazi disponibili. Quindi recensisco anche quelli che mi vengono segnalati.
Se accetti proposte di lettura, le accetti solo dagli editori o anche dagli stessi autori?
Le accetto da tutti, sia da autori, che da case editrici che da uffici stampa.
Su cinquanta proposte in media quanti libri accetti di recensire?
Prima ne accettavo anche dieci al mese. Poi mi sono resa conto che con gli altri impegni che avevo durante la giornata, diventava un po’ impossibile ottimizzare i tempi. Odio far aspettare troppo, infatti. Per questo da circa un anno ho deciso di accettare tre libri al mese che possono diventare quattro se uno di questi è particolarmente breve. In questo modo riesco a leggerli in tempo e non ho l’ansia che sto facendo aspettare troppo l’autore.
Pubblichi solo recensioni positive e se sì perché?
a) Non vuoi demolire nessun autore
b) Non gradisci le eventuali conseguenze in rete della demolizione
c) Strategia segreta
Non voglio demolire alcun autore ma se trovo qualcosa da segnalare, lo segnalo sempre. Ma lo faccio con il giusto tatto, senza andare a screditare nessuno. Una recensione negativa per un esordiente è molto pesante, quindi prima analizzo tutti i lati positivi dopodiché scrivo cosa c’è che non va dando comunque i consigli necessari per rimediare. Ma mai mi sognerei di scrivere una recensione volta a distruggere la reputazione di qualcuno. Sbagliando si impara ed è con la pratica che si migliora.
Recensisci solo libri di case editrici NoEap o sei disposta a recensire anche libri autopubblicati o editi a pagamento?
Questa è una domanda che mi sto facendo spesso ultimamente. Mi spiego meglio: attualmente recensisco chiunque, sia self che autori che hanno pagato per farsi pubblicare. Questo perché sono dell’opinione che esistano molte persone che non conoscono molto bene il mondo editoriale e che non sanno che non si paga per pubblicare. Quindi penso che sì, quell’autore ha pagato, ma magari non lo sapeva e la sua è una storia degna di essere letta. In questo periodo però, dato che ricevo molte richieste e troppo spesso sono costretta a rifiutare perché ho finito i posti, stavo pensando di fare appunto una selezione ed eliminare gli autori che hanno pubblicato con case editrici a pagamento. Non ho ancora deciso, quindi non ho fatto alcun annuncio, ma se dovessi scegliere chi ‘eliminare’, eliminerei loro anche se a malincuore. I self invece mai, loro li recensirò sempre e comunque.
Che cosa pensi della cosiddetta “editoria” a pagamento?
Ricollegandomi appunto alla domanda di prima, ne sono contraria, pur tuttavia so che c’è gente che pensa sia normale pagare per pubblicare. Anche nella mia sfera privata conosco persone che addirittura mi dicono che sono state fortunate perché hanno ricevuto uno sconto. Non dovrebbe però essere questa la normalità. Non si paga per pubblicare perché la casa editrice in questione non si assume nessun rischio. Se sei tu a pagare e il tuo libro va male, a loro cosa gliene importa? Mica hanno scommesso su di te, sei tu che hai scommesso su te stesso! Inoltre la maggior parte delle case editrici a pagamento non effettua lavori di editing o correzione di bozza (e lo noto dai tantissimi refusi) così come non presta particolare attenzione alla grafica. Essere pubblicati da una casa editrice free ha tutt’altro sapore: sei stato scelto perché vali, non dai soldi che sei disposto a spendere.
Recensisci autori esordienti?
Assolutamente sì, anzi, li preferisco. Il blog è nato per concentrarmi su di loro.
Quali generi preferisci?
Adoro il fantasy e lo storico.
Come scegli i libri da leggere?
Se li devo leggere per mio piacere personale, quindi al di fuori del blog, innanzitutto scelgo dal genere. Non andrei mai a leggere un libro che non rispecchia i miei gusti. Se invece è una richiesta di recensione per il blog, allora accetto tutti.
Che genere di libro non leggeresti mai?
Non amo particolarmente i saggi.
Quali criteri di valutazione applichi nel recensire un’opera di narrativa?
Nelle mie recensioni vado a toccare tre punti: la trama, quindi se è una storia innovativa, che ha avuto diversi colpi di scena, se sono riuscita a capire sin da subito il finale, se c’è stata abbastanza documentazione. Poi passo a esaminare i personaggi: prima descrivo quelli che mi sono piaciuti di più. poi quelli che mi hanno poco impressionata e infine l’antagonista, se c’è. La parte finale è dedicata allo stile: quindi vedo se il ritmo si è quasi sempre mantenuto alto, se c’è stato un inizio in medias res, se è in tell o in show, se ci sono stati infodump, se per me la lettura è risultata piacevole e fluida. Con tutti questi punti alla mano, preparo la recensione.
Se fossi costretta a scegliere tra un libro con un’idea originale ma con una scrittura non particolarmente valida e un libro con un tema banale ma scritto in modo eccelso, che cosa sceglieresti?
Anche se faticherei a leggere un libro scritto non particolarmente bene, sceglierei quello dall’idea originale. Se l’idea infatti è davvero molto bella, penso che riuscirei tranquillamente a leggerlo e mi appassionerei. Anche se con una stretta al cuore.
Per inquadrare un libro prima di farne una lettura completa ti capita mai, “di nascosto da te stessa”, di dare una sbirciatina a una pagina a caso o di leggerne l’incipit e addirittura la fine?
Ammetto di leggere sempre sia l’incipit che il finale! Anche se non si dovrebbe fare!
Ti è mai capitato:
-di trovare in un’opera per te scadente qualcosa di valido e interessante?
Sì, mi è capitato di trovare un’opera scritta male ma con una bella storia che sicuramente avrebbe appassionato diversi lettori se editata.
-di interrompere un libro perché proprio non hai trovato nessun motivo per terminarlo?
No, neanche per il blog. Per il blog li termino tutti perché altrimenti sarebbe una mancanza di rispetto verso l’autore che me lo ha affidato e poi perché non si scrive mai una recensione senza aver letto tutto il libro. Se invece è un libro che sto leggendo per me stessa, senza doverlo recensire, lo continuo lo stesso. È più forte di me, non riesco a lasciare un libro a metà, anche se non mi piace. Spero sempre che con il finale si salvi.
-di leggere uno stesso romanzo per il piacere di rivivere le emozioni della prima volta che lo hai letto?
Assolutamente, e più di una volta.
-di emozionarti nella lettura fino a commuoverti?
Mi è successo solo con tre libri e li ricorderò sempre!
-di aver valutato un libro negativamente e poi di tornare sui tuoi passi oppure il contrario?
No, sono molto sicura quando do un parere.
Che cos’è che proprio non sopporti, stilisticamente parlando, di un autore?
Il continuo tell. Pagine e pagine di descrizioni quando l’autore potrebbe mostrarmi la scena con un’azione. Faccio fatica a leggerle.
Quanto tempo impieghi per leggere un libro che ti appassiona?
Un giorno. Due se è particolarmente lungo.
Che cosa ti coinvolge di più in una trama?
Un cambiamento inaspettato nel protagonista. Se il protagonista ha una svolta che lo cambia nel carattere, ecco, hai tutto il mio interesse. Anche se diventerà ‘cattivo’.
Per far capire meglio i tuoi gusti letterari a un autore o a un editore che ti propone in lettura un’opera, ti chiedo di dirmi tra i classici, di narrativa di qualsiasi genere, quali libri ti hanno più appassionato.
Tra i classici il mio preferito in assoluto è ‘Il ritratto di Dorian Gray’, per me è un romanzo perfetto. Ho adorato anche ‘Jane Eyre’ e questo è stato insolito per me, perché non mi piace molto quel genere, eppure mi ha presa tantissimo. Poi adoro anche ‘Il buio oltre la siepe’, ‘Il piccolo principe’, ‘Il giardino segreto’ e ‘Oliver Twist’.
Si dice spesso che un libro non si giudica dalla copertina, ma secondo la tua esperienza, quanta importanza ha realmente la copertina di un libro?
In realtà ne ha molta. Anche io ammetto di guardarla. Se un libro ha una copertina bella e curata ne sono attirata e leggo la trama. Che poi magari non mi piace e quindi non lo compro. Ma certamente mi ha incuriosita abbastanza da soffermarmicisi.
Ti sei mai sentita tradita da una copertina o da una bella quarta di copertina?
Di solito dalle quarte, specialmente quelle che decantano la bellezza del libro anziché soffermarsi di più sulla trama in sé.
Si dice che non bisogna mai confondere l’autore con la sua opera, ti sei mai cimentata nel leggere un’opera di un autore per il quale non nutri particolare simpatia?
Ecco, io invece lo confondo. Non leggo opere di autori che per svariati motivi non mi ci sento affine, lo ammetto!
Preferisci libri in formato cartaceo o e-book?
Cartaceo. Anche se leggo di più in ebook!
Qual è la tua più grande soddisfazione nell’attività che svolgi?
Quando un autore, dopo aver pubblicato la recensione, mi dice che sono la prima ad aver colto esattamente quello che voleva comunicare. Un autore mi disse che ero stata anche l’unica a capire un dettaglio importante e questo non può che farmi felice, come spero appunto faccia felici loro.
Secondo te, quanto può influire nella scelta di un libro la lettura delle recensioni che lo riguardano?
Abbastanza, ma per quanto mi riguarda non molto. Se sono attirata da un libro lo leggo anche se ha tutte recensioni negative. Poi sarò io a valutare.
Che consiglio daresti a chi volesse aprire un blog di recensione di libri?
Di scrivere recensioni che vadano oltre un paragrafo. Molto spesso leggo recensioni davvero cortissime. Per il mio personale parere penso che un potenziale lettore non possa farsi una buona idea da poche righe e l’autore invece ne sarà sicuramente dispiaciuto perché si aspettava qualche parola spesa in più.
Molti recensori sono anche autori, come nel tuo caso, tu personalmente in quale dei due ruoli ti senti più a tuo agio?
In entrambi, devo dire! Ho iniziato prima a scrivere che a recensire, quindi forse potrei dire che mi sento più a mio agio nel ruolo dell’autrice, ma non è così. Adoro recensire, ormai lo faccio da tre anni quasi giornalmente e non potrei più farne a meno.
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Le campane a San Pietroburgo, Words Edizioni
Grazie mille per le tue bellissime parole! Sono davvero contenta che ti abbia trasmesso tutto questo e che ti abbia aiutata! Grazie infinite!
Salve Jessica!Ho avuto il piacere di leggere il tuo libro ."Le campane di San Pietroburgo ",Mi è piasciuto molto, già che lo ho letto in un momento difficile della mia vita,dove questo romanzo mi ha aiutato molto. A credere in me è seguire i miei sogni! A credere nella magia, quella magia che porto dentro di me fin da piccola e che non mi ha mai abbandonato. Grazie mille! Perché mi hai fatto capire che la magia essiste. Basta crederci e tutto si avvera come arte di magia. Io ci ho creduto fino alla fine.Grazie mille!