
Carissimi,
benvenuti in questa nuova rubrica dedicata agli autori della microeditoria No Eap. Chi di voi già mi segue sa che nelle interviste tendo a essere irriverente e dissacrante, ma in questa sede cercherò di fare la brava e di limitarmi a domande mirate a conoscere meglio l'ospite della giornata. Dalle risposte certamente avrete agio di conoscere meglio la persona che si nasconde dietro un'opera letteraria o poetica. Molto, infatti, anche di inaspettato può emergere da una semplice chiacchierata.
E ora pronti a conoscere un po' meglio Stefania come persona e come autrice? Sì? E allora vamos! Eh no! Prima vi ricordo di iscrivervi al gruppo Facebook che amministro ("Solo editoria non a pagamento"), sempre che siate curiosi di scoprire nuovi autori della microeditoria No Eap.

Chi si nasconde dietro l’autrice de “La ragazza che sognava l’Africa”? Puoi parlarci un po’ di te, delle tue passioni e dei tuoi interessi?
Innanzitutto grazie per questo gradito spazio nel tuo blog.
Prego, è un piacere!
Mi chiamo Stefania Chiappalupi sono nata a Roma e vivo in provincia di Alessandria. Stefania è una grande sognatrice, che la vita ha messo a dura prova ma nonostante tutto non si è mai arresa. Sono un'autrice emergente di romanzi d'amore. Amo leggere, andare a teatro, viaggiare e ovviamente il mio sogno nel cassetto è quello di andare in Africa, specificamente in Uganda dove è ambientato il mio romanzo.
Che bambina era Stefania? E che adolescente?
Stefania bambina era una piccola sognatrice e sognava di fare la cantante. Amavo la musica, i cartoni animati e le bambole. Da adolescente cominciai a coltivare il sogno della scrittura. Ho scritto tantissime poesie e un primo romanzo. Tuttavia da giovane non ho avuto l'ambizione di pubblicarlo ed è rimasto chiuso in un cassetto. Adesso con la consapevolezza degli anni e dopo aver scritto altri tre romanzi, mi rendo conto che quella scrittura non mi appartiene più e continuo a tenerlo in un cassetto.
Se dovessi raccontarti con un quadro, quale quadro sceglieresti e perché?
Sceglierei "La primavera" di Botticelli. Amo le sue tinte vive e chiarissime che contrastano tra di loro. Inoltre mi piace ciò che rappresenta: l'eterna primavera che apre le porte all'estate, alla speranza.

Ci vuoi raccontare qualche aneddoto legato al tuo romanzo? Com’è nata questa storia? Dove hai tratto ispirazione?
Come vi ho già raccontato amo l'Africa, con i suoi colori accesi, i suoi odori, i suoi tramonti interminabili. Ho visitato molti paesi del nord Africa, arrivando fino in Sudan, ma vorrei addentrarmi di più, visitare la parte centrale. Quella vera. Questo mio desiderio mi ha ispirato a scrivere il romanzo, dopodiché attraverso i racconti di una mia cara amica, che ha fatto un periodo di volontariato in Uganda, è scattata la vera scintilla.
La tua location ideale per scrivere?
La mia camera da letto. Ho uno studio che a volte uso per lavorare, ma la vera ispirazione mi arriva solitamente quando sono sola in camera mia. Tengo un taccuino sul mio comodino dove scrivo i miei pensieri, appunti vari o qualche passaggio dei miei romanzi. Ovviamente non vi ho ancora detto che scrivo con carta e penna. Amo il profumo dell'inchiostro sulla carta, profuma di vita.

Ora sei Margherita (protagonista del romanzo), ci dici che cosa pensi della tua autrice?
Cara autrice Stefania sei troppo sognatrice e ottimista. La vita è ben altro!
C’è un personaggio nel tuo romanzo con il quale “hai litigato”? Un personaggio ribelle nei confronti della tua penna? E se sì, alla fine chi ha vinto, tu o lui/lei?
Forse sono stata un po’ in contrasto con le amiche di Margherita. Non ho mai accettato il modo in cui hanno trattato la mia protagonista dopo il lutto. A dire il vero anche la mia editor è entrata in contrasto con loro. Ovviamente ho vinto io, anzi abbiamo vinto noi e le ragazze si sono dovute ricredere.
Se magicamente Margherita apparisse davanti a te, che cosa le diresti o chiederesti?
Ti prego Margherita fai spazio nella tua valigia e portami via con te!
Quali sono gli autori contemporanei che preferisci?
Senza ombra di dubbio Daniel Stell e Sveva Casati Modigliani. Le mie muse ispiratrici.
Hai 1000 caratteri per sfogarti su ciò che non ti piace o non sopporti. Faccene sentire quattro!
Grazie per questa bellissima opportunità. Il mio sarà un vero sfogo ad alta voce. Non sopporto la saccenza e durante questo lungo periodo di pandemia ne ho conosciuti tanti, troppi, di tuttologi saccenti. Mi hanno fatto sentire così piccola. E la cosa peggiore che adesso si sono tutti trasformati in grandi esperti di politica internazionale. Credimi mi fanno venire una rabbia.
Quali generi letterari ti appassionano di più?
La narrativa in generale, le biografie e anche moltissimo i gialli.
Lingua e letteratura latina, diritto civile e filologia romanza. Se fossi costretta a studiare approfonditamente una di queste tre materie, quale sceglieresti e perché?
Sicuramente diritto civile. Ho da poco frequentato un corso di contabilità generale e buste paga e ho dovuto sostenere un esame di diritto. Mi è piaciuto molto come materia e mi piacerebbe approfondirlo. Penso che al giorno d'oggi sia una materia utile da conoscere anche semplicemente per risolvere piccole incombenze nella vita di tutti i giorni.
Un caso di abdaction. Purtroppo gli alieni ti hanno rapito. Hai tre minuti per parlare loro della nostra civiltà (o inciviltà .... come preferisci).
Gli parlerei dell'arte e della cultura, della bellezza di alcune città e delle moltissime opere d'arte sulla terra, dei paesaggi mozzafiato dell'Africa e delle Americhe. In poche parole li farei morire d'invidia.
Se avessi l'opportunità di viaggiare nel tempo, dove andresti e perché?
Nell'antico Egitto, un periodo storico che mi ha sempre affascinato per diversi motivi e magari potrei trovare ispirazione per un nuovo romanzo.

Sei davanti all’imperatore Claudio. Quali oggetti del nostro tempo porteresti con te per dimostrargli che provieni dal futuro?
Ovviamente il telefonino e il mio inseparabile computer. Immagino già la sua espressione stupita.
Che cosa vorresti far sapere ai tuoi lettori?
Mi piacerebbe dire quello che suor Anna, la coprotagonista del romanzo, ripete spesso a Margherita: la vita è bella nonostante le tempeste e anche la più disperata vale sempre la pena di essere vissuta!
Il vizio capitale che ti rappresenta di più?
La gola. Purtroppo ammetto di essere un'emerita golosa.
La tua migliore virtù?
La pazienza. Scrivendo ce ne vuole tanta e non solo per portare a termine un romanzo, ma anche per pubblicarlo e promuoverlo.
Tre parole che detesti e che non rientrano nel tuo personale vocabolario?
Fallimento, rinvio, resa.
Hai un episodio della tua vita o legato alla scrittura che ti piacerebbe condividere con noi?
Nel 1982 sono stata a un concerto di Renato Zero. Il mio cantautore preferito. Il suo personaggio, così diverso dagli stereotipi di allora, mi ha emozionato a tal punto da ispirarmi a scrivere quella che sarà la mia prima poesia "Uomo" che a lui ho dedicato. Se ho iniziato a scrivere lo devo anche un po’ a lui e spero che prima o poi riuscirò a fargli dono del mio scritto. Un altro piccolo sogno nel cassetto.
Grazie Stefania! Ti auguro di realizzare ogni tuo sogno.
Noi, cari lettori, ci vediamo alla prossima con un nuovo autore o autrice da conoscere!

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La ragazza che sognava l'Africa