Cari amici lettori, editori e autori,
con questa intervista conosceremo meglio la bookstagrammer Gio, nota con il nickename “Ironicamente-acida” (in realtà è simpaticissima e schietta, come emerge dalle sue risposte e dalla sua bio Instagram "La mia penna è una pistola puntata: mi ricorda sempre da che parte stare"). Gio è la creatura marina che vedete in foto. Uscita dall’acqua, la nostra sirena-avvocato ama immergersi in un mare … di libri. Giò, in questa intervista, non usa mezzi termini e va dritta al punto: ci dice con precisione cosa cerca in un libro e cosa invece non apprezza. Devo dire che, da lettrice, nel leggere le sue risposte, mi sono sentita perfettamente in sintonia con il suo pensiero (anch’io ho sviluppato una vera fobia per lo spoiler e rifuggo le banalità). Eh sì, recensire un libro non significa fare una sintesi dettagliata degli accadimenti o rivelare il finale e i punti salienti o di svolta della narrazione. Per la sintesi esiste la quarta di copertina (!). La recensione deve, come sostiene anche Gio, contenere osservazioni e analisi letteraria, quindi rendere il lettore consapevole delle sue scelte e non privarlo del gusto di scoprire lo svolgersi del racconto.
Ora lascio la parola a Gio, non prima di ringraziarla per la sua disponibilità e per la chiarezza con la quale ha risposto alle domande. Vi invito a seguire il profilo Instagram di Gio, se amate le recensioni oneste, senza orpelli e che mirino a stimolare la vostra curiosità.
Buona lettura!
Ciao Gio, vuoi parlarci della tua attività di bookstagrammer?
Il mio bookstagram nasce dalla voglia di condividere la mia passione per i libri, avevo voglia di parlarne ed è difficile trovare lettori come me. Quindi ho pensato di creare una pagina e oggi ha superato tutte le mie aspettative.
Che cosa cerchi negli autori di narrativa?
Io cerco qualcosa che riesca a conquistarmi e travolgermi, non mi piacciono le storie banali. Nell’ultimo periodo mi hanno colpito molto alcune scrittrici italiane come Teresa Ciabatti, Donatella di Pietrantonio capaci di costruire storie uniche fuori dagli schemi. Cerco quel qualcosa in più.
Che cosa ti attira primariamente di un libro?
Ora ti sconvolgerò, la copertina, è quella che mi spinge ad aprire un libro. Lo so non si giudica un libro dalla copertina, ma non è detto che non possa essere il primo elemento che noti.
Come scegli i libri da leggere?
Ultimamente il bookstagrammer condiziona un po’ le mie scelte, e anche i gruppi di lettura, ma mi piace sempre sceglierli in base al momento che sto vivendo.
Come selezione i libri da recensire? Recensisci solo libri da te scelti o anche quelli che ti sono segnalati?
Voglio essere molto libera e scelgo sempre io cosa leggere e di conseguenza cosa recensire. Ho un progetto per autori emergenti, con il quale collaboro con gli scrittori, ma anche in quella seleziono e scelgo io, sulla base del genere e della storia.
Per far capire meglio i tuoi gusti letterari a chi ti propone in lettura un’opera, ti chiedo di rivelarci tra i classici, di narrativa di qualsiasi genere, quali libri ti hanno più appassionata.
Domanda difficile, ci sono tanti libri che ho amato, se devo dirti i primi che mi vengono subito in mente, tra i classici, Il conte di Montecristo, David Copperfield, 1984, tra i contemporanei, Il Libro dei Baltimore di Joel Dicker, l’Arminuta e Sembrava Bellezza.
Che genere di libro non leggeresti mai?
Senza alcun dubbio Horror e Erotico, il primo sono un po’ paurosa e il secondo mi annoia.
Quali criteri di valutazione applichi nel recensire un libro di narrativa?
Sul bookstagrammer ho la fama di essere un po’ severa con le valutazioni, e ammetto che non sono molto buona nel dare i voti, ma mi soffermo sulla prosa e sulla storia, deve convincermi l’intero testo. Sono diventata una lettrice esigente.
Credi che sia giusto che un lettore non sappia se un autore ha pagato un blogger per farsi recensire una sua opera? Secondo te possono essere affidabili questo tipo di recensioni?
La polemica è sempre dietro l’angolo su questo tema. Mi sono esposta personalmente, e ritengo che ciascuno è assolutamente libero di farsi pagare per le recensioni, la cifra che ritiene opportuna, ma il lettore deve sapere che si tratta di pubblicità, basta inserire gli appositi hashtag.
Ti è mai capitato di recensire autori esordienti o emergenti?
Ho dedicato un progetto agli autori emergenti e ho letto dei libri davvero meritevoli, altri che non citerò decisamente mediocri, e recensire gli autori esordienti è una responsabilità, perché rischi di emettere giudizi che compromettono la vendita del libro.
Quali generi preferisci?
Classici, biografie, saggi.
Se fossi costretta a scegliere tra un libro con un’idea originale, ma con una scrittura non particolarmente intrigante e un libro con un tema banale, ma scritto in modo eccelso, che cosa sceglieresti?
Meglio il primo.
Per inquadrare un libro prima di farne una lettura completa ti capita mai, “di nascosto da te stessa”, di dare una sbirciatina a una pagina a caso o di leggerne l’incipit e addirittura la fine?
No, io odio gli spoiler, però leggo l’incipit anche per scegliere il libro.
Ti è mai capitato:
-di trovare in un’opera per te scadente qualcosa di comunque interessante?
No.
-di interrompere un libro perché proprio non hai trovato nessun motivo per terminarlo?
Si molte volte.
-di annoiarti mortalmente in una lettura e riporre il libro facendo pensieri inesprimibili?
Ahahhaha decisamente si.
-di leggere uno stesso romanzo per il piacere di rivivere le emozioni della prima volta che lo hai letto?
Mi piace leggere sempre cose nuove, non amo le riletture.
-di emozionarti nella lettura fino a commuoverti?
Si, molto spesso.
-di aver valutato un libro negativamente e poi di tornare sui tuoi passi oppure il contrario?
Raramente.
Che cos’è che proprio non sopporti, stilisticamente parlando, di un autore?
Gli autori eccessivamente descrittivi.
Quanto tempo impieghi per leggere un libro che ti appassiona?
Sono terribile, riesco anche a non dormire se mi conquista. Ultimamente mi è capitato con l’Arminuta.
Che cosa ti coinvolge di più di una trama?
La descrizione dei personaggi.
Quanto il titolo di un’opera sollecita la tua curiosità?
Non molto.
Preferisci leggere libri in formato cartaceo o e-book?
Preferisco il cartaceo, ma non esco mai di casa senza il mio kindle.
Che cosa ti rende soddisfatta in questa tua passione?
Il confronto con le persone che condividono la mia stessa passione.
Secondo te, in generale quanto può influire nella scelta di un libro la lettura delle recensioni che lo riguardano?
Secondo me può influire se si è indecisi nella lettura di un testo, può convincerti o meno a leggerlo.
Come deve essere per te la recensione “perfetta”?
Deve trasmettermi il punto di vista di chi l’ha letto, non dovrebbe contenere la trama, ma solo osservazioni personali sulla prosa, sui personaggi e magari una valutazione.
Che consiglio daresti a chi volesse aprire un profilo Instagram per dedicarsi alle recensioni di libri?
Fatelo solo per voi, non preoccupatevi dei follower.
Quali progetti hai per i prossimi anni?
Ho mille progetti.
A tuo avviso perché siamo più un paese di scrittori e di pseudo-scrittori che non di lettori? Di chi è la responsabilità se si legge così poco?
Le persone credono si possa scrivere senza leggere, in realtà, per essere un buon scrittore devi aver letto molto.
Che cosa vuoi dire ai lettori? Hai qualche consiglio da dar loro su come scegliere i libri?
Leggete le mie recensioni… scherzo!
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