Carissimi,
benvenuti nella rubrica dedicata agli autori della microeditoria No Eap. Chi di voi già mi segue sa che nelle interviste tendo a essere irriverente e dissacrante, ma in questa sede cercherò di fare la brava e di limitarmi a domande mirate a conoscere meglio l'ospite della giornata. Dalle risposte certamente avrete agio di conoscere meglio la persona che si nasconde dietro un'opera letteraria o poetica. Molto, infatti, anche di inaspettato può emergere da una semplice chiacchierata.
E ora pronti a conoscere un po' meglio Alberica Svea Simeone come persona e come autrice? Sì? E allora vamos! Eh no! Prima vi ricordo di iscrivervi al gruppo Facebook che amministro ("Solo editoria non a pagamento"), sempre che siate curiosi di scoprire nuovi autori della microeditoria No Eap.
Chi si nasconde dietro l’autrice Alberica Sveva Simeone? Puoi parlarci un po’ di te, delle tue passioni e dei tuoi interessi?
Sono una persona poco complicata, paladina del detto “vivi e lascia vivere”. Mi piace aver a che fare con gente tranquilla, che non invada in alcun modo i miei spazi. Al contempo, amo condividere le mie passioni con chi è in grado di apprezzarle. Non parlo facilmente di me, a meno che non mi renda conto di trovarmi davanti ad una persona davvero valida, di cui potermi fidare. Sono molto empatica e soprattutto, mi affido parecchio al mio istinto, se mi trovo bene con qualcuno, me ne accorgo subito. Diversamente, mi eclisso. Sono una patita di film horror da quando ero piccola, sembrerà strano, ma dovevo guardare di nascosto Bem il mostro umano e i Visitors, perché i miei non volevano, ma io ostinata, trovavo sempre il modo! Leggo prettamente romanzi horror e alcuni saggi riguardanti argomenti di mio interesse. Tra le cose che amo di più ci sono i viaggi, la cultura giapponese, il sushi, gli Stati Uniti e i vecchi film anni ’80.
Che bambina era Sveva? E che adolescente?
Ero una bimba pestifera. Perlomeno così mi racconta mia madre.
Un maschiaccio, mi arrampicavo ovunque, mi rotolavo, mi facevo spesso male, non stavo mai ferma e piantavo belle grane. Adoravo i giocattoli da maschietti, avevo tutti i personaggi di He-Man, con annesso Castello di Grayskull. Da adolescente, mi si vedeva fondamentalmente poco. Trascorrevo tantissimo tempo in comitiva e con le amiche.
Se dovessi raccontarti con una canzone, quale sceglieresti e perché?
More Human Than Human dei White Zombie. L’ho adorata dal primo istante e anche il testo, piuttosto macabro, direi che fa al caso mio.
Inoltre, adoro Marilyn Manson in ogni sua espressione, musicale e artistica. Eh eh eh! Se non lo citavi, ci rimanevo male!
Se ci spostiamo su musica più soft e italiana, quasi tutte le canzoni di Max Pezzali.
Ci vuoi raccontare qualche aneddoto legato alla stesura del tuo romanzo d’esordio “La donna con l’abito nero"?
Guarda, nel periodo in cui scrivevo il romanzo, ambientato prettamente in un condominio, mi sono ritrovata ad avere un certo timore nel rincasare a tarda ora. Mentre salivo le scale, avevo il terrore che qualche porta si potesse aprire… e menomale che lo stavo scrivendo io, quindi era frutto della mia fantasia! Ne sei sicura?
La tua location ideale per scrivere?
Il mio letto! Ho scritto quasi tutto il romanzo con il portatile sulle gambe. Col tempo, ho imparato a scrivere seduta alla scrivania. (Io non credo che mai gliela farei! W il letto!) Potendo scegliere, mi piacerebbe scrivere in una località di montagna, con un bel paesaggio davanti. Meraviglia!
Lascia un messaggio per gli umani del futuro.
Non smettete mai di leggere, vi aiuterà ad essere umani migliori.
Tre aggettivi per definire il tuo romanzo?
Tetro, crudo, cattivo. La bontà non è di certo contemplata.
C’è un personaggio di un tuo romanzo con il quale “hai litigato”? Un personaggio ribelle nei confronti della tua penna? E se sì, alla fine chi ha vinto, tu o lui/lei?
No, al momento, no.
Il tuo incubo peggiore?
Annegare o rimanere chiusa in uno spazio talmente angusto da non potermi neppure muovere. In sintesi, nuoto malissimo e sono claustrofobica.
Congratulazioni! Hai appena vinto un ascensore riempito d'acqua!
Quali sono gli autori contemporanei che preferisci?
Stephen King, Clive Barker, Thomas Ligotti, Paolo Prevedoni.
Hai 1000 caratteri per sfogarti su ciò che non ti piace o non sopporti. Faccene sentire quattro!
Non sopporto le persone saccenti e arroganti, che pensano di saperne sempre una più del diavolo. Detesto i bugiardi e chi è del tutto privo di pazienza. Mi sono dilungata troppo?
Quale vizio capitale ritieni il peggiore e perchè?
La superbia. Sentirsi sempre superiori agli altri è agghiacciante.
Quali argomenti trovi particolarmente interessanti?
Mi piace dialogare di cinema, di horror, di letteratura, di arte, di viaggi, di scrittura, di argomenti da nerd e follie varie.
Quali generi letterari ti appassionano di più?
L’horror, il distopico, i romanzi storici, i libri d’avventura.
Storia del Giappone, diritto internazionale e filologia. Se fossi costretta a studiare approfonditamente una di queste tre materie, quale scrglieresti e perché?
Storia del Giappone, senza dubbio. Un paese e una cultura che adoro.
Un caso di abdaction. Purtroppo gli alieni ti hanno rapito. Hai tre minuti per parlare loro della nostra civiltà (o inciviltà .... come preferisci).
Signor Extraterrestre, mi creda, non vale la pena perder tempo sul nostro pianeta. Luogo meraviglioso, gestito malissimo, si fidi. Io resto volentieri con lei, se vuole.
Se avessi l'opportunità di viaggiare nel tempo, dove andresti e perché?
Ci penso spesso e sono tre le epoche che vorrei visitare: antico Egitto, che mi affascina da sempre per la sua magnifica architettura e la sua avanguardia, se vogliamo, in campo medico, gli anni venti, epoca scintillante, ma anche profondamente difficile e anni cinquanta in Giappone, dove i valori della famiglia erano sicuramente diversi.
La macchina del tempo ti porta nell’Antica Roma, nel bel mezzo di un combattimento tra gladiatori. Sei nell’arena. Gli occhi sono puntati su di te e sui tuoi strani abiti. Rivolgiti all’imperatore e al pubblico per spiegare chi sei e da dove vieni. Sei foriera di un messaggio dal futuro. Cerca di essere persuasiva. La gente è nervosa. Hai appena interrotto lo spettacolo sul più bello e davvero non capiscono chi tu sia…
Cesare, mi inchino a te, scusandomi per l’inopportuna interruzione. In realtà, non è colpa mia, una magia mi ha portata al tuo cospetto. Ho per te un messaggio importante, in grado di cambiarti la vita. In cambio, ti chiedo di risparmiare la mia e di permettermi di unirmi al tuo banchetto stasera, dove sarò lieta di metterti a conoscenza di meraviglie inaspettate, che ti renderanno ancor più potente di quanto già tu non sia.
Che cosa vorresti far sapere ai tuoi lettori?
La scrittura è passione, è amore, è voglia di trasmettere agli altri ciò che nasce dall’anima. Oscura, nel mio caso. La speranza di ogni scrittore è che ai propri lettori arrivi tutto ciò. Mi auguro, con il mio romanzo, di essere riuscita a catturare la vostra attenzione, facendovi divertire. Si, perché l’horror è divertimento, oltre che paura. I veri amanti del genere, non potranno che confermare questa mia teoria.
Hai un episodio della tua vita o legato alla scrittura che ti piacerebbe condividere con noi?
Un singolo episodio, no. Mi viene in mente qualcosa ad ampio spettro. Gli anni ottanta e novanta, sono stati i periodi che maggiormente mi hanno formata. Tra film e libri, ho capito quali fossero davvero le mie passioni, i miei interessi e tutto ciò che, in un modo o nell’altro, mi ha resa quel che sono oggi. Come donna e come scrittrice.
Un film che cosiglieresti perché all’altezza del romanzo dal quale è stato tratto?
Jurassic Park, senza dubbio. Bellissimo il libro e immenso il film. Per i dinosauri poi, ho un vero debole!
Sveva, grazie per esserti raccontata qui nel mio blog. Ti auguro di realizzare ogni tuo sogno letterario e non. Non vedo l’ora di leggere e recensire il tuo romanzo!
Noi, cari lettori, ci vediamo alla prossima con un nuovo autore o autrice da conoscere!
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Intervista interessante :)