Lunghezza stampa
pagine 305
Editore
O.D.E. Edizioni (21 settembre 2022)
Disponibile in entrambi i formati
DESCRIZIONE/QUARTA DI COPERTINA
Quanto può essere vincolante un giuramento strappato a una ragazzina? Cora e Julius sono due fratelli adottivi, hanno trascorso la vita fianco a fianco. Lei però si ritrova con in mano una promessa complicata da mantenere: occuparsi di lui. Un onere non da poco, considerando che Julius è cresciuto sia in età che in egoismo. Cora si sente costretta ad assecondare ogni suo capriccio e vede sfumare la relazione con l’affascinante Rufus, a causa di un grosso malinteso e un giro di omissioni da entrambe le parti. Rufus però non è intenzionato ad arrendersi e tenterà in ogni modo di riconquistarla.
PREMESSA
È il primo romanzo che ho letto per il gruppo di lettura "Solo Editoria No Eap", che fa capo all'omonimo gruppo Facebook da me amministrato. Ebbene, non potevo iniziare in modo migliore. "Tutto per la fama" mi ha fatto compagnia in diverse sale d'attesa di uffici e ospedali, regalandomi attimi di leggerezza, trasformando il grigio in rosa, ma attenzione, non sto parlando di un rosa da romance classico di vecchio stampo (cuore, amore e fiera delle ovvietà), né di quello acceso della Mura, omonima scrittrice degli anni Venti-Trenta, tra storie trasgressive e pruriginose, né ancora quello tenue (e forse a volte urticante) del genere chick-lit. “Tutto per la fama” è una commedia sentimentale fuori dai cliché, che si distingue per originalità dei contenuti, ampio raggio tematico e stile narrativo, caratterizzato quest’ultimo da un lessico ricco e un uso sapiente delle parole.
Come lettrice e autrice, ho un'anima vocata più al dramma (se non strazio le mie corde emotive, "soffro"... soffro a non soffrire!), ma, avendo fatto dell'ironia il mio stile di vita, mi sono sentita perfettamente a mio agio e oserei dire "in famiglia", leggendo le pagine della Mura, pagine percorse da un’autentica vena umoristica.
Di questo romanzo ho amato, ancora più della trama in sé, lo stile letterario dell'autrice, in cui una certa sagacia linguistica e ironica è protagonista insieme ai personaggi. La Mura mi ha piacevolmente intrattenuto, facendomi entrare nel suo mondo, grazie anche al suo spirito di osservazione, all’ironia con cui riesce a stemperare il lato duro della vita e al suo piglio sarcastico nel raccontare le situazioni più assurde e surreali. Mi sono sentita come una spettatrice di una commedia americana, intenta a studiare i personaggi per dedurne le mosse e ridere con loro. Nel romanzo della Mura non si sorride soltanto, ma si riflette. Ho apprezzato quest’ultimo aspetto perché non facilmente riscontrabile nella narrativa leggera.
Ora, avendo appena finito di leggere il romanzo, avverto quella sensazione nostalgica che il lettore vive nel dare l'addio ai personaggi, anche se poi essi rimangono dentro di lui, ben oltre la lettura dell'ultima riga.
RECENSIONE: una commedia leggera, ma ricca di contenuti, intima, divertente e ben scritta.
"La libertà donata ai figli può rivelarsi l’arma peggiore, se non la si destreggia nel modo giusto."
TRAMA
Un incontro casuale in spiaggia tra una lei dalle forme più che generose e un lui belloccio e determinato nel conquistarla. L’amore tra la problematica Cora e il bel Rufus sboccia ardente e intenso, finché le rispettive omissioni non si frappongono, rischiando di dividerli. Un fraintendimento, senza intenzioni malevole, può essere motivo di rottura tra due innamorati? Che cosa nasconde Rufus? E quando Cora dovrà “essere salvata", Rufus riuscirà a prendere la palla al balzo e farsi perdonare?
Situazioni bizzarre, surreali, incontri e abbandoni, ritorni di fiamma, imprevisti e colpi di scena percorrono le pagine di questo romanzo leggero, ma dai contenuti importanti.
PERSONAGGI
La Mura ci fa incontrare uomini e donne della vita di tutti i giorni, con i loro pregi e difetti, in un racconto così immersivo che ci dà la sensazione di conoscerli da sempre. Personaggi perfetti nelle loro imperfezioni. L’autrice sa affidare la sua attitudine a sdrammatizzare al mezzo della scrittura. Lo fa con mestiere, riuscendo a trattare le fragilità umane con abbondanti dosi di sagace sarcasmo. Con la sua penna estroversa e istrionica, sa esaltare il "fascino della normalità", sa rendere l'ordinario straordinario. Nessuna bellezza stereotipata, nessuna donna irraggiungibile per eleganza e raffinatezza, nessuna magagna umana nascosta o edulcorata. La Mura ci tuffa nella realtà di personaggi che potremmo benissimo incontrare sotto casa.
Gli stati d'animo dei personaggi attraversano i lettori, nell’ambivalenza di un rapporto di empatia e distanza. Ogni personaggio ha le sue peculiarità ben delineate.
Cora Papadopoulos
"È come se tenessi a freno la mia personalità, impedendole di mostrarsi attraverso la materialità."
È una donna introspettiva, ironica e dolcissima. È fuori dai canoni estetici odierni. Con i suoi chili di troppo e le sue difficoltà quotidiane è perfetta così com’è. È dotata di un forte temperamento, per cui una promessa è una promessa, costi quel che costi. Genuina, spontanea, schietta, Cora potrebbe essere l'amica a cui confidare i nostri dispiaceri, sicuri di sentirci meglio subito dopo. Con le sue insicurezze e malinconie, annegate nella sua simpatia, Cora è un bocconcino prelibato per il buon Rufus Rispetti.
Rufus Rispetti
"Ripete di trovarmi buffo, benché io voglia apparire virile e seducente."
Uomo dal fisico aitante, a tratti impacciato, ma abile a destreggiarsi nelle difficoltà, e che sa essere sexy con i suoi occhiali da miope. Rufus ha un temperamento tenace ed è pronto a trasformarsi in eroe, in un vero cavaliere d’altri tempi, pur di riconquistare la sua dama.
Julius Papadopoulos
Fratello (non di sangue) inetto e velleitario di Cora, non ha rivali in egoismo e antipatia. Capriccioso, petulante e infantile, è in cerca di fama e, pur di ottenerla, condiziona la vita della sorella, ne sfrutta i talenti e fa leva sul suo senso di responsabilità. Cora, infatti, come detto, in nome della promessa fatta in punto di morte a Pelagia (la madre), ossia di badare a “quel pazzo” del fratello, sacrifica i suoi sogni per lui, per un fratello che gioca a Candy Crash ed è ossessionato dalla protagonista della telenovela “Costipazione”. Julius e Rufus, i due uomini che segnano la vita della di Cora, sono agli antipodi e ciò che cerca il primo con bramosia, ottiene il secondo per un gesto di puro amore.
Clovis
È quello che si suole definire il “terzo incomodo”. Motociclista dall’apparenza rude e selvaggia con bandana e giubbotto di pelle, ma dal cuore buono e l’animo gentile. Deluso negli affetti, trascorre le giornate in sella al suo destriero meccanico o in compagnia di Lady Rossana, la sua gatta. Non realizzato sentimentalmente, disilluso e girovago, prova attrazione per Cora, la quale, sebbene in un periodo di distacco da Rufus, lo accoglie nella sua vita come amica gentile e ospitale.
Famiglia Faggi
La vera chicca del romanzo, ma è una famiglia con la quale nessuno vorrebbe avere troppo a che fare.
AMBIENTAZIONE
“Tutto per la fama” è ambientato in Liguria. L’autrice ci porta a Genova, tra gli antichi palazzi dei carruggi genovesi, dove conosciamo Cora e la sua famiglia, per poi condurci in una cittadina di mare de La Spezia, Lerici, dove ci rende spettatori dell’amore tra Cora e Rufus. Quale luogo più adatto per fare da cornice a una storia sentimentale, se non un incantevole borgo dal fascino immutato nel tempo? Lerici, con il suo “porticciolo gremito di barche”, la sua spiaggia dorata e il suo castello, che spicca sul promontorio, diviene così lo scenario perfetto. Mentre respiriamo l’odore del mare, sentiamo le onde infrangersi sulla riva, assistiamo al dipanarsi della trama che si fonde delicatamente con il paesaggio.
"Lerici si affaccia sul maestoso Golfo dei Poeti, un panorama marino adatto a ispirare gli artisti e a infiammare le menti sopraffine, meta ideale per lune di miele e fughe amorose. Sul promontorio spicca il castello, sede di un museo geopaleontologico, e il porticciolo è perennemente costeggiato da barche e battelli che fanno la spola da qui a Porto Venere."
TEMI
Amore, legami tossici e legami sani, altruismo ed egoismo
L’amore libera dalle catene e non le mette. Cora passa da un rapporto tossico, quello che ha con il fratello Julius, a un amore sano e puro, quello per Rufus. Cora si fa amare per la sua pulizia interiore e per le sue rotondità, che riesce a valorizzare con scollature audaci. Rufus è l’uomo che non si arrende, che sa corteggiare con determinazione, ma con rispetto. Non è un collezionatore di donne, gliene basta una: Cora. L’uomo sa infrangere le barriere dei canoni estetici severi della sua famiglia e apprezza le donne in carne. Il bel Rufus sul gentil sesso difatti ha gusti molto diversi rispetto alla massa e vede nella fisicità dirompente di Cora il trionfo della femminilità. L’incontro tra i due diviene l’apertura a un infinitamente altro in cui perdersi per ritrovarsi,lo specchio in cui si incontra l'Io che c'è dentro di sé, la bellezza dell’unione solida che supera le difficoltà. Nel romanzo della Mura non c’è posto per storielle stereotipate da rivista patinata. L’amore di cui ci parla l’autrice non si ferma al sogno di ciò che si vorrebbe, ma si apre alla realtà di ciò che si vuole, un amore non idealizzato, ma di cui conoscere tutte le sfumature e i colori dei sentimenti ad esso connessi. Il messaggio che giunge alla coscienza del lettore è che la luce dell’amore può investire chiunque sappia riconoscere la bellezza dietro la mera apparenza, perché l’amore vero sa andare oltre e vedere in quell’oltre l’essenza della vita: amare e essere amati.
Omissioni
Lei le dà un cognome falso. Lui omette la sua professione. Aiahii! L’omissione di lei è una prudente riserva. L’omissione di lui è la via più facile per evitare giudizi affrettati. Chi omette si difende dalle sue incertezze, ma l’omissione, inevitabilmente, viene fuori per mettere alla prova i protagonisti nell’arte del perdono.
Il valore vincolante di una promessa Il senso di responsabilità, il tener fede alla parola data a una persona in punto di morte caratterizzano Cora fin dalle prime pagine.
Il surreale
Nel romanzo della Mura, la descrizione della normalità apre la porta a situazioni straordinarie e surreali, come un dibattito su una telenovela, "Costipazione", durante una rapina in banca. Il surreale, inserito nella normale sensatezza del reale, è necessario e convincente. L’abnorme nella norma è un espediente narrativo ben equilibrato e regala attimi di gioiosa goliardia.
Reagire dinnanzi alle difficoltà
Abbattersi non serve! Rimboccarsi le maniche e tentare di sbarcare il lunario. Questo insegna il personaggio di Cora.
STILE LETTERARIO
Ho letto il libro con maggiore velocità nella seconda parte. Nella prima parte forse ero più concentrata a godermi lo stile frizzante dell’autrice, la sua freschezza e vivacità nel raccontare, punteggiata da virtuosismi espressivi. La curiosità sulla trama è stata una sorpresa, perché davvero quasi non la metto più in conto nella lettura di romanzi che si allontanano nella mia “zona di conforto”. Lo stile in questo romanzo fa davvero la differenza. L’abilità dell’autrice nell’uso delle parole mi ha catturato, facendomi quasi dimenticare di stare leggendo un genere che non frequento troppo. La struttura della storia è lineare, con sbalzi temporali inseriti ad arte. La storia è raccontata sia dal punto di vista di Cora sia da quello di Rufus e ciò permette al lettore di entrare meglio nella psicologia dei personaggi. Un romanzo ad alto rischio di “briciole di cracker sulle pagine”, perché è difficile interremperne la lettura. Consigliato a chi ama il genere ma anche a chi, come me, lo frequenta poco, proprio perché la Mura non ha paura di uscire fuori dai canoni.
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