DESCRIZIONE/QUARTA DI COPERTINA
Vin e Tom: due ragazzi adolescenti che si incontrano per caso e, da quel momento, incrociano le loro esistenze. Ragazzi problematici, soli, che sono costretti a piegarsi alle regole di una vita che non hanno scelto. E la loro solitudine fa da collante, li fonde in un’amicizia messa a dura prova dalle difficoltà. Tom deve combattere contro un mostro: André, uomo senza scrupoli che lo usa per arrivare al potere e ai soldi. Vin si ritrova in un mondo sconosciuto, dove deve imparare a muoversi e a crescere scansando i pericoli e le tentazioni. Eppure, quando i ragazzi si ritrovano, la loro unione si fortifica, fino ad arrivare a un epilogo denso di emozioni e coinvolgimento. Un percorso di due amici, due mani che si intrecciano per non lasciarsi più. Due corpi uniti che niente e nessuno riuscirà a separare… nonostante tutto.
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“Ma non avresti potuto dire che dei due fosse giorno chi notte. Perché in ognuno luce e buio coesistevano in splendida armonia.”
Cari lettori,
oggi vi parlo brevemente di un romanzo, che ho letto con particolare curiosità e partecipazione: “Come l’alba e il tramonto” di Francesca Erriu Di Tucci. Per vocazione naturale, nutro un acceso interesse verso i romanzi ambientati in contesti degradati, con i protagonisti che vivono ai margini della società e caratterizzati da forti conflitti interiori. Le mie aspettative non sono state deluse e questo già non è poco. Se uniamo a ciò anche la soddisfazione per aver letto un libro ben scritto, efficace nella resa stilistica, senza urticanti lungaggini e fronzoli, l’appagamento è totale.
Il romanzo, ambientato negli anni '80, tratta con delicatezza e sensibilità, in uno stile narrativo pulito e limpido, l’incontro tra due adolescenti: Tom e Vin. L’amicizia che ne scaturisce è complessa, potente e multiforme. I due sono diversi tra loro, come l’alba e il tramonto, tuttavia sono uniti da un legame che a tratti sembra essere protetto da un’aura soprannaturale. Tom è più sicuro di sé, più corazzato contro il lato oscuro della vita, Vin è più fragile e vive in un mondo tutto suo, dove trova sicurezza in ciò che è definito, come un numero.
"Lui invece era attento e previdente. E anche preciso, a detta degli operatori che compilavano le schede sul suo 'caso'. Era vero. A lui piaceva la precisione, in particolare nei numeri: matematica e geometria. I teoremi, tutto ciò che metteva dei paletti. L'infinito invece gli creava qualche difficoltà: odiava quell'otto capovolto, preferiva il 'Pi greco', una costante matematica, cioè un numero che ha un valore definito esattamente".
Il lettore assiste con tenerezza all’evoluzione del rapporto dei due adolescenti, iniziato nel contesto chiuso di una casa famiglia, con le sue regole e i suoi educatori, e cresciuto all’esterno di quelle mura, in un contesto urbano, connotato da attività illegali, prostituzione e spaccio di droga, e da figure che si muovono nella criminalità. È qui che entra in scena André, adulto pronto a insudiciare con la sua attività manipolatoria l’anima dei due ragazzi.
L’autrice nel romanzo “Come l’alba e il tramonto” tesse una storia di amicizia destinata a trasformarsi in qualcosa d’altro, qualcosa di diverso, di esclusivo forgiato su sentimenti che hanno la loro matrice nella solitudine, qualcosa però anche di incompiuto, che rimane in quell’indefinitezza malinconica che comprende tutto ciò che non è o non è ancora.
I personaggi, sapientemente caratterizzati dalla penna dell’autrice, sono resi con vivida forza, realistici e credibili.
“Come l’alba e il tramonto” non è un romanzo YA come potrebbe sembrare di primo acchito, ma è certamente adatto anche a un pubblico di adulti. Ne consiglio vivamente la lettura a chi vuole immergersi in un ampio ventaglio di emozioni e conoscere la storia di due solitudini che si uniscono per affrontare le avversità della vita, in una comunione di intenti che supera ogni difficoltà. Attenzione però al finale: nessuno sconto alla crudezza della vita, che sa unire e dividere a proprio piacimento. Tuttavia certi incontri, in barba anche al destino più crudele, sono destinati a rimanere per sempre.
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"Come l'alba e il tramonto" di Francesca Erriu di Tucci