DESCRIZIONE/QUARTA DI COPERTINA
Corre l'anno 1897 e l'Inghilterra prevale su tutti i paesi d'Europa grazie alla scoperta del Kh-Ram, misteriosa sorgente di energia che l'ha liberata da carbone e vapore. Certo, la sostanza ha un costo ma il regno di Vittoria agisce in maniera pragmatica: nasconde le proprie difformità e le sfrutta al bisogno. Di miserabili le strade son piene. Una parte diventa carne da macello per processare l'energia. Un'altra, selezionata, entra in un corpo d'élite che padroneggia il Kh-Ram, cosa possibile solo per un binomio, ossia una coppia di giovani con determinate caratteristiche, tra cui un legame esclusivo, assoluto e rigorosamente maschi. La sostanza, infatti, aborre le donne, il movimento e il calore. L'Inghilterra chiude volentieri un occhio su tali unioni, ne chiude anche due sulla sorte dei disgraziati. Ma se non fosse solo questo il prezzo da pagare? Aster Paul, Astrea Lucinda, Zachary Tucker, Devereux Willoghby e alcune vecchie conoscenze lo scopriranno e dovranno decidere da che parte stare. Sarà una lotta per la sopravvivenza segnata da alleanze imprevedibili e inganni, in cui i sentimenti più intensi e puri diventeranno l'unica guida.
"Kh-Ram dilata il tempo, respinge il calore e contrasta il movimento"
PREMESSA
Il Varcaporta di Laura Costantini è un romanzone corale di quelli che definirei "molto tanto troppo assai". È un romanzo denso di fatti, personaggi, descrizioni, azioni, pensieri e stimola riflessioni su temi importanti. Ci sono libri che possiamo leggere impegnando una manciata di neuroni, tanti quanti quelli che impegneremmo nel vedere un talk show televisivo, altri che richiedono almeno un cesto di neuroni attivi, ed altri ancora che pretendono l’utilizzo di tutto l’apparato cerebrale, senza sconti, e Il VARCAPORTA rientra in questi ultimi. Quindi, se avete intenzione di leggere questo romanzo (cosa che mi auguro, perché entrerete in un mondo affascinante, bello e terribile a un tempo, creato con grande fantasia), sappiate che non dovete fare economia delle vostre risorse neuro-letterarie, perché finireste con il non capirci un tubo. Non è una lettura che potete fare all'alba, prima del caffè (se avete il vizio della caffeina per accendervi), né prima di addormentarvi, se Morfeo vi sta già trascinando dalla sua parte. Il VARCAPORTA richiede attenzione. A ogni capitolo chiedetevi sempre "che cosa ho letto?", per non perdere il filo. Consiglio inoltre una lettura concentrata in più giorni, senza fare trascorrere troppo tempo tra un capitolo e l'altro, perché il rischio, data la mole di fatti e personaggi, sarebbe quello di perdervi, soprattutto se non siete allenati alla lettura di libri corposi.
Forse, leggendo la quarta, vi sarete già chiesti come sia possibile ideare una storia del genere. Beh, cari lettori, le capacità taumaturgiche in campo letterario dell’autrice. Laura Costantini, sono fuori discussione.
GENERE NARRATIVO
Lo “Steampunk”, per chi ancora non lo conoscesse, è definito “un filone della narrativa fantastica, e più nel dettaglio di quella fantascientifica, che introduce una tecnologia anacronistica all'interno di un'ambientazione storica, spesso il XIX secolo e in particolare la Londra vittoriana, immaginando come sarebbe il passato se il futuro fosse accaduto prima".
Ne “Il Varcaporta”, Laura Costantini ci mostra che cosa sarebbe potuto accadere se, per assurdo, nel 1897 nell’Inghilterra vittoriana, e solo lì, fosse comparsa una sostanza sconosciuta, il misterioso Kh-Ram, una sorgente di potere illimitato, usata come carburante per rifornire l’esercito, l’industria e i trasporti, un’ energia alternativa capace di far progredire l’Impero, permettendogli l’uso esclusivo di una tecnologia superiore.
RECENSIONE
Il Varcaporta di Laura Costantini è una storia di quasi 600 pagine, con un intreccio narrativo complesso, ma ben congeniato, e con uno stile non semplicissimo, dato il frequente “zompettamento” da un personaggio all’altro e da una situazione all'altra. Forse, all’inizio, tutto ciò potrebbe spaventare o rallentare l’immersione del lettore nella storia. Tuttavia, superate le possibili difficoltà iniziali, sarà più facile entrare nel vivo delle vicende e si aprirà un mondo incredibile, originale, folle, disturbato… tutto da godere, ma anche da temere.
È probabile che alcune parti sull’ontologia della Sostanza e sulle modalità del suo utilizzo potrebbero rimanere incomprese anche a fine storia, ma di certo il messaggio del romanzo sarà chiaro anche al lettore più distratto: fino a dove si può spingere l’essere umano per la brama di potere?
Un romanzo dunque meditativo, che induce a riflettere sulla natura umana, sulle sue contraddizioni, sulle logiche di potere.
Veniamo alla trama, anche se, rispetto alla meravigliosa quarta di copertina c’è poco o nulla da aggiungere… Focalizzerò quindi la mia attenzione sul Kh-Ram.
TRAMA
Il Varcaporta, steampunk dalle sfumature dark fantasy, è ambientato nell’Inghilterra vittoriana, ma un’Inghilterra alternativa rispetto a quella che conosciamo, proprio a causa dell’ingresso del misterioso Kh-Ram, dando inizio all'Avvento.
Ma che cos’è il Kh-Ram, chiamato anche “Sostanza” dagli scienziati? E perché rende l’’Inghilterra una potenza ancora più forte di quella che già è, tanto da prevalere sul resto d'Europa?
Il Kh-Ram ci viene presentato come una sostanza/carburante di provenienza aliena che abita da sempre nelle viscere della Terra, una sorgente di energia molto preziosa perché pura, non inquinante, e quindi sostituibile al carbone e al vapore. Il Kh-Ram, scoperto, o meglio “risvegliato”, in Inghilterra, rende il paese una potenza unica e invincibile, in grado di produrre armi e macchine straordinarie. Il problema è: a quale prezzo? Al prezzo di migliaia di vite che i potenti sacrificheranno in nome del progresso.
Come concede il suo potere il Kh-Ram?
Il Kh-Ram è senziente e immortale, è una sorta di “divinità”, che pretende sacrifici di carne umana, in cambio della concessione del potere che concede. La fame del Kh-Ram cresce in maniera esponenziale. La Sostanza è pericolosa e toglie molto di più di quello che offre.Il continuo sfruttamento del Kh-Ram è causa di danni gravi sulla Terra.
Coloro che vengono contaminati dalla Sostanza non vivono a lungo, poiché essa consuma tutta la loro forza vitale. Il Kh-Ram si lega solo alla carne dei maschi e aborre le femmine (perché sono cambiamento e vita) e, di conseguenza, aborre le unioni tra femmine e maschi e favorisce quelle tra “invertiti”. Ne consegue che questa energia pulita può essere alimentata solo da coppie di uomini, con legami indissolubili, sia mentali sia carnali (binomi). La pudica e rigida Inghilterra, dunque è opportunisticamente volta a tollerare le unioni omosessuali per utilizzare questa energia, anche se, in realtà, continua a considerarle contro natura (gli “invertiti” restano un’offesa capitale). Il corpo d’élite che manovra il Kh-Ram odia e uccide le donne e sfrutta senza alcun scrupolo i giovani uomini del binomio, i cosiddetti “Prescelti”. Per pilotare i motori a Kh-Ram delle Arpie serve, difatti, un legame psico-fisico con la Sostanza che un solo uomo non può sopportare. La Reale Accademia dell’Avvento seleziona i binomi tra i bambini orfani e abbandonati, poi li forma con un duro addestramento per padroneggiare la Sostanza.
Pur di trarre guadagno dal Kh-Ram, l’élite non si cura del prezzo che i Prescelti sono costretti a pagare: il prezzo della loro vita, in quanto sacrificabili come armi e combustibili per alimentare il Kh-ram. L’offerta di carne è accettata dal popolo, perché abilmente manipolato. Con la Reale Accademia dell’Avvento, necessaria a mantenere il potere inglese, difatti, si è formalizzato e ritualizzato il loro sacrificio. I “Prescelti”, però, non sono eroi, ma vittime di un sistema malato, senza una morale, vittime alle quali non è data altra scelta se non vivere e morire per il Kh-ram. I Prescelti non hanno una vita propria, non possono scegliere chi amare. Il loro destino è rimanere legati al partner con cui formano il binomio, in un rapporto di complementarità, in cui uno è muro di sostegno e l’altro edera che gli si aggrappa. Due uomini devono così unirsi in un legame simbiotico, mente e corpo, condividendo forza ed emozioni.
Come è entrato il Kh-ram in Inghilterra?
Il 21 giugno del 1887 è il giorno delll’Avvento, giorno in cui il duca Oliver di Sarumhold, nella piana di Stonehenge, scopre il varco di Kh-Ram, a seguito di un’invocazione al Sole in una lingua antica. Ciò porterà a un cambiamento radicale della storia del paese, che difatti conoscerà un veloce progresso tecnologico.
Dalla spaccatura iniziale, quella che aveva distrutto il cerchio di pietre di Stonehenge e aveva aperto il varco al Kh-Ram, ne erano partite altre. Molte altre. Nel decennio trascorso avevano generato frane e voragini che, lentamente, allargavano il perimetro della zona interdetta. E aumentavano la disponibilità di sostanza.
L’Inghilterra della Regina Vittoria creerà una dipendenza perversa da questa energia potentissima. Le autorità da una parte tenderanno a insabbiare i misfatti legati alla Sostanza, ma dall’altra cercheranno pure di arginare il potere sempre maggiore che il Kh-Ram esercita. Esisterà qualcosa di ancora più potente in grado di minare il sistema, qualcosa che avrà la possibilità di invertire il processo di dominio della sostanza sulla Terra? Certo è che le vite delle persone saranno profondamente cambiate e influenzate.
"Gli uomini immergevano raccoglitori nella Miniera illudendosi di sfruttarne l’energia inesauribile. Gli sventurati venivano poi macellati come animali per estrarre le gemme di Sostanza. Solo in pochi, tra gli studiosi, stavano comprendendo che lo scambio era a favore del Kh-Ram. Gli esseri viventi fornivano un cibo molto corroborante a quel fluido dalla consistenza indefinibile. Lo nutrivano. Ed esso cresceva. E scavava nel ventre della terra, allargandosi come una pianta infestante e letale."
Commento alla trama
Una storia dolorosa di conflitti, intrighi politici, tradimenti, fughe, doppi giochi, distruzione e autodistruzione, dipendenze, ma anche di ribellione al sistema, di amicizia, d’amore e di speranza, alla quale non si può rimanere indifferenti. E dunque ho trovato il libro, oltreché originale e molto fantasioso, interessante per diversi aspetti, soprattutto per i temi profondi che tocca.
L’autrice è riuscita a creare un mondo fantastico (passato distopico) crudele quanto basta e dalle logiche molto realistiche (vedi la lotta di potere, caratterizzata da inganni, tradimenti e alleanze) e a costruire una storia basata su temi importanti (il potere che ottenebra la mente, la corse al progresso “costi quel che costi”, le ineguaglianze sociali ecc.) con la trovata ingegnosa del Kh-Ram. L’epoca vittoriana, già di per sé caratterizzata da stranezze di ogni sorta, si è rivelata ai miei occhi fin da subito perfetta per ospitare una storia di questo tipo, dove al progresso dei ricchi e dei potenti doveva corrispondere una spietata sottomissione dei più deboli. L’aspetto dark del romanzo, che sta nell’oscurità della psiche umana di personaggi senza scrupoli, indifferenti al male per ragioni di profitto, ha attanagliato la mia attenzione. Tuttavia, ho sempre confidato nell’azione dei personaggi volti al bene, capaci di contrastare il sistema. Benché una minoranza, speravo che riuscissero a fare la differenza.
La trama principale e le sottotrame si incastrano in modo coerente.
Se ho letto il libro a un ritmo moderato, è solo per le tantissime informazioni da assimilare. La storia mi ha sorpreso per gli scenari nuovi, visionari e inaspettati, per i personaggi instabili nei loro ideali, per le situazione ribaltate dopo poche pagine, per le vie impervie che percorrono il racconto mai monolitico, per la tanto attesa resa dei conti, grazie alla quale ogni tesserina del mosaico ha trovato il suo posto. Sono arrivata all’epilogo con il fiato sospeso e con quella giusta dose di emotività, pronta a esplodere.
PERSONAGGI
I personaggi, tra quelli storici e realmente esistiti e quelli di fantasia, sono tanti, poliedrici e ben caratterizzati. Da amare o da disprezzare, sono tutti memorabili e credibili. L’autrice è stata abile nel renderli distinguibili, facendo percepire al lettore di ciascuno stati d’animo e punti di vista. Ogni personaggio persegue un suo scopo, ha una sua ideologia, ha i suoi segreti o i suoi timori inconfessati, le sue convinzioni e le sue contraddizioni, i suoi impulsi più primitivi e soprattutto ha la sua storia, il suo dramma e la sua lotta. Ciascun personaggio rappresenta l’umanità in tutte le sue sfaccettature. Le azioni dell’uno hanno ripercussione sulla vita degli altri. Sofferenza e disperazione attraversano le vite dei personaggi “buoni” come quelle dei personaggi “cattivi” (in realtà sono anime in pena, fatte di luci e di ombre, che sbagliano, che tentano di redimersi, che annaspano alla ricerca di una soluzione). Le loro storie si intrecciano con assoluta coerenza nella trama e in uno scenario di morte e distruzione. Il lettore è immerso in relazioni mutevoli, tra personaggi amici o imparentati, nobili, agenti segreti, sicari e vittime. Tuttavia, il protagonista indiscusso del romanzo è il Kh-Ram. C’è chi combatte per eliminarlo e c'è chi vuole invece avere più controllo su di esso. I quattro personaggi principali (v. sotto) si daranno da fare, chi in un modo e chi in un altro, per risolvere i problemi che il Kh-Ram continua a portare nel mondo.
Zachary Tucker e Devereux Willoughby
Si appartengono. Costituiscono uno dei tanti “binomi”, selezionati e addestrati per diventare Prescelti, con la capacità di governare la Sostanza. Devereux in particolare dimostra grandi capacità relazionali con il KH-Ram ed è per questo molto richiesto da tutti i potenti.
Ai due uomini è stato enunciato un avvenire glorioso, ma ignorano quale sia il costo. Dall’esaltazione per essere stati selezionati alla loro simbiosi fallimentare il passo è breve quanto complesso. I due uomini sono un “binomio fallito”, la “falla del sistema”, in quanto infrangono le regole, si incontrano e si scontrano, prendono decisioni individualmente.
Astrea Lucinda Walker, duchessa di Sarumhold e il gemello Aster Paul Walker di Sarumhold
Astrea e Aster sono gemelli, figli del Duca di Sarumhold, colui che ha “scoperto” la Sostanza, e che la Sostanza ha diviso per intenti e ideali.
Astrea, spietata esecutrice delle ambizioni paterne, è disposta a qualsiasi nefandezza in nome della gloria dell’Impero e del potere che la Sostanza le ha dato.
La donna è rimasta deturpata per salvare suo gemello Aster dal Kh-Ram. Astrea riesce a gestire la Sostanza, manovra il potere e lotta per rendere l’impero britannico sovrano.
Il personaggio di Astrea è negativo, senza possibilità di riscatto. Egoista e senza pietà. Nonostante lei stessa abbia subito un grave danno dal Kh-Ram, non muta il suo atteggiamento spietato.
«La duchessa è, agli occhi del mondo, un simbolo del nostro dominio sulla Sostanza. È il vessillo dell’Avvento. Condannarla al patibolo ci indebolirebbe».
Il fratello Aster invece è stato il primo inseminato dal Kh-Ram e l’unico sopravvissuto al contatto con la Sostanza, grazie al sacrificio di sua sorella. Si sente in colpa e vive isolato da tutti, rinchiuso in un eremo per non assistere allo sprofondare dell’Impero in un abisso che sta distruggendo un’intera popolazione. Isolato, segnato da un destino particolare, è uno di quei personaggi con i quali è facile empatizzare, sebbene abbia un temperamento schivo e, a tratti, scontroso. Cerca di fare il possibile per risollevare la sorte dell’umanità.
Confesso che Astrea, la terribile Astrea, con tutte le sue implicazioni psichiche miseramente umane, è stata il mio personaggio preferito. Le parti centrate su di lei, soprattutto quelle in cui si rapporta alla sua cameriera Brethany, sono quelle che ho apprezzato di più. Ho immaginato scena per scena, la sua voce e i suoi toni.
TEMI
Lotta tra Bene e Male
Luci e ombre in ogni uomo
Speranza e voglia di riscatto
La felicità come bene comune
Ottusità umana e società corrotta
Schiavitù, sopraffazione, ingiustizia sociale, giochi di potere e oscurantismo
Il dolore e i suoi effetti sull’individuo: più sensibili o più crudeli?
Il fine non può e non deve giustificare i mezzi
Viaggio nel tempo
Imprevedibilità dei rapporti umani
Delirio di onnipotenza dell’uomo
Rapporti lgbtq
Violenza sessuale e violenza dell’anima
Condizione della donna
Amore puro e incondizionato
AMBIENTAZIONE
Il world building è impeccabile. Laura Costantini ha descritto in modo scrupoloso ogni dettaglio del mondo che ha creato. La ricostruzione dell'ambientazione vittoriana è colta soprattutto nei suoi aspetti più cupi, estremizzando, con il Kr-ham, la realtà di un Impero vocato al progresso e al potere per mezzo della sopraffazione, dello sfruttamento, della schiavizzazione dei più poveri che da “forza lavoro” diventano vera e propria “carne da sacrificare”. Gli elementi fantascientifici sono intessuti nella trama con grande padronanza, Storia e fantascienza sono perfettamente integrate. L’atmosfera di Londra è inquietante e fredda quanto basta.
STILE NARRATIVO
Il romanzo è strutturato da capitoli lunghi e le azioni si susseguono con cambi di scenari e personaggi, a volte, abbastanza repentini. Uno stile articolato, a tratti carico di descrizioni, a tratti lirico e poetico e a tratti equilibrato. Le parti iperdescrittive, sebbene in uno stile asciutto, senza abuso di aggettivi e avverbi, forse rallentano di un bel po’la lettura. Diciamo che ogni avvenimento è preparato con grande meticolosità che, a volte, rischia di essere troppa. La caratterizzazione dei personaggi, oltre alla straordinaria immaginazione dell’autrice, trovo che siano il punto di forza del romanzo, che comunque procede avvincente, grazie alla sua penna accattivante e al lessico curatissimo.
Un romanzo che consiglio a chi non ha timore di confrontarsi con un libro corposo per lunghezza e contenuti.
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NOTE SULLA GRAFICA Il libro è illustrato internamente da Dany & Dany e Le Peruggine. La copertina è di Delpixel, Enadan e Anita Ponne.
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Ti ringrazio. Questa è una delle recensioni più attente e articolare che abbia ricevuto.