Carissimi lettori,
benvenuti nella rubrica "Presenta libro". Qui potrete conoscere le nuove pubblicazioni della microeditoria non a pagamento dalle stesse parole degli autori. Sarà un po' come partecipare a una presentazione dal vivo, solo che anziché ascoltare, leggerete.
E ora vi lascio in compagnia di Marrco De Matteis che ci parlerà del suo racconto intitolato "Il piano inclinato".
PRESENTAZIONE DE "Il piano inclinato" - Editrice Salentina
Scritto tra marzo e giugno del 2020, in pieno lockdown, è ambientato in un paesino del Salento, non meglio identificato ma molto simile a quello dove vivo, nel quale gli abitanti sono chiusi in casa pressappoco come lo siamo stati noi.
Mariano fa la sua vita, non avendo mai del tutto dimenticato Anna. Anna fa la sua vita, non avendo mai smesso di odiare del tutto Mariano. Per uno strano gioco del destino, Anna, che è anche abbastanza testa di cazzo oltre che poco incline a rispettare le regole, sfuggendo ad un posto di blocco, di quelli che tante volte abbiamo visto per le nostre strade, si ritrova a nascondersi presso il giardino prima e il terrazzino poi di Mariano.
I due, dopo un momento di imbarazzo e stupore, riprendono da dove avevano lasciato. Cioè ad amarsi e ad odiarsi come se il tempo non fosse passato. In un tempo in cui il tempo è sospeso e tutto il mondo si guarda dentro, loro vanno a mille, guardandosi contemporaneamente dietro e avanti, vivendo il presente senza freni e senza capirlo a pieno.
Le bugie, così come la voglia d’amore, prenderanno di nuovo il sopravvento e la loro storia già morta, tornerà in vita sulla base di una necessità vitale: salvare la pelle.
Le storie, però, si sa, vanno dove gli pare e allora sono gli eventi a portare la storia di Mariano e Anna da tutte le parti possibili. Ma saranno comunque loro a decidere della loro vita. Nel bene e nel male. Ho scritto questo racconto quando scrivere, leggere, guardare la tv, anche solo chiacchierare con un amico che magari abitava a mille metri da casa tua, poteva salvarci, tenerci attivi e con l’attenzione alta, distogliendoci da quell’incubo che stavamo vivendo. Chiusi in casa con un occhio al notiziario e il pensiero sempre rivolto ai nostri cari e alle persone che, come noi, stavano vivendo in quella stessa situazione mai vista prima.
È nato come un gioco Il piano inclinato, ma dopo un po’ è diventato un vero e proprio libro, di cui vado fiero e nel quale ho messo e continuo a mettere tutto me stesso.
Leggere i pareri di chi lo ha letto, lo recensisce, sentire i giudizi di chi mi dice che lo ha riportato in quei momenti bui, mi dispiace da una parte ma al tempo stesso mi rende consapevole del fatto di aver smosso qualcosa nel lettore e di averlo portato con me in questo viaggio. Rileggerlo o ripensare al piano inclinato nel 2022, quando il coronavirus sembra essere superato, è sicuramente un’operazione forte che scatena in me emozioni differenti e contrastanti.
DESCRIZIONE/QUARTA DI COPERTINA
Il racconto è ambientato nel Salento, durante il lockdown che costringe tutta Italia in casa. Mariano e Anna si ritrovano in una convivenza forzata e inaspettata, costretti a fare i conti col proprio passato che pensavano di aver seppellito e rimosso per sempre. Le conseguenze delle loro scelte del passato vanno a cozzare con quelle del loro futuro.
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