
Carissimi lettori,
benvenuti nella rubrica "Presenta libro". Qui potrete conoscere le nuove pubblicazioni della microeditoria non a pagamento dalle stesse parole degli autori. Sarà un po' come partecipare a una presentazione dal vivo, solo che anziché ascoltare, leggerete. E ora vi lascio in compagnia dell'autrice Francesca Erriu, che ci presenterà il suo "IL VAMPIRO E I SUOI SIMBOLI: VIAGGIO DA DRACULA DI STOKER AL VAMPIRO ULTRAMODERNO" (Lupi Editore).

PRESENTAZIONE
Questo libro nasce dalla mia passione per la letteratura gotica – iniziata in adolescenza, probabilmente a partire dai Racconti di Edgar Allan Poe – e dagli studi successivi terminati con la tesi di laurea all’università in cui scelsi appunto di parlare di “Dracula” di Bram Stoker. Forse fu soltanto la scusa per fare diversi viaggi a Dublino in cerca di materiale? Può darsi, lo ammetto – non posso nascondere il mio amore per l’Irlanda – ma è vero che poi, iniziando le ricerche, sono stata così rapita e affascinata dai tanti aspetti meno noti che circondano la figura del vampiro, da non smettere di approfondire.
A ormai più di 100 anni dalla sua nascita ad opera dell’irlandese Abraham (Bram) Stoker, il conte Dracula, da buon revenant, sembra essere risorto a nuova vita e pronunciare il suo nome scatena tuttora paure e sensazioni. Il suo fascino deriva probabilmente dal suo carattere antico e ancestrale, se è vero che per il pubblico odierno ciò che è antico “is to be revered or feared” (è degno di essere temuto o venerato). Nel parlare del vampiro infatti non si può non tener conto di quanto la sua figura sia presente nella tradizione sin dai tempi più antichi.
Partendo dal romanzo di Bram Stoker, creatore del personaggio letterario del vampiro Dracula nel 1897, in questo testo si analizzano le caratteristiche principali dell'essere vampiro da diverse angolazioni: il vampiro come malato, il vampiro condannato alla vita eterna, il vampiro e la sessualità repressa, il vampiro come metafora dell'Aids e così via. Dall'analisi del personaggio letterario si passa a quella delle creature cinematografiche, cercando di capire perché il cinema abbia subìto sin dai suoi esordi la fascinazione del vampiro, dai capolavori espressionisti a Francis Ford Coppola. Troverete molto affascinanti (come è successo a me) le analisi dei rapporti tra i personaggi nelle varie trasposizioni filmiche, fino ad arrivare ai moderni vampiri della serie di Anne Rice poi trasposta sullo schermo.
Interessanti le connessioni che ho trovato nelle mie ricerche tra assassini reali e la figura del vampiro. Ad esempio nel caso di John Haigh, condannato a morte nel 1949 per nove omicidi. Ecco una sua testimonianza:
“Quella notte feci un sogno spaventoso. Vedevo una foresta di crocifissi, che gradualmente si trasformavano in alberi. Mi sembrò di vedere dapprima della rugiada o della pioggia che colava dai rami. Ma quando mi avvicinai, compresi che si trattava di sangue. (…) vidi un uomo che andava di albero in albero a raccogliere il sangue. Quando la coppa che teneva in mano fu colma, l’uomo mi si avvicinò – Bevi! – mi disse. Ma io mi sentivo paralizzato. Il sogno svanì. Ma io continuai a sentirmi debole, e a desiderare con tutto me stesso la coppa. Al risveglio vedevo sempre quella coppa, che io non potevo raggiungere, e quella terribile sete, ignota ad ogni altro uomo moderno, si insediò in me, e per sempre”.
Particolare risalto viene dato alle figure femminili (Lucy e Mina) protagoniste dell’opera letteraria e alle loro mutazioni sulla scena cinematografica. Viene ampiamente trattata la simbologia del vampiro, ad esempio la rappresentazione del sangue come metafora di malattia e contagio; inoltre, la simbologia (meno evidente) dell’elemento acqua sia nel romanzo che nel cinema. Elemento strettamente collegato al viaggio, altro motivo portante di Dracula.
Ecco perché ho scelto il sottotitolo: viaggio da Dracula al vampiro ultramoderno. È un viaggio in cui si imbarcherà anche il lettore, insieme ai personaggi.


Ringrazio per l’ospitalità e lascio il link del mio sito per chi vorrà saperne di più.
Grazie a te, Francesca, per averci piacevolmente intrattenuti con il tuo libro.
E noi, cari lettori, ci diamo appuntamento al prossimo "Presenta libro", prima, però, vi invito a dare un'occhiata ai link che trovate in calce.

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"IL VAMPIRO E I SUOI SIMBOLI: VIAGGIO DA DRACULA DI STOKER AL VAMPIRO ULTRAMODERNO"