Carissimi lettori,
benvenuti nella rubrica "Presenta libro". Qui potrete conoscere le nuove pubblicazioni della microeditoria non a pagamento dalle stesse parole degli autori. Sarà un po' come partecipare a una presentazione dal vivo, solo che anziché ascoltare, leggerete. E ora vi lascio in compagnia di Francesco Zagaglia.
Sono Francesco Zagaglia, autore.
Su richiesta della gentilissima
Elisa, vi parlo un po’ del mio ultimo romanzo, “Visioni macabre di un dio”uscito con Dark Abyss Edizioni.
È un horror. Non troppo duro. Ma un horror.
Allan Poe spostò lo scenario dal gotico all’urbano. Io l’ho spostato nella campagna italiana. Concedetemi questa poco umile battuta. A parte gli scherzi, come autore dark (sono anche autore musicale) ho sempre scritto sulla provincia. Perché l’Italia, tolte pochissime grandi città, è tutta una provincia. Volevo fare un horror per tutti e così l’ho ambientato nei piccoli borghi del più solitario hinterland dello stivale. Perché la provincia è magica. Inventa storie per sopravvivere alla noia, romanza la realtà, fa di ogni persona un personaggio. E molto spesso fa sbocciare storie. È così placida con le sue tradizioni, ma così misteriosa che una volta che uno ci è dentro può esserne inghiottito.
Nel mio romanzo c’è la storia di tutti noi. C’è l’amore, l’amicizia, i rapporti tra gli uomini e le dinamiche di un banale paesino. Fino a che qualcosa di inquietante scuote la normalità.
L’Irlandese, il protagonista, così chiamato perché in provincia il nome lo fa la strada e quello di battesimo si perde fra i banchi di scuola, è un restauratore in crisi d’amore per la sua Laura che lo lascia nel più duro ottobre. Viene in possesso di un vecchio libro che trova in una villa storica. Lo regalerà al suo amico di sempre, Tom, che spesso si confida con lui dei suoi problemi, su tutti quello di cambiare lavoro.
Ma ai problemi ordinari spunteranno quelli che vengono da un mondo diverso, quello degli incubi e delle presenze terrificanti.
È qui che entra in scena un uomo di Chiesa, l’unico a poter spiegare certi fenomeni strani: padre Robert. Anche lui ha il soprannome anglofono perché da ragazzo giocava con gli altri due a baseball, sport portato nel loro paese, Frecciano, dai militari americani. Ma padre Robert è in profonda crisi spirituale.
Riusciranno a ritrovare la serenità?
Ho cercato di dare un senso di tensione crescente. Mi sono ispirato a certe scene dell’horror romantico, non troppo crudo ma da brivido. Fino a salire a scene macabre che poi giustificano il titolo del libro. Ma la cosa in cui ho lavorato di più, più dell’azione, è l’atmosfera, da sempre elemento fondamentale nella letteratura dell’orrore.
Mi piace riempire quelle lande desolate e quelle vecchie case abbandonate di mostri e spettri. Perché è pensarle vuote che mi fa più paura.
Da sempre
Combatto il nichilismo e la noia: i veri mostri dei nostri tempi.
Francesco, grazie per questa accattivante presentazione del tuo libro.
E noi, cari lettori, ci diamo appuntamento al prossimo "Presenta libro", prima, però, vi invito a dare un'occhiata al link in calce con l'augurio di "cadere in tentazione"!😉
QUARTA DI COPERTINA
Nel cuore della campagna italiana, le case sono rade. Una in particolare, un'antica villa storica, suscita inquietanti voci. Proprio nei sotterranei di quell'edificio abbandonato dalla luce e da Dio, l'Irlandese, Tom e Padre Robert verranno in possesso di un libro nero dalla costa dorata. Nello stesso momento, l'oscurità si insinuerà nelle loro vite. Incubi, visioni macabre e demoniache, fantasmi e presenze deformi porteranno i tre amici a cercare una spiegazione, a dare un senso a tutto ciò che li circonda. Tutto quello che vedono è reale? Oppure è solo la paura che attanaglia le viscere?
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