
Cari lettori, editori, autori e curiosi,
in questa nuova chiacchierata per la rubrica "Intervista al recensore di libri" conosceremo la nota bookstagrammer Simona (su Instagram la trovate come simonajane), la quale si definisce "fluida come l’acqua e concreta come la terra". Per Simona "accumulare libri è come accumulare felicità" (impossibile darle torto!). Simona studia Lettere Moderne, adora la filologia, la storia dell’arte e il Medioevo (perdonatemi, ma da antropologa e medievalista, mi sto commuovendo 😥). Ciliegina sulla torta? Simona è sensibile anche alle tematiche ecologiste (una "antispecistona e ambientalistona" come me non può che esserne contenta... So già che sguazzerò nell'acqua della felicità in questa intervista! ).
Simona ha lavorato per due anni all’interno di una casa editrice e vorrebbe tornare a lavorare nel mondo dei libri, è lei stessa a raccontarlo in uno dei suoi post Instagram. Come non augurarglielo di tutto cuore? Simona è una lettrice dalla sensibilità delicata e una raffinata selezionatrice di opere letterarie. Udite udite! Legge anche saggistica.
Come il solito, con orgoglio, vi preciso che in questa rubrica troverete esclusivamente ospiti recensori di specchiata onestà e incorruttibilità, quindi recensori che mai per denaro accetterebbero di scrivere recensioni false o condizionate dai diktat di autori ed editori, come purtroppo in certi casi accade, casi che rischiano ingiustamente di indurre a fare di tutta un’erba un fascio. I recensori da me selezionati sono anche sensibili alla provenienza dei libri che sono loro proposti in lettura, ossia se editi a pagamento oppure no, o almeno sono predisposti a privilegiare nelle loro scelte i libri editi No Eap. Per quanto in molti casi sia difficile, se non impossibile, avere certezze sull’etica professionale di un editore, quindi se NO EAP o EAP, già il fatto che questi recensori si pongano la domanda sulla provenienza dei libri è indice di professionalità. Poi, ovviamente, tutto può accadere, anche recensire inconsapevolmente testi di editori a pagamento o non del tutto free perché il far west editoriale è sempre più far west. Non desisto nello sperare che sempre più recensori di libri, prima di accettare una proposta di lettura, s’informino sull’editore per non incoraggiare il mercato della pseudo-editoria che, per non ingenerare confusione, carpendo la buona fede degli acquirenti, andrebbe qualificata diversamente, per esempio “tipografia con servizi aggiuntivi" (cosa che avrò detto 300 volte, quindi questa è la 301!).
Ringrazio Simona per la sua disponibilità. Ora le lascio la parola, prima però vi ricordo di seguirla su Instagram, sempre che vogliate ricevere eccellenti consigli di lettura.
Via con l'intervista!
Ciao Simona, vuoi parlarci della tua attività di boostagrammer?
Ciao Elisa, grazie innanzitutto per lo spazio che mi stai dedicando. Mi occupo di libri sui social, in particolare Instagram, già da qualche anno. Ciò che mi ha spinta ad intraprendere questa strada è, ovviamente, la passione per la lettura e la voglia di condividerla con altre persone. Sulla mia pagina, SimonaJane_, tratto principalmente di classici, ma anche di autrici e autori contemporanei (in particolare mi piacciono la letteratura sudamericana e la saggistica dedicata a tematiche femministe e ambientali-ecologiche).

La tua vocazione alla lettura da dove nasce? Hai un ricordo che vuoi condividere? Il primo romanzo letto, la prima storia che ti appassionato…
La mia passione per la lettura, come dico sempre, nasce con me. Non c’è un solo momento della mia vita in cui i libri non siano stati presenti.
Idem

Anche quando non sapevo leggere ne ero profondamente attratta, tant’è che mia madre spesso racconta che da piccolissima le chiedevo sempre di leggermi libri, giornali e qualsiasi cosa contenesse parole.
Idem

Il primo libro che ho letto (e che ancora oggi custodisco gelosamente) è “Ascolta il mio cuore” di Bianca Pitzorno, una splendida storia di amicizia, coraggio e crescita che ricordo con profondo affetto.
Che cosa cerchi negli autori di narrativa?
L’autenticità. Solitamente resto colpita dalle storie che mi arrivano dritte come un pugno nello stomaco, quelle in cui tra le parole e le pagine percepisco l’anima di chi le ha scritte.
Idem

Come scegli i libri da leggere?
Mi lascio trasportare dall’istinto, lascio che sia il libro a scegliere me.
Idem

Come selezione i libri da recensire? Recensisci solo libri da te scelti o anche quelli che ti sono segnalati da editori e autori?
Generalmente sono io a scegliere i libri che ho voglia di leggere e recensire, anche se ovviamente i suggerimenti sono sempre ben accetti.

Per far capire meglio i tuoi gusti letterari a chi ti propone in lettura un’opera, ti chiedo di rivelarci tra i classici, di narrativa di qualsiasi genere, quali libri ti hanno più appassionato.
L’insostenibile leggerezza dell’essere di M. Kundera; Orgoglio e pregiudizio di J. Austen; Anna Karenina di L. Tolstoj; I Viceré di F. De Roberto.
Aggiungiamo Delitto e castigo di Dostowjeski? Tanto so che sei d'accordo.
Che genere di libro leggi di meno?
Non amo particolarmente i gialli, polizieschi, noir.

Aggiungimo i Romance? Io proprio non riesco a considerarli neanche un genere letterario, ma, al massimo, una trasposizione libresca di telenovela e fotoromanzi. I romance dark hanno meno melassa e un vocabolario un po' più esteso, quindi potrei anche "graziarli".😁
Quali criteri di valutazione applichi nel recensire un libro di narrativa?
Generalmente bado molto allo stile e alla cura dell’editing.

Che cosa pensi della cosiddetta “editoria” a pagamento? Credi che sia giusto che i lettori non sappiano l’origine di un libro, quindi se esso provenga o meno da case editrici a pagamento? Credi che sia giusto che un lettore non sappia se un autore ha pagato un blogger per farsi recensire una sua opera?
Assolutamente no! Un lettore dovrebbe saperlo. La sincerità e la trasparenza prima di tutto.

Ti è mai capitato di recensire autori esordienti o emergenti?
Sì, mi è capitato.
Quali generi preferisci?
Leggo prevalentemente classici (in particolare della letteratura italiana del 1800-1900), narrativa contemporanea, saggistica.
Il top!

Ti è mai capitato:
-di trovare in un’opera per te scadente qualcosa di comunque interessante?
Sì. Penso che, nonostante un libro possa non piacere, alla base ci siano sempre motivazioni e impegno da parte di chi lo ha scritto, e questo va riconosciuto a prescindere dai gusti personali.
-di interrompere un libro perché proprio non hai trovato nessun motivo per terminarlo?
Assolutamente sì, anzi ti dirò che non sono una lettrice che deve per forza terminare i libri che inizia. La vita è troppo breve per leggere libri che non ci piacciono!

-di annoiarti mortalmente in una lettura e riporre il libro facendo pensieri inesprimibili?
Purtroppo, sì.

-di leggere uno stesso romanzo per il piacere di rivivere le emozioni della prima volta che lo hai letto?
Mi è capitato di rileggere qualche libro, anche se non per rivivere le emozioni della prima volta, ma per apprezzarne meglio sfumature, colori, aspetti che ad una prima lettura mi erano sfuggiti.

-di emozionarti nella lettura fino a commuoverti?
Sì, mi è successo con “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, uno dei miei libri preferiti in assoluto.

-di aver valutato un libro negativamente e poi di tornare sui tuoi passi oppure il contrario?
No. Solitamente quando mi formo un’idea su una lettura – positiva o negativa che sia – ne sono abbastanza sicura.
Che cos’è che proprio non sopporti, stilisticamente parlando, di un autore?
Che cos’è che proprio non sopporti, stilisticamente parlando, di un autore?
Per chi mi conosce, a questo punto lo devo precisare: non ci siamo messe d'accordo prima sulle risposte!

Quanto tempo impieghi per leggere un libro che ti appassiona?
Se il libro è breve posso finirlo anche in un giorno; se, invece, è un “mattoncino” massimo tre o quattro giorni.

Si dice spesso che un libro non si giudica dalla copertina, ma secondo la tua esperienza, quanta importanza ha realmente la copertina di un libro?
Ne ha, inutile negarlo. È la prima cosa che salta all’occhio, che cattura l’attenzione.

Preferisci leggere libri in formato cartaceo o e-book?
Cartaceo. Sono una lettrice vecchio stampo.
Che cosa ti rende soddisfatta in questa tua passione e che cosa no?
Mi piacciono gli scambi di idee, pensieri, riflessioni con gli altri. Sono una persona sempre molto aperta al dialogo, quindi tutto ciò che è condivisione mi stimola profondamente. Non amo molto, invece, alcune dinamiche social: like e followers comprati, per fare un esempio.
Sante parole!
Secondo te, in generale quanto può influire nella scelta di un libro la lettura delle recensioni che lo riguardano?
Dipende. Spesso molte persone mi scrivono dicendomi di aver acquistato un libro che ho consigliato. Altre, invece, pur cogliendo i suggerimenti preferiscono comunque scegliere autonomamente, senza “condizionamenti”. Da lettrice, e non da blogger, posso dire che di solito mi tengo alla larga dai libri del momento, quelli che si vedono ovunque e di cui parlano tutti. Preferisco scoprire autori e storie poco chiacchierate.
Come deve essere per te la recensione “perfetta”?
La recensione perfetta è quella sincera, semplicemente. Quella in cui non c’è un copia-incolla della trama del libro, quella in cui si muovono critiche sensate e ragionate, quella in cui sono percepibili le emozioni provate dal recensore durante la lettura.
Sante parole al quadrato! Aggiungiamo pure quella senza spoiler... tanto so che sei d'accordo, non solo perché tu non fai mai spoiler, ma anche perchè riesci a fare analisi accurate, a dire "senza dire" per accrescere la curiosità del lettore.
Che consiglio daresti a chi volesse aprire un profilo Instagram dedicato alle recensioni di libri?
Direi di essere il più naturale possibile, di non correre dietro meccanismi che personalmente reputo inutili (scambio like, scambio commenti), di metterci impegno e passione, sempre.
Sante parole al cubo!
Quali progetti hai per i prossimi anni?
Laurearmi, lavorare nel mondo dei libri, viaggiare.

Grazie, Simona, per esserti prestata a questa intervista. Sono stata davvero molto felice di averti ospite. Quando una tua collega bookstagrammer mi ha consigliato di intervistarti, mi ha anche detto che, secondo lei, avevamo molte affinità... Non immaginavo però così tante! Ti auguto il meglio!