
Cari lettori, editori, autori e curiosi,
in questa intervista conosceremo Giusy del blog letterario “La lettrice assorta”, che desidero ringraziare subito per aver accettato di essere intervistata. Il suo blog, “La lettrice assorta", di certo sarà già noto a chi va a caccia di gioiellini letterari per i quali Giusy ha particolare fiuto. Ho navigato nel suo blog e ho apprezzato il suo modo di analizzare i libri, con brevi e sapienti osservazioni mirate a incuriosire il lettore, senza in alcun modo svelare i punti di svolta del romanzo e il finale (una virtù, perché può accadere che le recensioni siano scambiate per riassunti dettagliati conditi con spoiler a tutto tondo). Giusy, ha fatto cenno anche alla sua esperienza, spesso deludente, con libri di autori paganti. La mia personale speranza rimane sempre la stessa, ossia che sempre più blogger recensori di libri si dimostrino sensibili al tema e lo approfondiscano per decidere consapevolmente se recensire o meno opere di autori paganti. Molti recensori, difatti, non si pongono il problema della provenienza dei testi che si trovano a recensire. L’auspicio è che ognuno di noi faccia la propria parte per non incoraggiare il mercato di questa pseudo-editoria che, per non ingenerare confusione, carpendo la buona fede degli acquirenti, andrebbe qualificata diversamente, come ho già detto in altre occasioni. “tipografia con servizi aggiuntivi”. Per chi ancora non lo sapesse, l’editoria seria non chiede contributi all’autore ma è esattamente il contrario: remunera l’autore con le royalties ed eventualmente con anticipi, i quali ultimi però non riguardano la microeditoria. Nelle redazioni arrivano migliaia di proposte editoriali. L’editoria non a pagamento (non le finte No Eap, perché esistono anche quelle nel far west editoriale) seleziona in modo accurato i propri autori. Cedere all’editoria a pagamento è un’ultima ratio per l’aspirante scrittore affetto da “vanity press” e, purtroppo, anche se raramente, per l’autore capace e incompreso.
E ora do la parola a Giusy, non prima di invitarvi a visitare il suo affascinante blog, di cui in calce troverete il link.
Buona lettura!

Ciao Giusy, vuoi parlarci della tua attività di blogger? LA LETTRICE ASSORTA nasce circa quattro anni fa in modo del tutto casuale. Stavo attraversando un periodo piuttosto buio a causa di problemi famigliari che mi hanno costretta a trascorrere lunghi periodi a casa e in ospedale. La lettura è stato il porto rassicurante dove rifugiarmi e staccare la spina, e l'idea di scriverne su di un blog è arrivata mentre osservavo mia figlia crearne uno su wordpress per la scuola. Prima di questo momento non ero nemmeno sui social.
Sei una lettrice curiosa e onnivora o selettiva? Sono una lettrice moderatamente curiosa, leggo quasi tutto anche se ci sono dei generi che preferisco rispetto ad altri.
Che cosa cerchi negli autori di narrativa? Generalmente ricerco la qualità e quando c'è si vede, anzi si legge!
Nella scelta di un libro da recensire indulgi verso la tua selezione personale o sei parimenti interessata alle segnalazioni degli editori o degli autori con i quali all’occorrenza collabori? Collaboro da tempo con alcune case editrici che apprezzo e con le quali si è creato un rapporto di stima e fiducia reciproca. Valuto le loro proposte di lettura e seleziono quelle che sono maggiormente nelle mie corde in base alla trama e al genere. Talvolta ricevo romanzi "a sorpresa" e devo dire che fino ad ora sono sempre stati graditissimi.
Per far capire meglio i tuoi gusti letterari a chi ti propone in lettura un’opera, ti chiedo di rivelarci tra i classici, di narrativa di qualsiasi genere, quali libri ti hanno più appassionata. La coscienza di Zeno, di Italo Svevo, La metamorfosi di Franz Kafka, Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll.
Che cosa pensi della cosiddetta “editoria” a pagamento? Credi che sia giusto che i lettori non sappiano l’origine di un libro, quindi se esso provenga o meno da “case editrici” a pagamento, quindi da un autore pagante? Prima di cominciare la mia esperienza come book blogger, non sapevo dell'esistenza delle Case editrici a pagamento, per me è stata una scoperta inaspettata. Non ho nulla contro, ma credo che sia giusto che il lettore ne sia sempre informato, per un acquisto consapevole. In passato ho avuto tra le mani qualcuna di queste opere e purtroppo la lettura si è rivelata deludente sotto vari punti di vista.
Si dice spesso che un libro non si giudica dalla copertina, ma secondo la tua esperienza, quanta importanza ha realmente la copertina di un libro? In un mondo perfetto la risposta sarebbe nessuna, ma nel nostro, l'occhio vuole la sua parte.
Preferisci leggere libri in formato cartaceo o e-book? Leggo soltanto libri in formato cartaceo.
Come deve essere per te la recensione “perfetta”? Deve essere breve, con un piccolo accenno di trama per incuriosire ma senza rivelare troppo, non contenere spoiler, qualche bella frase tratta dal libro per trasmettere lo stile dell'autore e dare un'idea dell'atmosfera e le vicende narrate, e soprattutto deve lasciar trasparire le emozioni che si sono provate durante la lettura.
Che cosa ti rende soddisfatta in questa tua passione e che cosa no? Scrivere sul blog e sulla pagina Instagram vuol dire provare a trasmettere un pizzico del mio amore per la lettura e questo mi rende felice "tout court", quello che mi da fastidio invece sono le becere polemiche prive di dialogo "sul chi fa cosa" nel mondo bookstagram che si trasformano in una valvola di sfogo di disagi e malumori e nulla hanno a che fare con i libri.
Che consiglio daresti a chi volesse aprire un blog di recensioni di libri? A chi desidera aprire un blog a tema libri consiglio la pazienza, la perseveranza, la curiosità, contenuti che siano sempre farina del proprio sacco e soprattutto essere se stessi e accettare le critiche.

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