Cari lettori e autori,
ben ritrovati nella rubrica “Intervista all’editore”. Oggi conosceremo meglio la casa editrice Marna. Questa casa editrice, secondo quanto affermato dall’editore stesso, chiede l’acquisto da parte dell’autore di un certo numero di copie, ma offre il servizio di un editing professionale. Normalmente, come sapete, intervisto solo case editrici 100% No Eap, che quindi non chiedono alcuna forma di co-investimento all’autore. In questo caso ho deciso di pubblicare egualmente l’intervista (come a suo tempo feci con la casa editrice CTL, che propone il servizio di editing a carico dell’autore) perché ho ritenuto che le risposte fossero oneste, chiare e condivisibili, di là dal tema “No Eap”. Inoltre, credo che sia importante conoscere il punto di vista di un editore, anche perché non vi è altro modo per verificare la natura e gli obiettivi della sua casa editrice, se non attraverso le sue stesse parole o i contratti agli autori. In questo senso le interviste agli editori sono una grande risorsa. Le informazioni reperibili nel web non sono sempre affidabili. Difatti, spesso si trovano nelle liste degli editori No Eap case editrici che non lo sono o il contrario, ossia case editrici No Eap inserite tra quelle a pagamento.
Com’è nata la casa editrice Marna?
Marna nasce nel 1989 per volontà del suo fondatore, Giorgio Bertella con lo scopo di proporre libri di narrativa, saggistica e spiritualità per adulti e ragazzi. Nel 2010 entra a far parte del Gruppo VELAR.
Cosa significa oggi essere un editore indipendente?
Fatica quotidiana su ogni titolo e pazienza nel far maturare ogni singolo progetto (non si tratta solo di stampare… si tratta soprattutto di promuovere e far circolare il libro)
Qual è l’errore o quali sono gli errori che, secondo voi, un autore emergente commette nel presentarvi un proprio progetto editoriale?
Purtroppo non sono pochi. Elencherò sinteticamente:
o non verificare se la produzione dell’editore interpellato è in linea con la propria proposta
o lasciare in indirizzo mail tutti gli editori ai quali si sta inviando la proposta
o autodefinirsi scrittore o poeta anche se si è alla prima opera che si cerca di pubblicare
o portare come referenza la lettura entusiasta di amici e parenti (sarebbe meglio un parere positivo del peggior nemico)
o poca cura nella presentazione ‘fisica’ dell’opera (spesso i testi devono essere addirittura sistemati per poterli leggere)
Il mondo editoriale ormai è molto ampio, le case editrici sono davvero numerose e in molti optano per l’auto-pubblicazione. Perché un autore dovrebbe rivolgersi a voi?
Perché da un editore si possono avere una serie di servizi che l’auto-pubblicazione non prevede:
o Correzione bozze (un autore, dopo 3/4 letture non vede più i suoi errori, anche quelli grammaticali nonostante i programmi di correzione… per non parlare del ‘massacro dei congiuntivi’)
o Un giudizio spassionato che tenga conto non solo della qualità ‘letteraria’ ma anche della ‘vendibilità’ dell’opera o Una buona presentazione grafica del lavoro. Una pagina non è solo il suo contenuto… ma anche la sua forma o Editing. Nella narrativa si leggono cose inenarrabili e castronerie paurose… Si potrebbe pubblicare un bestseller (comix) raccogliendole. Un autore, spesso, non vede le incongruenze della sua narrazione
Quanto per voi è importante la figura dell’editor per accompagnare l’autore nella fase antecedente alla pubblicazione?
Fondamentale, sia per la narrativa che per la saggistica
Quali caratteristiche cercate in un autore?
Disponibilità a mettersi in gioco con noi. Il libro si costruisce insieme
Come scegliete un manoscritto?
o Temi trattati
o Una bella storia
(poi si lavora insieme per renderlo leggibile)
Che cosa pensate dell’“editoria” a pagamento?
Preferiamo proporre ai nostri neo-scrittori uno sforzo promozionale soprattutto nel proprio territorio o nella propria cerchia di conoscenze (librai, biblioteche, gruppi culturali…) che, in effetti, si traduce nell’acquisto di copie del libro (anche in numero limitato e a prezzo scontato) per autonome iniziative promozionali da affiancare al consueto lavoro dell’editrice.
Quali generi narrativi e stili preferite?
Meglio narrazione di esperienze di vita vissuta o fiction dai temi ‘forti’ di attualità
Preferite il cartaceo o l’e-Book?
Ormai da tempo le due versioni (cartacea e digitale) viaggiano di pari passo con tempistiche che decidiamo caso per caso (prima cartaceo poi ebook – prima ebook poi cartaceo indifferentemente)
Quali progetti avete per i prossimi anni?
Penso continueremo a pubblicare soprattutto narrativa, meglio se racconto di esperienze di vita vissuta, meglio ancora se ambientate nel mondo del volontariato (in senso lato) sia in Italia che all’estero
Volete dare qualche consiglio agli scrittori emergenti?
Al di là dei piccoli suggerimenti indicati prima, consiglierei una buona dose di autoironia (ma qui… o ce l’hai o non ce l’hai). È vero che una Divina Commedia non si nega a nessuno… ma a tutto c’è un limite
· Qual è la collana che vi rende maggiormente orgogliosi?
L’esperienza di #VoltidiSperanza (20 libri in due anni anche se ora la collana è passata a altra editrice)
Dove sono acquistabili i libri da voi editi?
Abbiamo una nostra rete di promotori (12 in tutta Italia) e siamo distribuiti da Messaggerie Libri
Dove preferite che siano acquistati i libri da voi editi?
L’ideale sarebbe la tradizionale libreria, soprattutto per libri un po’ ‘difficili’ che hanno bisogno della mediazione di un libraio. Ma anche l’online sembra funzionare sempre meglio. Da qui lo sforzo di una comunicazione social sempre più efficace
Ci volete parlare dei libri che avete in uscita?
o Angela: una storia d’amore nella guerra partigiana uscito in questi giorni
Il libro che ha ispirato a Zucchero la sua recente canzone Don’t cry Angelina
o Nostro Signore vi guardi
Romanzo storico sulla peste del 1630 in un paesino della Brianza… sembra di leggere la cronaca della pandemia di questo periodo
o Sconosciuto
Romanzo ambientato tra l’Italia, la Spagna e il Perù. Narra di due giovani nati da inseminazione artificiale alla ricerca del proprio padre
o Alla fine del tango (già in ebook e a giorni in cartaceo)
Intrighi nel mondo dell’alta finanza mondiale
Che cosa vorreste dire ai lettori? Avete qualche consiglio da dar loro su come scegliere i libri?
In venticinque anni di esperienza come libraio (prima di passare in editrice) mi sono sempre più convinto che non serve dare consigli di lettura. Inviterei i lettori a eleggere un proprio libraio di fiducia con il quale condividere percorsi già tracciati ma anche ‘fuoripista’ imprevedibili (… dipende dal lettore ma anche dal libraio)
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Leggo che viene richiesto l'acquisto di libri. Con me non lo hanno fatto, anzi me ne hanno regalati 50 (Pacì Paciana: Marina Assanti, Stefano Cattaneo) C'è da aggiungere che il servizio di correzione è stato impeccabile. Non posso che suggerirla, sia per l'invio di manoscritti, sia per la lettura dei suoi libri.