Franco Cesati in fiera
Cari lettori e autori,
ben ritrovati nella rubrica “Intervista all’editore”. Oggi conosceremo meglio la casa editrice FRANCO CESATI EDITORE, una casa editrice d'eccellenza specializzata in saggistica letteraria e linguistica, fondata da Franco Cesati, che ringrazio per la sua disponibilità e la chiarezza con cui ha risposto alle domande.
Com’è nata la casa editrice Franco Cesati Editore?
La casa editrice è nata nel 1983. Ci siamo occupati per circa 10 anni di narrativa e poesia pubblicando anche autori come Carifi, Ceni, Viviani e molti esordienti. Un inedito di Giovanni Arpino “Le bambinacce”. Dal 1996 ci occupiamo solo di saggistica letteraria e linguistica.
Che cosa vi contraddistingue rispetto ad altre case editrici?
Penso che il segno distintivo sia la fedeltà al progetto: il rigore di attenerci ai nostri temi con collane ben definite. E poi… una redazione tutta femminile e interna alla casa editrice!
Cosa significa oggi essere un editore indipendente?
È un termine distante dal mio pensiero. Si intende spesso editore indipendente colui che non fa parte di un gruppo editoriale. Ma io credo che tutti gli editori siano indipendenti. Perché il contrario sarebbe editore dipendente. E da che cosa allora?
Cosa vuol dire svolgere il mestiere di editore?
È un mestiere che va svolto con cura. Si maneggiano le parole e i pensieri. E poi ci vuole passione, applicazione. Ogni libro un’emozione. Ma attenzione… è un mestiere come un altro per cui ci vuole anche cura dei conti e attenzione al mercato.
Qual è l’errore o quali sono gli errori che, secondo voi, un autore emergente commette nel presentarvi un proprio progetto editoriale?
La saggistica ha dinamiche diverse dalla narrativa ma gli autori sia di saggistica come soprattutto di narrativa, se emergenti, devono essere consapevoli a quale editore rivolgersi per il loro lavoro. Si ricevono troppe proposte di narrativa (e viceversa immagino) quando si è editori di saggistica. Un autore accorto prima studia i siti e la produzione di un editore e poi si propone. Eppure ancora oggi in una stagione dove internet facilita le ricerche si ricevono troppo proposte a casaccio e sciatte.
Il mondo editoriale ormai è molto ampio, le case editrici sono davvero numerose e purtroppo non tutte sono realmente 100 per cento No Eap, in molti optano per l’auto-pubblicazione. Perché un autore dovrebbe rivolgersi a voi?
Molte case editrici molta libertà. A noi si rivolgono autori di saggistica che sanno bene quale è la nostra produzione e in quale collana può finire un loro studio.
Quanto per voi è importante la figura dell’editor per accompagnare l’autore nella fase antecedente alla pubblicazione?
I saggi arrivano con fisionomie e ricerca già approfondite. Ogni libro e ogni autore vengono comunque accompagnati da un redattore professionista che redaziona il testo, lo uniforma e dialoga con l’autore.
Qual è stata la prima pubblicazione della vostra casa editrice e perché la scelta è ricaduta proprio su quel testo?
La prima pubblicazione sono stati testi di poesia. All’epoca ero studente universitario e le scelte gravitavano intorno al gruppo di poeti facenti capo a Piero Bigongiari (poeta grande egli stesso e nostro maestro all’Università). Il primo libro di saggistica fu “Teoria letteraria delle generazioni” di Oreste Macrì che segnò la nuova stagione editoriale di saggistica.
Preferite il cartaceo o l’ e-Book?
Preferisco per generazione il cartaceo. La cura della carta, delle copertine. Ma ovviamente l’orizzonte editoriale non può ignorare l’e-book per il quale stiamo digitalizzando molta della nostra produzione.
Quali progetti avete per i prossimi anni?
Implementare le collane esistenti di divulgazione come le “Pillole” e le “Ciliegie”. Collane che coniugano la scientificità alla leggerezza e alla divulgazione.
Che cosa vi rende soddisfatti di questo mestiere e che cosa no?
La passione ci rende sempre lieti di fare questo mestiere; assai difficile a volte è la scarsa visibilità e attenzione che i mezzi di comunicazione, ma spesso anche le librerie, danno agli editori più piccoli e di settore.
A vostro avviso perché siamo più un paese di aspiranti autori che non di lettori e di chi è la responsabilità se si legge così poco?
Si legge poco perché la scuola non educa alla lettura ma allo studio sui libri. Non educa alla passione per la lettura. Come, d’altro canto, poco fa per la musica e lo sport…
Qual è la collana che vi rende maggiormente orgogliosi?
Sicuramente la collana “Pillole” nelle declinazioni di Pillole Linguistica, Pillole letteratura, Pillole didattica e Pillole App.
Dove sono acquistabili i libri da voi editi?
Nelle maggiori librerie e su tutti i siti on line.
Dove preferite che siano acquistati i libri da voi editi?
Come scelta primaria indicherei sempre le librerie ma noi prevalentemente vendiamo on line dove i nostri libri si trovano sempre e senza le difficoltà di giacenza e magazzino che possono invece incontrare in libreria.
Ci volete parlare dei libri che avete in uscita?
Abbiamo una nuova collana “Italiano di oggi” che spazierà su tanti temi della nostra lingua: dagli errori più comuni, alla lingua in rete, al genere. Una collana alla portata di tutti con una grafica innovativa e un prezzo super accessibile: 12,00 euro!
Il vostro sogno come editori?
Quando iniziai a 24 anni a fare l’editore sognavo che questo fosse il mio mestiere per tutta la vita. Oggi che ne ho 64… ci sono vicino e vorrei che restasse il mio lavoro per sempre.
Che cosa vorreste dire ai lettori? Avete qualche consiglio da dar loro su come scegliere i libri?
Ai lettori direi di scegliere i libri andando in libreria, sfogliandoli, leggendo le quarte di copertina. Direi di essere informati, curiosi e di leggere almeno un libro al mese.
Ringrazio ancora Franco Casati per avermi concesso di intervistarlo.
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