Carissimi,
benvenuti nella rubrica dedicata agli autori della microeditoria No Eap. Chi di voi già mi segue sa che nelle interviste tendo a essere irriverente e dissacrante, ma in questa sede cercherò di fare la brava e di limitarmi a domande mirate a conoscere meglio l'ospite della giornata. Dalle risposte certamente avrete agio di conoscere meglio la persona che si nasconde dietro un'opera letteraria o poetica. Molto, infatti, anche di inaspettato può emergere da una semplice chiacchierata.
E ora pronti a conoscere un po' meglio Paola Sanna come persona e come autrice di poesie? Sì? E allora vamos! Eh no! Prima vi ricordo di iscrivervi al gruppo Facebook che amministro ("Solo editoria non a pagamento"), sempre che siate curiosi di scoprire nuovi autori della microeditoria No Eap.
Chi si nasconde dietro l’autrice di poesie Paola Sanna? Puoi parlarci un po’ di te, delle tue passioni e dei tuoi interessi?
Ciao a tutti, grazie a Elisa per questa opportunità.
Grazie a te, cara Paola!
Sono nata e cresciuta in Sardegna, mi piacciono le cose semplici, mi stupisco ancora per la bellezza della natura. Per la meraviglia delle piccole cose. Da sempre le mie passioni sono leggere e scrivere.
Che bambina era Paola? E che adolescente?
Ero una bambina coi ricci biondi. La più grande di quattro fratelli.
Ho imparato a leggere in fretta e la mia passione maggiore è sempre stata la lettura.
Preferivo di gran lunga leggere che giocare.
Sono stata una adolescente sofferente, per diversi problemi di salute e familiari.
Per questo motivo non ho concluso le scuole. E questo è stato per me il rimpianto più grande.
Quale pianta ti rappresenta meglio? E quale animale?
Una rosa rossa, una tigre albina.
Ci vuoi raccontare qualche aneddoto legato alla stesura di una delle tue due raccolte poetiche?
Quando leggevo dell’emozione provata dagli autori per un loro libro, sinceramente pensavo che fosse una reazione esagerata. Poi sono venuti i miei. E avevano ragione.
L’emozione è stata fortissima. Avere tra le mani le mie parole dentro un libro! Un libro vero. Non sapevo se ridere o piangere.
La tua location ideale per scrivere?
Per necessità scrivo alla mia scrivania, ma l’ideale per me sarebbe stare in mezzo alla natura. E al fresco possibilmente.
Lascia un messaggio per gli umani del futuro.
Abbiate cura del bello in ogni sua forma.
Che cosa significa per te essere poeti oggi?
Essere dei coraggiosi che parlano d’amore in un mondo che si sta perdendo.
Il tuo incubo peggiore?
Che un altro dei miei figli muoia prima di me.
😥
Quali sono gli autori contemporanei che preferisci?
Erri De Luca, Marcela Serrano, Simonetta Agnello Hornby,Gabriel Garcia Marquez e tutti i poeti.
Hai 1000 caratteri per sfogarti su ciò che non ti piace o non sopporti. Faccene sentire quattro!
Prendiamola sul leggero. Tra i cibi non sopporto assolutamente il fegato.
(Fai bene, stai parlando con un'erbivorona antispecistona!😁)
Nonostante io sia sarda non sopporto andare al mare.
Non mi piacciono le bugie. Non sopporto il caldo estivo. Non mi piacciono le discriminazioni di qualunque genere siano.
Quale vizio capitale ritieni il peggiore e perchè?
L’invidia. Non è ero che esiste un’invidia buona. L’invidia è sempre maligna.
E da là partono tutti gli altri mali.
Quali argomenti trovi particolarmente interessanti?
Tutti, specialmente se posso imparare cose nuove. Basta che non siano superficiali o volgari.
Quali generi letterari ti appassionano di più?
Poesia, saggistica, storia, classici, narrativa.
Zootecnica, diritto penale e filologia. Se fossi costretta a studiare approfonditamente una di queste tre materie, quale sceglieresti e perché?
Filologia senza neppure pensarci.
Perchè amo tutto ciò che ha a che fare con le parole.
Un caso di abdaction. Purtroppo gli alieni ti hanno rapito. Hai tre minuti per parlare loro della nostra civiltà (o inciviltà .... come preferisci).
Fuggite finchè siete in tempo. A meno che non abbiate la possibilità di aiutarci.
Se avessi l'opportunità di viaggiare nel tempo, dove andresti e perché?
A Pompei prima dell’eruzione del Vesuvio, per ammirare tutta la bellezza della città.
La macchina del tempo ti porta In Mesoamerica. Sei capitata nel Templo Mayor di Tenochtitlán ed è in atto un sacrificio umano. Gli occhi sono puntati su di te e sui tuoi strani abiti. Rivolgiti all’imperatore azteco e al pubblico per spiegare chi sei e da dove vieni. Sei foriera di un messaggio dal futuro. Cerca di essere persuasiva. La gente è nervosa. Hai appena interrotto un rituale.
Organizzatevi per tempo, prima che arrivino gli spagnoli a distruggere e depredare tutto. Non accettate nulla da loro in cambio del vostro oro e argento e non credete alle loro promesse. Quando vedrete uomini con la barba, cacciateli via!
Che cosa vorresti far sapere ai tuoi lettori?
Che la vita vale la pena di essere vissuta. Sempre.
Che amare è vivere per sempre.
Hai un episodio della tua vita o legato alla scrittura che ti piacerebbe condividere con noi?
Sono stata malata da ragazza e tuttora lo sono. Leggere e scrivere insieme alla mia numerosa famiglia, ho 5 figli e 4 nipoti, è una medicina più forte di quelle che sono costretta a prendere.
Un film che consiglieresti perché all’altezza del romanzo dal quale è stato tratto?
Il Signore degli Anelli di Tolkien
Grazie, Paola, per esserti intrattenuta con noi!
Mille auguri per tutto!
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