Carissimi,
benvenuti nella rubrica dedicata agli autori della microeditoria No Eap. Chi di voi già mi segue sa che nelle interviste tendo a essere irriverente e dissacrante, ma in questa sede cercherò di fare la brava e di limitarmi a domande mirate a conoscere meglio l'ospite della giornata. Dalle risposte certamente avrete agio di conoscere meglio la persona che si nasconde dietro un'opera letteraria o poetica. Molto, infatti, anche di inaspettato può emergere da una semplice chiacchierata.
E ora pronti a conoscere un po' meglio Maria Giuseppina Campagna come persona e come autrice di poesie? Sì? E allora vamos! Eh no! Prima vi ricordo di iscrivervi al gruppo Facebook che amministro ("Solo editoria non a pagamento"), sempre che siate curiosi di scoprire nuovi autori della microeditoria No Eap.
Grazie!
INTERVISTA
Chi si nasconde dietro l’autrice di poesie Maria Giuseppina Campagna? Puoi parlarci un po’ di te, delle tue passioni e dei tuoi interessi?
Con molto piacere! Innanzitutto grazie per l’intervista, è sempre apprezzabile rispondere a delle domande che fanno parte di me e del mio mondo sia artistico che culturale. Sin da bambina la mia più grande passione è stata la pittura, un’attività che mi affascinava molto. Infatti la mia passione è nata all’età di 3 anni, quando mia madre mi insegnò a disegnare e a farmi amare l’arte. Ricordo che mi teneva la mano e con il suo aiuto cercavo di copiare il disegno che avevo davanti, ripetendomi sempre di non calcare la matita e di tenere la mano morbida. Da sempre la matita è stata la mia vita: le linee del disegno rappresentano la mia anima, il mio estro. Rappresentano tutto ciò che mi circonda, infatti nei miei disegni si mettono in risalto attimi della mia vita quotidiana. La realtà, i miei sentimenti, le mie paure, la mia gioia, il mio essere vengono rappresentati nelle mie opere. E’ tutto ciò che è dentro di me. L’arte è nata dal desiderio di poter esprimere quello che non riuscivo ad esternare con le parole o con i gesti, ed è diventata fonte di dialogo tra me e il mondo. Ha un ruolo quindi fondamentale nella mia vita, perché attraverso l’arte riesco ad esprimere me se stessa e non perdo mai l’ispirazione, tutto quello che mi circonda è arte, basta solo avere l’occhio giusto per guardarla. Un’altra mia grande passione è la scrittura, ho iniziato a scrivere all’età di 8 anni diverse poesie, riuscivo a giocare con le parole per formare dei versi che esprimevano le mie sensazioni. Questo mio modo di giocare ha ispirato diverse poesie e prose.
Che bambina era Maria Giuseppina? E che adolescente?
Una bambina molto curiosa, e una grande osservatrice. Adoravo le storie e il disegno, ma anche i film e i cartoni animati con un bel finale. Mi emozionavo facilmente, infatti nei racconti con storie in cui si evidenziava la morte, il dolore e la perdita mi hanno sempre fatto piangere immedesimandomi nel personaggio. Sentivo ciò che il personaggio viveva in quel momento. Da adolescente invece ero una ragazza ribelle ed espansiva, questo mi ha permesso di essere ora una donna forte e determinata.
Se dovessi raccontarti con un quadro, quale quadro sceglieresti e perché?
Sicuramente sceglierei un mio quadro, perché racconta le mie emozioni e i miei vissuti. Nei mei quadri è racchiuso il mio universo interiore.
Ci vuoi parlare della raccolta poetica “Luci Sparse”?
Certo! Il libro è ricco di luci sparse, suggestioni, pensieri, offre soluzioni a patemi e infelicità. Aleggia la voglia di rinascita. Il lettore sensibile tra questi versi potrà scoprire quello affine a se stesso. Il libro è una silloge poetica e dà voce a sedici autori, con una bella e ispirata prefazione del poeta Plinio Perilli, il quale trascrive un suo ossimoro di oltre vent’anni fa:
"L’ombra del poeta assola il cuore..." Il libro è ricco di luci sparse, suggestioni, pensieri, offre soluzioni a patemi e infelicità. Aleggia la voglia di rinascita. Il lettore sensibile tra questi versi potrà scoprire quello affine a se stesso.
Se una tua poesia potesse diventare una ricetta, che ricetta diventerebbe?
Una torta di panna e fragole, ispirandomi a uno dei più grandi poeti al mondo, l'inglese William Shakespeare, che descrisse con questi versi la bontà dei piccoli frutti rossi a forma di cuori. “La fragola, che cresce sotto l'ortica, rappresenta l'eccezione più bella alla regola, poiché innocenza e fragranza sono i suoi nomi. Essa è cibo da fate”. La fragola infatti è legata, secondo la tradizione, all'amore e all'eros, le forze del rinnovamento. La sua forma ricorda quella del cuore.
La tua citazione preferita?
Il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conoscerà mai (Pascal)
La tua location ideale per scrivere?
La mia cameretta, lì sono rinchiusi tutti i miei pensieri e i miei sogni. È il mio luogo preferito.
Che cosa significa per te oggi scrivere poesia?
Scrivere significa entrare in contatto con i miei sentimenti, le mie paure, i miei dolori e soprattutto i miei vissuti. La poesia, infatti, è poesia perché suscita diverse emozioni che variano da persona a persona. L’uomo non ha mai cercato di “inventare” una poesia, poiché essa nasce dal proprio animo. Tutti noi avvertiamo la necessità di esprimere i nostri sentimenti e alcuni per farlo decidono di prendere un foglio e una penna in mano e di cominciare a scrivere parole che a primo impatto sembrano non aver senso. Queste parole in realtà servono a far riflettere, a far pensare e immaginare. Possono essere tante o poche ma tutte hanno lo stresso obiettivo, ovvero quello di “colpire” il lettore. Questa forma d’arte può permetterci di andare oltre la realtà, di osservare cose che comunemente non vengono considerate. Ci aiuta a scavare a fondo nel nostro cuore e prova a lasciare un segno, un segno che servirà per il resto della nostra vita.
Quali sono gli autori contemporanei che preferisci?
Pier Paolo Pasolini, Alda Merini, Laura Accerboni, Fernando Acitelli, Silvano Agosti, Alessandro Agostinelli, Basir Ahang, Alida Airaghi, Riccardo Alderuccio, Cristina Ali Farah.
Hai 1000 caratteri per sfogarti su ciò che non ti piace o non sopporti. Faccene sentire quattro!
Non sopporto le bugie, amo la verità anche se può far male. Odio qualsiasi forma di discriminazione e violenza, il non rispetto della persona e dei suoi sentimenti e non sopporto la maleducazione. Credo che la gentilezza e l’umiltà siano ancora dei grandi valori.
Quali generi letterari ti appassionano di più?
Sicuramente il fantasy, ma non un fantasy da Signore degli Anelli, quanto un mondo più vicino al nostro, meno elfi, nani e draghi e più uomini, magari con poteri sovrannaturali, ma più simili alle persone normali. Un urban fantasy, insomma, con un tocco di distopico che non guasta mai.
Letteratura inglese, storia della musica e antropologia culturale. Se fossi costretto a studiare approfonditamente una di queste tre materie, quale sceglieresti e perché?
Sicuramente antropologia culturale, adoro lo studio olistico dell'umanità. In particolare perché essa è la disciplina che ha promosso e sviluppato la cultura come oggetto di studio scientifico; ed è anche il ramo dell'antropologia che studia le differenze e le somiglianze culturali tra gruppi di umani.
Un caso di abdaction. Purtroppo gli alieni ti hanno rapito. Hai tre minuti per parlare loro della nostra civiltà (o inciviltà .... come preferisci).
La prima cosa che direi loro è quella di far parte della nostra civiltà e di migliorarla. Magari dal punto di vista culturale e tecnologico.
Se avessi l'opportunità di viaggiare nel tempo, dove andresti e perché?
Curiosa come sono sicuramente nel futuro. Il passato lo conosco già.
Hai la possibilità di comunicare per via onirica con un personaggio del passato. Chi sceglieresti e di che cosa vorresti parlare con lui/lei?
Veramente con tanti personaggi del passato, ma solo per capire alcuni miei perché. La mia curiosità a volte mi trascina in una valanga di domande e vorrei conoscere delle risposte concrete.
Che cos’è per te l’amicizia?
L'amicizia è l'affetto condiviso con un'altra persona, è un mezzo per confrontarsi e ricevere aiuto, è la gioia di sapere che c'è qualcuno con cui confidarti e condividere belle e brutte avventure, ma soprattutto l'amicizia è sinonimo di onestà. È un legame forte che creiamo con un’altra persona e quando ciò accade ci rendiamo conto di aver voglia di dividere con lei tutti i nostri momenti, l’amica è infatti colei che non ti invidia, non ti giudica, ti accetta per quello che sei e ti è vicino quando hai più bisogno e meno da offrirgli. È colei che ti conforta, ti consiglia, ti aiuta senza chiedere nulla in cambio.
Che cosa vorresti far sapere ai tuoi lettori?
Voglio semplicemente dire loro “Grazie”.
Hai un episodio della tua vita o legato alla scrittura che ti piacerebbe condividere con noi?
Un episodio che ricordo con tanta commozione è quando scrivevo con mia madre, lei mi regalò un piccolo quaderno in cui potevo giocare con le parole e mi divertivo a formare dei versi che racchiudevano le mie emozioni. Questo è il ricordo più bello che ho legato alla scrittura.
Grazie Maria Giuseppina! Ti auguro di realizzare ogni tuo sogno... letterario e non!
Noi, carissimi lettori, ci diamo appuntamento alla prossima intervista!
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