Cari lettori,
Oggi ci troviamo di fronte a uno scambio vivace con l'autore, Giulio Natali, un narratore capace di creare storie che spingono i confini della realtà. Scopriremo cosa si nasconde dietro la scrittura e il mondo di "Soste Forzate", una raccolta di racconti, di cui vi lascio in calce il link per l'acquisto.
Passiamo subito a scoprire l'autore attraverso la sua biografia.
E ora via con le domande!
Se i tuoi personaggi potessero fare una gita fuori dal tuo libro intitolato “Soste Forzate”, dove andrebbero e cosa farebbero?
A dire il vero, questa gita decidono spesso di farla, diretti in un labirinto chiamato vita e pronti per diventare qualche altro personaggio sotto mentite spoglie.
Se il tuo libro fosse un piatto di cucina, quale sarebbe l'ingrediente segreto che lo renderebbe un bestseller?
Considerato il numero di copie vendute, se ne conoscessi uno ti sarei grato di farmelo sapere!
Se i tuoi personaggi organizzassero una festa a sorpresa per te, quale sarebbe il regalo più stravagante che riceveresti?
Probabilmente il copione dell’Amleto stracciato in mille pezzi dal protagonista del primo racconto di “Soste Forzate”. La stravaganza del regalo, però, si riferisce alla percezione che ne avrei io mentre lo ricevo. Nei fatti, credo che ciascuno dei personaggi ritenga il suo regalo coerente e appropriato.
Se dovessi scrivere una storia in cui il protagonista fosse un oggetto inanimato, quale oggetto sceglieresti e quale sarebbe la sua epica avventura?
Uno che di certo non si annoierebbe mai: l’aspirapolvere di un albergo. Finito di lavorare, quante storie potrebbe creare con le cose che raccoglie dal pavimento!
Immagina che le tue parole nel libro acquisiscano vita propria: quale parola sarebbe il più grande scapestrato e quale sarebbe il più timido?
“Dicono” – la condanna affibbiata in modo inappellabile da una comunità, clan, famiglia - e “dignità”, che non ammette scorciatoie.
Se potessi scambiare posti con uno dei tuoi personaggi per un giorno, chi sceglieresti e cosa faresti nella sua storia?
Il nipote di “Le bombe più pericolose” (racconto apparso anche sulla rivista “Crack”) è un manager condannato dalle scelte che ha preso. Poiché sono un manager anche io, proverei a fare qualcosa di diverso da lui.
Se il tuo libro diventasse un'attrazione in un parco a tema, quale sarebbe la giusta attrazione e quali sarebbero i souvenir da vendere?
Un’escape room piena di specchi deformanti in cui all’uscita vengono regalate le foto dell’avventura.
Se avessi la possibilità di invitare tre scrittori famosi a una cena nel tuo libro, chi inviteresti e quali sarebbero gli argomenti di conversazione tra i personaggi e gli scrittori ospiti?
Bukowski proverebbe a circuire l’attempata protagonista di Toy Boy che però lo snobberebbe preferendo la compagnia di un giovane spogliarellista. Achille Campanile discetterebbe della discutibile accoppiata di seppie e piselli che non hanno nulla in comune nelle loro vite finché si ritrovano insieme dentro una padella per tirar su il morale di un Babbo Natale spiantato. Georges Simenon, infine, spiegherebbe al protagonista del Fascicolo Binni perché la rapina che sta mettendo a punto è destinata a naufragare.
Se potessi creare un incantesimo per far sì che i lettori del tuo libro sperimentassero un momento nella vita di uno dei tuoi personaggi, quale momento sceglieresti e perché?
In realtà lo hanno sperimentato alla nascita come la protagonista di “Rafting”. Auguro a tutti di rivivere da spettatori (della venuta al mondo dei propri figli) quel momento.
Immagina che il tuo libro diventi un videogioco: quale sarebbe il livello più difficile da superare e quale oggetto speciale aiuterebbe il giocatore?
Quello in cui tutte le vie d’uscita sono potenzialmente giuste ma solo una porta al livello successivo. L’oggetto speciale da usare come superpotere sarebbe il “fluido anti-ego”.
Se potessi intervistare uno dei tuoi personaggi come se fossero una celebrità, quale sarebbe la domanda più imbarazzante da fargli davanti a una telecamera?
Chiederei alla sorella del protagonista che impazzisce a causa delle notizie sul Covid: tornassi indietro, ti dedicheresti di nuovo a lui per tutta la vita?
Se i tuoi personaggi si unissero per formare una band, chi suonerebbe quale strumento e qual sarebbe il nome della loro hit da classifica?
Sarebbero tutti polistrumentisti e riscuoterebbero grande successo con la canzone “Ci sono tante realtà quante una mente può inventarne”.
Se dovessi organizzare una festa a tema basata sul mondo del tuo libro, quali costumi indosserebbero gli invitati e quali attività divertenti sarebbero previste?
Sarebbero maschere di cera chiamate a giocare a ruzzola con i sassi per strada. Sembrerebbe una giornata divertente (almeno per quelli che amano mascherarsi e giocare a ruzzola). Sfortunatamente, la strada su cui lanciare il sasso è una salita che i personaggi devono percorrere per vedere chi ha vinto; in più, ci si mette pure un vento caldo che spira contro di loro. Quando raggiungeranno i sassi, la loro maschera inizierà a sciogliersi per il sudore e un refolo improvviso farà ruzzolare le pietre a valle, condannandoli a ripartire da capo come Sisifo e per di più senza cera in faccia.
Immagina che il tuo libro sia tradotto in una lingua aliena e poi ritradotto in italiano. Che tipo di avventure potrebbero succedere ai tuoi personaggi nella nuova versione?
Non sono neppure quantificabili, temo però che concluderebbero il loro peregrinare proprio come nella versione originale.
Se potessi invitare i tuoi lettori a una "visita guidata" attraverso il mondo del tuo libro, quali luoghi insoliti vorresti mostrar loro e quali segreti sveleresti?
Chiederei “solo” di entrare in un Autogrill dell’A1 il giorno di Ferragosto e fermarsi in contemplazione.
Immagina che i tuoi personaggi si stanchino della loro storia attuale e decidano di scioperare. Come reagirebbe l'autore e come convincerebbe i personaggi a tornare a lavorare?
Direi agli altri personaggi che affollano la mia mente e non sono ancora stati “assunti” in una storia di sbrigarla loro, altrimenti rischierebbero la disoccupazione!
Grazie Giulio per averci piacevolemnte intrattenuto con le tue vivaci risposte.
Noi, cari lettori, ci diamo appuntamento alla prossima intervista.
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Raccolta di racconti
DESCRIZIONE
Ventinove storie di episodi quotidiani. Un viaggio nelle tragicommedie umane per incontrare le sovrastrutture senza valore e magari purificarsi dalle stesse cogliendo l’essenza dell’individuo. Ogni racconto è una discesa agli inferi, una stazione necessaria, una sosta forzata (che può essere letta anche singolarmente o in ordine diverso da quello proposto, perché ciascuna storia è in sé compiuta) di un percorso che termina nella nascita o, più semplicemente, nel vivere.
DESCRIZIONE
Ventuno storie di personaggi alle prese con un'unica ricerca: il senso delle piccole cose. Una penna che le accompagna nel viaggio con ironia e compassione. Osservando senza mai giudicare. E con grande stile.