Cari lettori,
ho deciso di inaugurare questa nuova rubrica “Il salotto del recensore” con un romanzo al quale sono affettivamente legata, sto parlando di Cime tempestose, l'unico romanzo di Emily Brontë, scritto fra l’ottobre 1845 e il giugno 1846. Lessi questo romanzo da adolescente, in un’età in cui è facile cadere preda dei deliqui d’amore, spesso sofferti e inappagati. Lo lessi tutto d’un fiato. Fu uno dei primi romanzi ad avermi inchiodato alla sedia durante e dopo la lettura, per il carattere mistico e distruttivo dell'amore raccontato. Rimasi completamente assorbita da quella storia da non pensare ad altro per giorni e giorni. Cime tempestose arrivò alle mie mani in un periodo in cui sentivo il bisogno d’immergermi in un “drammone sentimentale”. Insomma, fu per me il romanzo giusto al momento giusto. Poi lo ripresi in età adulta, quando la mia mente era orientata alla letteratura russa e a storie di una complessità narrativa diversa. Tuttavia, devo ammettere che, anche se ero ormai una lettrice più esigente, ripercorsi la storia con eguale passione, trascinata in un vortice di sentimenti contrastanti.
“Cime tempestose è un romanzo selvaggio, originale, possente”, si leggeva in una recensione della North American Review, apparsa nel dicembre del 1848. E se la riuscita di un romanzo si misura sulla sua capacità di coinvolgere il lettore, Cime tempestose è innegabilmente un romanzo che conduce il lettore in un Limbo della tensione psicologica e dello spasmo emotivo, che sconvolge il cuore e la mente.
TRAMA
Il romanzo di Emily Brontë parla dell'amore di Heathcliff per Catherine, e della loro passione che si rivelerà distruttiva. Il tema centrale del libro è difatti l'effetto distruttivo che il senso di gelosia e lo spirito di vendetta possono avere sugli individui.
Ora è arrivato il momento delle presentazioni delle due ospiti.
Parleremo di Cime tempestose con Rita, conosciuta su Instagram come “Laragazzaconlatreccja” e con Giulia, nota invece come “Thedevilreadseverything”, entrambe bookstragrammers recensitrici di libri.
Vi invito caldamente a seguirle nei loro rispettivi profili Instagram, certa che troverete consigli di lettura interessanti. Le loro recensioni sono difatti curate nell’analisi psicologica dei personaggi e nel catturare l’atmosfera, talvolta sbarazzine e soprattutto sempre scevre da qualsiasi spoiler, requisito indispensabile per incuriosire.
Partiamo con il salotto e buon “ascolto”! Chissà che cosa ci diranno le due recensitrici. 😊
NEL VIVO DEL SALOTTO
Finalmente eccoci qui, Rita e Giulia. Sono molto felice che abbiate accolto il mio invito a confrontarvi su un romanzo che io stessa ho amato molto. Per iniziare vi chiedo: qual è la scena del romanzo che più ha toccato le vostre corde emotive?
Rita: Sono due le scene che hanno toccato le mie corde emotive: la prima è la morte di Catherine. La disperazione di Heathcliff in quel momento è devastante! Il momento più vero del personaggio in cui si mostra vulnerabile e completamente a nudo! E poi il momento finale "degli occhi", non dico di più per evitare spoiler, ma quel momento mi ha colpito tantissimo e mi ha stretto il cuore.
Giulia: Senza alcun dubbio il momento in cui, dopo la morte di Catherine, Heathcliff impreca disperato perché rimasto solo senza di lei. “Hai detto che sono stato io a ucciderti... e allora torna a perseguitarmi! I morti ammazzati perseguitano i loro assassini. Io credo... io so che i fantasmi talvolta tornano sulla terra. Rimani con me per sempre... in qualunque forma tu voglia... fammi impazzire! Solo, non lasciarmi in questo abisso dove non riesco a trovarti!”. Questo brano mi fa venire ancora i brividi. Nemmeno qui perde la sua ruvidezza, la sua scontrosità. Anche in quel momento c’è rabbia e odio, ma anche amore e disperazione. Una delle scene più toccanti e potenti che abbia mai letto.
Non nego che avrei risposto anch’io come voi. La reazione di Heathcliff alla morte di Catherine è una scena di uno strazio assoluto che annega l’anima del lettore in un mare di lacrime. E ora vi chiedo, se aveste magicamente la possibilità di incontrare un personaggio del romanzo, chi scegliereste e che cosa gli chiedereste?
Rita: Sceglierei sicuramente Catherine e le chiederei una sola cosa: "perché non hai avuto il coraggio di amarlo?"
Giulia: Heathcliff. Vorrei chiedergli se, per un solo attimo, è riuscito a immaginare un vero futuro con la donna che amava. Perché, per tutta la durata del romanzo, mi è sembrato che quell’amore non avrebbe potuto coronarsi in altro modo che con la morte e la mancanza.
Vero: un amore incompiuto, spezzato, dalla mancanza di coraggio. Fa quasi rabbia! Ricordo che, quando lessi per la prima volta questo romanzo, rimasi avvolta dalla potenza dell’amore tra i due protagonisti, ma, allo stesso tempo, mi sentii infastidita proprio per la loro mancanza di coraggio. Da adulta, compresi meglio che, dietro gli amori “non coraggiosi”, si nascondono dinamiche psicologiche molto complesse.
Provate adesso a immaginare di essere nel 1801, nel mondo di Cime Tempestose. Sì, la macchina del tempo, vi ha portate proprio lì. Quale specifico ambiente del romanzo vorreste visitare e perché?
Rita: Più che un luogo mi mettere a cavallo e cavalcherei per ore nella brughiera, sarebbe splendido! (Eviterei le case, non erano così ospitali).
Giulia: La casa in cui le generazioni si sono susseguite e hanno preso in carico le colpe di chi è venuto prima di loro. Una casa può raccontare tante storie, e vorrei sapere se e come l’ho immaginata.
Scelte diverse e ben motivate! La brughiera inglese per Rita e la casa colonica Wuthering Heights o la casa dei Linton per Giulia.
Se doveste fare vostre tre righe della recensione di Cime Tempestose della vostra collega, quali scegliereste?
Rita: Credo che io e lei abbiamo provato esattamente le stesse emozioni e c'è un pezzo nella sua recensione in cui ho capito che viaggiavamo sullo stesso binario "la verità è che, quando ho letto alcune parti di questo capolavoro, non sono riuscita a smettere di pensarci per giorni. Mi hanno colpita in petto con una potenza lacerante e spaventosa" Ecco.
Giulia: Senza dubbio queste: “un amore illogico, malato, crudele, in cui non c’è mai stato uno spiraglio di luce, due persone che si sono amate e fagocitate finendo in una spirale di distruzione che ha travolto chiunque”. Quell’assenza di luce, magnifica nella sua terribilità, è la sensazione che mi ha pervasa durante tutta la lettura.
A chi consigliereste di leggere Cime Tempestose?
Rita: Lo consiglierei a tutti e tutte. La Brontë ha avuto un coraggio immenso secondo me, in un mondo alla "Jane Austen" pieno di buoni sentimenti, amori platonici e personaggi perfetti, lei ha deciso di mettere a nudo i sentimenti più oscuri, più violenti, ha messo su carta la sofferenza e una passione nera, sbagliata, violenta. E se si ha la sensibilità di non soffermarsi semplicemente al "sono antipatici e cattivi" e si scende più nel profondo si scoprirà un opera di una potenza incredibile!
Giulia: A chiunque sia abbastanza amorale da leggerlo senza giudicare e senza scadere nel solito “questa non è una storia d’amore”. Per apprezzare un classico come questo ci vuole una certa originalità.
Cime tempestose è la storia di un amore totalizzante, violento, passionale e tormentato. Pensate che oggi i sentimenti si vivano diversamente da quelli vissuti in quell’epoca?
Rita: Purtroppo i sentimenti così estremi e totalizzanti di cui parla la Brontë non sono sentimenti distanti da noi anzi, chi non ha mai vissuto un amore sofferto e ha creduto che quello fosse l'unico amore che meritavamo? Chi non è mai stato cattivo con un altra persona, solo perché dentro aveva un grandissimo dolore? Lei ci parla di sentimenti come la rabbia, la sofferenza, la gelosia, e non esiste nessuno al mondo a non aver mai provato almeno uno di queste sensazioni.
Giulia: Penso che molte situazioni sono diverse e vengono vissute necessariamente in modo diverso, ma alla fine tutto dipende dall’indole di chi vive quei sentimenti.
SALUTI FINALI
Ringrazio entrambe. Spero che vi siate divertite a partecipare. Da lettrice ho davvero apprezzato le vostre recensioni e sono felice di avervi avuto in questo salotto virtuale.
Intanto possiamo dire la nostra sui commenti. Non sarebbe male creare un salotto nel salotto :)
Allora, lettori di Cime tempestose, se volete, fatevi avanti! Vi aspettiamo qui :)
ho letto il libro "CIME TEMPESTOSE" di Bronté. mi è piaciuto tanto! ci sono alcune frasi del libro che mi hanno colpito. è molto interessante!
sarebbe bello stare tutti insieme sia incontrarci di persona e sia tramite meet (o mezzi di comunicazioni virtuali). per conoscerci meglio e parlassimo del libro tutti insieme!
bello...è stata una lettura piacevole e ti fa venire voglia di andare a conoscere i personaggi del libro.... :)