Cari lettori e autori,
Se conoscete romanzi che parlano di DISABILITÀ non ancora menzionati, vi invitiamo calorosamente a condividerli nei commenti qui sotto, con l'attenzione di segnalare solo opere che abbiano ricevuto una scrupolosa revisione editoriale. La qualità delle opere presentate è cruciale per offrire ai lettori un'esperienza letteraria appagante. Che siate appassionati lettori, scrittori emergenti o amanti della narrativa per tutte le età, i vostri suggerimenti sono di grande valore per arricchire questa lista.
Grazie per il vostro contributo!
CLICCA QUI PER CONOSCERE TUTTE LE VOCI DEL CATALOGO:
TORNA AL "CATALOGO TEMATICO DELLA NARRATIVA"
ROMANZI DI AUTORI EMERGENTI NO EAP - MICROEDITORIA
"Ho ucciso mio figlio" di Agostino Moscato - Arianna Editore
E’ possibile uccidere il proprio figlio disabile per amore? Il protagonista del romanzo, un malato terminale, uccide negli ultimi giorni della sua vita il proprio ragazzo ventenne da sempre affetto da una sindrome gravissima, pensando di compiere un atto d’amore. "Nel cuore della notte sono entrato nella sua camera, ho sfilato il cuscino da sotto la sua testa e l'ho soffocato con una forza che nemmeno sapevo di possedere. Lui non si è mosso, non ha fatto gesti inconsulti per liberarsi dal cuscino, dal soffocamento. Probabilmente si è rassegnato alla morte perché fin dalla nascita non ha mai capito che cos'è la vita. Oggi avrebbe compiuto venti anni."
“Mai stata in ginocchio” di Paola Leccese - Riccardo Condo' Editore (?)
Un romanzo autobiografico in cui scrittura e vita si fondono in un equilibrio che annoda la realtà alla necessaria dose di fantasia e autoironia, per declinare la difficoltà e la speranza. A quattro mesi l'autrice ha contratto la poliomielite che ha lasciato nel corpo “l’indelebile traccia del suo passaggio”.
ROMANZI DI AUTORI SELF PUBLISHING - AUTOPUBBLICAZIONI
ROMANZI CLASSICI E DI AUTORI ITALIANI EDITI DA CASE EDITRICI GRANDI O PICCOLO-MEDIE
"Fame d'aria" di Daniele Mencarelli
"I genitori dei figli sani non sanno niente, non sanno che la normalità è una lotteria, e la malattia di un figlio, tanto più se hai un solo reddito, diventa una maledizione." Un romanzo sull'amore genitoriale, nella quotidiana fatica di educare un figlio con disabilità.
"Il silenzio del mondo" di Tommaso Avati
(sordità)
Questo romanzo narra una saga familiare che si svolge in un periodo di tempo che va dall’avvento del fascismo fino ai giorni nostri. È la storia di tre donne: nonna, madre e figlia, tutte non udenti.
"La lunga vita di Marianna Ucrìa" di Dacia Maraini
(sordità e mutismo)
Marianna appartiene a una nobile famiglia palermitana del Settecento. Il suo destino dovrebbe essere quello di una qualsiasi giovane nobildonna ma la sua condizione di sordomuta la rende diversa.
"La notte ha la mia voce" di Alessandra Sarchi
(disabilità motoria)
Giovanna è paralizzata e rivendica il diritto a desiderare ancora, sfidando l'imperfezione del mondo.
"Nati due volte" di Giuseppe Pontiggia
Amaro e drammatico, grottesco e comico, ironico e appassionato, sempre lucidissimo, "Nati due volte" racconta il rapporto di un padre con il figlio disabile.
"Nessuno può volare" di di Simonetta Agnello Hornby e George Hornby
(disabilità motoria)
Non è facile accettare la malattia di un figlio, eppure è possibile, e la chiave di volta risiede proprio in quel "nessuno può volare": "Come noi non possiamo volare, così George non avrebbe più potuto camminare: questo non gli avrebbe impedito di godersi la vita in altri modi.
ROMANZI DI AUTORI STRANIERI TRADOTTI IN ITALIANO
"Fiori per Algernon" di Daniel Keyes
(disabilità mentale)
Il personaggio centrale di questa storia di fantascienza di Daniel Keyes è Charlie Gordon, un uomo di trentasette anni con un QI (Quoziente intellettivo) di 67 che è stato selezionato per sottoporsi a test per un trattamento che potrebbe triplicare la sua intelligenza. Sottoposto a diversi cicli di test, i risultati vengono quindi confrontati con quelli di Algernon, un topo con cui Charlie fa amicizia.
"Il grido del gabbiano" di Emmanuelle Laborit
(sordità)
L'autrice, e personaggio centrale di questo libro, è Emmanuelle Laborit, una delle persone più famose nella comunità dei sordi nel suo Paese di origine, la Francia. In questo romanzo racconta il suo viaggio dall'infanzia, dall'imparare ad accettare la sua particolare disabilità fino a far fronte alle sfide di diventare un’adulta indipendente.