Carissimi,
sperando che vi sia cosa gradita, pubblicherò nel mio blog le Giornate Autore del gruppo Facebook "Solo editoria non a pagamento: lettori e autori". Mi sono chiesta: "Perché disperdere un'intervista che ha visto coinvolte più persone, le quali hanno dedicato tempo ed energie affinché un autore avesse la possibilità di far conoscere meglio la sua creatura di carta?". Inoltre, credo che questo sia un bel modo di omaggiare un autore affinché le sue parole siano in qualche modo fermate nel tempo. Si sa come funziona sui social: i nostri pensieri, le nostre interazioni in un certo senso anche affettive, durano una manciata di secondi, per poi volare via, ingoiate da quelle successive. Che cosa rimane di quei bei momenti condivisi, di quel sorriso strappato magari in una giornata cupa? Nulla o quasi.
“La memoria è il diario che ciascuno di noi porta sempre con sé.”
Oscar Wilde
Quindi ecco a voi, cari lettori, la Giornata Autore di Dario Zizzo di domenica 1o luglio 2022
Ringrazio ancora tutti i partecipanti!
INTERVISTA
ELISA AVERNA
Dario, ho una prima curiosità: il nome del protagonista del tuo romanzo, omonimo del re dei Longobardi. Why?
DARIO ZIZZO
Innanzitutto buongiorno a te e a tutti e grazie per il tempo che mi dedichi; ho voluto dare un nome eccentrico, nomi eccentrici danno i genitori di Agilulfo ai figli, il fratello infatti si chiama Astutillo; poi c'è un altro perché, che si potrà intuire solo alla fine.
ELISA AVERNA
Altra curiosità: Agiulfo incontrerà Pannella? Un incontro "impossibile" che diventa dunque possibile? Scusami, ma tra i nomi citati, quello di Pannella non mi poteva rimanere indifferente.
DARIO ZIZZO
È un piccolo tributo a questo grande protagonista della politica italiana, a cui ha dedicato tutto se stesso, cosa che bisogna riconoscere a prescindere dalle proprie idee; nel romanzo lo paragono al Catone del Purgatorio, sia per l'impegno civile, sia per i capelli bianchi e lunghi.
ELISA AVERNA
Questa cosa mi commuove
Ci vuoi parlare un po' di te, dei tuoi interessi? Quali sono gli argomenti sui quale ti piace di più intrattenerti?
DARIO ZIZZO
È sempre difficile parlare di me, forse perché sono la persona che conosco di meno; comunque dovendo rispondere, mi definirei una persona seria che fa di tutto per dimostrare il contrario usando l'autoironia: spesso infatti questa è un vestito che indossiamo per nascondere la nostra divisa d'ordinanza, la vera natura; tra i miei interessi, oltre alla letteratura, ci sono politica, Storia, oltre al calcio dal divano.
ELISA AVERNA
Ce la intendiamo! Del "calcio da divano" apprezzo tanto la definizione onesta... Mi fai pensare a tutte quelle persone convinte di essere sportive... Peccato però che lo siano con il sudore degli altri!
DARIO ZIZZO
Il sudore sarà pure degli altri ma anche i lauti guadagni.
ELISA AVERNA
Vero!
Che rapporto hai con i ricordi e con lo scorrere del tempo? Nel tuo romanzo pare che entro i temi abbiano un certo peso specifico...
DARIO ZIZZO
I ricordi sono una strada sdrucciolevole che un tempo abbiamo percorso; sì, il mio romanzo è un canto nostalgico.
LIA OLEASTRO
Quanto di te c'è in Agilulfo?
DARIO ZIZZO
Grazie per la domanda; spero per lui poco; a parte la battuta, c'è la riflessione sugli anni Ottanta, che furono "... anni stupidi ma incantevoli, come alcune ragazze da contemplare rigorosamente, anche se perfette oche". Voglio dire che fu un periodo in cui, come non mai, l'avere e l'apparire prevalsero sull'essere, eppure la nostalgia, il ricordo della gioventù, finiscono col farceli rivalutare.
LIA OLEASTRO
Grazie a te per la risposta. E complimenti ancora per questo bellissimo romanzo che mi ha fatto fare un nostalgico tuffo in quegli anni magici.
DARIO ZIZZO
Grazie a te, per le tue parole; se il mio romanzo ha avuto questo effetto, vuol dire che non è stata fatica inutile.
LIA OLEASTRO
Assolutamente no. Anzi aspettiamo tutti con ansia di leggere altre storie come questa. Perciò mettiti all'opera.
DARIO ZIZZO
Ti ringrazio per la fiducia, ma credo che non scriverò più romanzi, qualche racconto magari sì.
LIA OLEASTRO
Mah, io spero ci ripensi!
DARIO ZIZZO
Anche io, speriamo che lui ci ripensi.
PATRIZIA BENETTI
Come rappresenti il futuro nel tuo libro? E come vive il presente il ragazzo degli anni 80?
DARIO ZIZZO
Innanzi tutto ti ringrazio; il futuro in generale è una nebulosa, una terra di nessuno quasi; per quanto riguarda quello di Agilulfo, il lettore dovrà armarsi di un po' di pazienza e scoprirà nel finale una verità inaspettata; Agilulfo ha vissuto gli Ottanta con imbarazzo, non apprezzandone il materialismo.
PATRIZIA BENETTI
Quindi un finale a sorpresa. Bello!
DARIO ZIZZO
Lo spero, anche se più di una persona lo ha apprezzato.
PATRIZIA BENETTI
I tuoi scrittori preferiti?
DARIO ZIZZO
Francis Scott Fitzgerald (de "Il grande Gatsby riprendo il tema dell'impossibilità di recuperare il passato), Tondelli, in particolare "Altri libertini" per la rivoluzione che portò a causa dell'uso del linguaggio dei giovani senza filtri, e Proust per la prosa barocca che spesso condivido.
PATRIZIA BENETTI
Quando hai presentato il tuo romanzo all'editore in che genere l'hai messo? Di formazione? Umorismo? O altro ancora?
PATRIZIA BENETTI
È stato lui a classificarlo come narrativa non di genere, ed effettivamente è così.
MARCO GHERGO
Ciao Dario. Ho una domanda da nostalgico. Gli psicologi dicono che "prima era meglio" è solo un'illusione della nostra mente. Quindi gli '80 erano meglio o peggio? Cosa pensi dell'Italia di ieri e del mondo di oggi?
DARIO ZIZZO
Ciao; bellissima domanda, la tua, grazie; credo che in primis sia necessario dare un giudizio storico-politico: secondo me fino agli anni Ottanta ci fu un benessere sociale abbastanza diffuso e la capacità per i giovani di guardare a un loro orizzonte; è anche vero però che si stava correndo verso quella crisi politico-sociale iniziata con i Novanta; dal punto di vista individuale, penso che più o meno tutti abbiamo nostalgia della gioventù, come quell'aristocratica che durante la Restaurazione rimpiangeva la Rivoluzione, perché era vero che a quelle come lei tagliavano la testa, ma tutti i più bei giovani suoi pari la perdevano per lei, questo per dire che per chi fu giovane negli Ottanta è facile essere influenzato dalla nostalgia nel giudizio di quel periodo.
ottima risposta. Saggia e molto accurata. Molti sostengono che la "barbarie" sia iniziata proprio negli '80 e che l'individualismo e la superficialità tipici dei nostri giorni, siano la derivazione diretta di quel
decennio. Ancora ci sto riflettendo su con inquietudine…mah! Vedremo e giudicheremo tra qualche decennio.
MARCO GHERGO
Ottima risposta. Saggia e molto accurata. Molti sostengono che la "barbarie" sia iniziata proprio negli '80 e che l'individualismo e la superficialità tipici dei nostri giorni, siano la derivazione diretta di quel decennio. Ancora ci sto riflettendo su con inquietudine 🤔 mah. Vedremo e giudicheremo tra qualche decennio.
DARIO ZIZZO
Gli anni Ottanta in effetti furono il trionfo dell'egotismo, dopo l'impegno politico dei Settanta, anche degenerato nella violenza; un professore nel romanzo parla, a proposito dei giovani degli Ottanta, di partito delle tre "P": pasta, pane e patate, proprio per sottolinearne l'assenza di ideali.
MARCO GHERGO
In effetti il divario è netto grazie ancora per la risposta e complimenti per il tuo lavoro
DARIO ZIZZO
Grazie a te per la tua vivace partecipazione.
SERENA BARSOTTELLI
Ciao Dario! Una curiosità ispirata dal titolo: quale gruppo musicale, invece, avresti preferito non fosse mai esistito e perché?
DARIO ZIZZO
Buongiorno e grazie; guarda, ricorrerò a tutta la mia diplomazia (mi chiamano il Metternich di Termini Imerese): non sono un grande esperto di musica, non ho titoli per bocciare alcun gruppo.
GIUSEPPE VIVONA
Ciao Dario, durante la lettura del romanzo i momenti in cui si è preda della nostalgia sono tanti e, a tratti, la tristezza per il "nostro" mondo perduto è tanta. Da lettore la superi andando avanti e godendo dei momenti più leggeri del libro, da autore, mentre scrivevi e revisionavi, hai avuto dei momenti in cui la nostalgia e i sentimenti negativi ti hanno messo in difficoltà?
DARIO ZIZZO
Ciao e grazie per questa domanda che denota una grande sensibilità, del lettore e dello scrittore che c'è in te; sì, da autore devo dire che la nostalgia provata è stata un'agrodolce deriva, e che i momenti comici nel romanzo, talvolta tragicomici, sono stati un salvagente.
ELISA AVERNA
L’appello accorato ad Antonella Ruggero, certamente metafora di un tempo andato e degli anni '80 con tutto ciò che hanno rappresentato, pensi che sia giunto alle orecchie della Ruggero per qualche via a te nota o non nota?
DARIO ZIZZO
Credo proprio di no; comunque il titolo è l'illusione di Agilulfo che con il ritorno della formazione dei Matia degli anni Ottanta possa tornare anche quel tempo.
ELISA AVERNA
Sì, immaginavo qualcosa di simile... Nel senso che dalla quarta si intuisce che è un titolo evocativo di un'epoca.
Che colore assoceresti al tuo romanzo?
DARIO ZIZZO
Tutti i colori più vivaci, quelli degli Ottanta, e il nero di quelli che seguirono.
ELISA AVERNA
Hai la possibilità di portare a cena un tuo personaggio. Chi porteresti e perché proprio lui/lei?
DARIO ZIZZO
Buona questa; ti posso dire uno che non porterei: il compagno di scuola di Agilulfo, Pasquale Iannarino: "... Iannarino era così: un ragazzo ricoperto di spine, e se tu fossi riuscito a penetrarvi, ne avresti trovato un altro strato, aveva la pelle d’elefante, il tatto di quest’animale; non era cattivo, no, non ne sarebbe stato capace, ma più semplicemente ignorante, meravigliosamente ignorante direi..."
ELISA AVERNA
Ora ti racconto un aneddoto per porti poi una domanda ben precisa. Quando ero in cerca di un editore per "Chiodi di ghiaccio", un editore di Roma mi disse che, se avessi voluto pubblicare il romanzo, avrei dovuto cambiare il nome alla protagonista. Io rifiutai categoricamente sia perché il nome da lui proposto era una cag...a pazzesca e sia perché il nome Soleandra contiene in sé una profezia "sole-andrà" (la protagonista diventerà cieca) e per altri motivi ancora più importanti (non li rivelo per non fare spoiler). Dunque ti chiedo: se un editore ti avesse chiesto di cambiare i nomi del protagonista e del fratello, tu avresti accettato? Quanto per te è importante la scelta di un nome di un personaggio?
DARIO ZIZZO
I nomi sono importanti (lo diceva uno un po' più famoso di me), quello di Agilulfo per esempio indica la sua inattualità, però onestamente non so se avrei resistito come te; Astutillo l'ho preso invece da Astutillo Malgioglio, bravo portiere degli anni Ottanta, impegnato nell'assistenza ai bambini affetti da distrofia.
DANIELE DA PRATO
Amo i Maria Bazar! Soprattutto con Antonella Ruggiero. Il ruolo del gruppo nel romanzo? È per dare un incipit? Costruirci una storia? Oppure hanno un ruolo fondamentale nell'opera? Grazie Dario
DARIO ZIZZO
Grazie a te; anch'io li amo, non è un libro su di loro; il protagonista identifica l'uscita di Antonella Ruggiero dal gruppo con uno di quegli eventi che coincidono con la fine per lui dell'età spensierata, con l'inizio delle responsabilità; il titolo inoltre mi piaceva da matti.
DANIELE DA PRATO
Il titolo ti piaceva da "Mattia Bazar" Beh effettivamente è un titolo molto originale, anche leggendo la sinossi mi è rimasto il dubbio del ruolo del gruppo nel romanzo, ergo la domanda. Grazie per la delucidazione!
DARIO ZIZZO
Figurati, grazie a te.
ELISA AVERNA
Grazie a tutti i partecipanti e grazie a te, Dario Zizzo , per esserti prestato a questa intervista
DARIO ZIZZO
Elisa, grazie a tutti voi, a chi ha portato con sé domande tutte stimolanti, intelligenti o a chi ha comunque partecipato con una reazione a questa Giornata così piacevole.
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Rivoglio i Matia Bazar con Antonella Ruggiero