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ELISA AVERNA

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BIOGRAFIA

Elisa Averna è nata a Genova nel 1974. Ha conseguito la laurea in Lettere e Filosofia, indirizzo demo-etno-antropologico con la lode, per poi specializzarsi con lode in Conservazione dei Beni Culturali. Si occupa di progettazione museologica e opera come ghostwriter ed editor freelance.

Ha pubblicato libri di saggistica per Aracne Editore e MyLife e le seguenti opere di narrativa:

2019 - Prisma  - Editore: EdiKit

2020 - Chiodi di Ghiaccio - Editore: Bertoni Editore

2020 - Romanzo d'estate - Editore: Eretica Edizioni

2020 - Pizzi neri e merletti grigi - Editore: Nulla Die Edizioni

2021 - L'Aquila d'Oro. Sulle tracce del Quarto Reich - Editore: Capponi Editore

2021 - H.H. Figlia della strada - Editore: Edizioni Il Ciliegio

2022 - Chiamata dall'inferno - Editore: Dark Abyss Edizioni

2022 - La donna zero - Editore: MondiDiVersi

 

Nel 2013 fonda Cucina BioEvolutiva, ponendosi in prima linea nella divulgazione in Italia della cucina crudista. Si è dedicata all’attivismo in campo ecologista, indirizzando i suoi interessi personali e professionali verso lo studio dell’aspetto culturale dell’alimentazione, con particolare attenzione ai condizionamenti ambientali, commerciali, religiosi e sociali che entrano irrimediabilmente in gioco nelle scelte alimentari dei popoli.

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LIBRI

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H.H. FIGLIA DELLA STRADA

Helene, detta la Rafia, il giorno del suo diciottesimo compleanno scappa dalla sua casa a Torino per sottrarsi agli abusi del patrigno e all’indifferenza della madre tossicodipendente. La giovane, che con la rafia crea articoli di bigiotteria ed è una promettente rapper, dovrà cavarsela da sola. E viene adottata dalla strada, con le sue leggi, la sua violenza e le sue gang. Inizia così una nuova vita che le riserverà tante sorprese, incontri e avventure in una continua scoperta del mondo e delle proprie potenzialità.

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ROMANZO D'ESTATE

Nell’Inghilterra vittoriana, tre sorelle sono mandate dalla loro istitutrice in vacanza in posti diversi ma vicini con il compito di scrivere un diario. Dai tre diari emergerà una realtà completamente diversa sul conto del barone Patterson, uomo dall’insospettabile tripla vita.

PIZZI NERI E MERLETTI GRIGI

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In una giornata di maggio del 1866 cinque minuti rivoluzionano la vita di Teresa Baldeschi, giovane ricamatrice di abiti da lutto. Teresa, preso posto sul treno che avrebbe dovuto condurla presso una vedova sua cliente, si addormenta e al suo risveglio trova attorno a sé una situazione totalmente nuova. Non è nel treno in cui è salita, ma in un treno del tutto diverso. Apprende dai passeggeri di essere nel 2023. Sconvolta, scende alla prima stazione, per poi risvegliarsi nuovamente nel suo tempo. Teresa nel raccontare la sua straordinaria esperienza non viene creduta dalla famiglia che la fa internare nel manicomio Santa Margherita di Perugia, dove la donna riesce a sopravvivere per vent'anni. Consapevole di non essere pazza e di aver viaggiato nel tempo, Teresa scrive le sue memorie nella speranza di un riscatto. "Pizzi neri e merletti grigi" più che un libro di fantascienza è un viaggio nella presunta follia umana e in ciò che l'uomo non è in grado di spiegare.

CHIODI DI GHIACCIO

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Come era percepita la libertà dall’uomo medievale? Con un’analisi storico-antropologica del monastero e del castello nell’XI e XII secolo, si è tentato di rispondere a questa domanda, estendendo lo sguardo in profondità di là dagli avvenimenti politici firmati da papi e da re, per definire un quadro del rapporto individuo-collettività e frantumare i dati storici nei significati delle consuetudini e delle tradizioni. Si sono ritrovati così uomini e donne i cui valori sono stati rapportati alle loro cognizioni e necessità secondo il filo conduttore del “sentimento” di libertà, vissuto nei due sistemi chiusi. Sentimento come propensione verso una qualche salvezza spirituale, materiale, militare o di potere alla base della quale si muovevano, forse inconsapevolmente per i più, i rigurgiti di una classicità reimportata dall’Oriente, dando forma a un’umanità pensante, nel silenzio delle regole del monastero, nel frastuono delle armi, negli spostamenti notturni da un letto all’altro del castello.

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