
Caro autore e lettore,
oggi ti voglio chiarire il motivo per cui nel mio blog do spazio esclusivamente a case editrici senza contributo, no profit, quindi senza alcuna richiesta di co-investimento. Per farlo ti invito a leggere questo articolo.
VADEMECUM PER AUTORI IN CERCA DI EDITORI
Attenzione ai lestofanti!
Di Elisa Averna
Oggi un aspirante autore ha diverse possibilità di pubblicare una propria opera. Esistono tre realtà editoriali principali:
1. Editoria No Eap (autori selezionati, royalties e accesso ai concorsi)
2. Editoria Eap (autori non selezionati, paganti e senza accesso ai concorsi)
3) Self publishing (autopubblicazione)
In questo articolo approfondiremo le prime due realtà editoriali.
Iniziamo con il dire che l’editoria No Eap è l’unica editoria che dovrebbe esistere, perché per sua stessa natura l’editoria dovrebbe essere solo No Eap. No Eap è l’acronimo di “No Editoria a pagamento”, che si contrappone a EAP, “editoria a pagamento”. Quale più urticante ossimoro! Esistono forse aziende che chiedono contributi ai loro lavoratori? No! Per la stessa ragione non dovrebbero esistere case editrici-azienda che chiedono contributi ai propri lavoratori-autori. Eppure esistono. Che disdetta per l’editoria italiana, un tempo fiore all’occhiello dell’editoria europea!
Se le tipografie con servizi aggiuntivi smettessero di qualificarsi come “case editrici”, usando una definizione impropria, non ci sarebbe bisogno del pleonasmo “No Eap”, che è come dire “marito di sua moglie”. Purtroppo, al momento non è possibile evitare questa qualifica, ormai necessaria per distinguere la vera editoria da ciò che editoria non è.
L’inclusione della “non editoria” nella categoria dell’editoria vera determina la sfiducia da parte dei lettori anche nei confronti dell’editoria seria, che pure esiste e meriterebbe di essere riconosciuta per la sua eccellenza. Gran parte dei lettori, difatti, tende a fare “di tutta un’erba un fascio”. E come dar loro torto? Le “case editrici” a pagamento intasano il mercato editoriale spesso con ciarpame, in coerenza con la logica “se mi paghi, ti pubblico”, quindi non praticano nessuna selezione e chiunque, ma davvero chiunque, può pubblicare con loro.
Ad aggravare la situazione è il fatto che la sigla No Eap non è un marchio riconosciuto dal Ministero della Cultura, ma una semplice sigla utilizzata dagli editori, purtroppo non sempre in modo onesto. Il Far Wes editoriale italiano, senza regole e senza certezze sulla fonte dei libri, confonde l’utenza, a cominciare dagli stessi autori, che possono incappare finanche in false case editrici No Eap.
Le false case editrici No Eap sono le più pericolose, perché molto abili nel mimetizzarsi. Si autodichiarano No Eap con squilli di trombe, ma poi non si rivelano tali. Pur di rientrare forzosamente nella categoria delle case editrici non a pagamento, millantano risorse e mezzi che non hanno. S’impegnano contrattualmente a fornire i servizi tipici delle case editrici No Eap, ma in realtà non onorano l’impegno. Per esempio garantiscono l’editing, ma di fatto non lo eseguono. L’autore vedrà così pubblicata la sua opera tale e quale a come l’ha consegnata all’editore, quindi con inevitabili refusi ed errori, compresi anche i più macroscopici, segno che l’opera non solo non è stata corretta, ma non è stata neanche letta, forse è stata solo “annusata”. L’autore in buona fede darà il suo "visto si stampi” a occhi chiusi (mai farlo) tanta è la fiducia nel suo editore che certamente gli avrà scritto "Abbiamo letto il romanzo e per noi non presenta errori ed è ben scritto". Perché dubitare, se un team di esperti (redattore, editor e revisore) ha ritenuto “ben scritto” il libro? E invece… Prima di firmare un contratto, è bene accertarsi che l’editing sia compreso. L'editor non è un fantasma, quindi deve essere un professionista qualificato con nome e cognome. L’unica cosa che un autore in questo caso può fare, prima di firmare il contratto, è chiedere all’editore il nome e il cognome dell’editor e controllare le sue competenze. Diffidare delle figure “tuttofare” è la prima regola: il grafico deve fare il grafico; il redattore, il redattore; l’editor, l’editor e via dicendo.
Le false case editrici No Eap possono usare mille astuzie per far leva sull’ingenuità di aspiranti autori. Questi, attratti nelle loro spire in modo ingannevole, potrebbero da una parte trovarsi a visionare contratti immacolati e dall’altra ricevere le peggiori proposte tramite telefono. Un modus operandi di queste “editori” è difatti quello di proporre contratti allettanti (per essere inseriti fra gli editori No Eap), per poi proporre agli autori l’acquisto “non obbligatorio” di copie (furbescamente non presente nel contratto). Gli autori che non pagheranno saranno considerati autori di serie B, quindi non saranno aiutati nella promozione e saranno trasformati in autori piazzisti "porta a porta" dei loro libri, perché i loro editori non si cureranno minimamente di introdurli nel mercato editoriale con un’adeguata campagna promozionale, la quale comunque prevede un’attiva collaborazione dell’autore. È necessario quindi prestare attenzione a questa insidiosa categoria di sedicenti editori No Eap, che, spesso, mancano anche dei servizi basilari. Alcuni di questi non garantiscono neppure il codice IBS.
Altra cosa importante è non avere fretta di pubblicare. Un’opera valida, prima o poi, avrà la sua occasione per essere degnamente pubblicata. La vanità di stampa (vanity press), che spesso induce un autore a cedere all’editoria a pagamento, è un pessimo biglietto da visita. Chi è dell’ambiente (librai, editori, critici letterari, recensionisti attenti ecc.) sa riconoscere la vera editoria.
E ora passiamo alle caratteristiche della migliore microeditoria, capace di raggiunge l’eccellenza:
1)100% No Eap (editing compreso, no obbligo acquisto copie, no richiesta di contributi in fase di pre-order, no doppio binario, no crowdfunding o altra formula di co-investimento)
2)Distribuzione nazionale (consona alla microeditoria: libri almeno ordinabili nelle piccole librerie di quartiere)
3) Libri acquistabili in tutti i book-store online
4)Team competente (redattore, editor e grafico)
5) Cura degli autori anche dopo la pubblicazione
6) Royalties annuali calcolate dal primo libro venduto
7) Libri in entrambi i formati (cartaceo e digitale)
8) Sconto su copie autore
9)Attività di promozione e di vendita libri oltre l’entourage dell’autore (presenza alle fiere e presenza attiva sui social)
10) Invio manoscritto per posta elettronica
11) Sito accessibile e veloce
12) Contatti con i media (proporzionati all’essere micro)
13) Riconoscibilità del suo brand
14) Segnalazioni agli autori dei concorsi free
15) Rintracciabilità (mail e telefono)
A tutti gli autori, i miei migliori auguri per una carriera lineare e senza inciampi!

Hai letto l'articolo? No? Fallo! Ti sarà certamente più chiaro come muoverti prima di inviare un tuo manoscritto e soprattutto prima di firmare un contratto.

E ora benvenuto nel far west editoriale, dal quale comunque sono riuscita a redigere un elenco con i migliori editori No Eap!
GLI EDITORI SONO STATI SELEZIONATI IN BASE ALLE SEGUENTI CARATTERISTICHE,
ESSENZIALI PER FAR PARTE DELLE MIGLIORI CASE EDITRICI DELLA MICROEDITORIA


Ricorda: prima di inviare i manoscritti, è opportuno consultare sempre il catalogo dell'editore per sapere che cosa pubblica e quali sono i generi letterari a cui è interessato.
Buona fortuna!
AGGIORNAMENTO:
L'elenco è stato rimosso perché non più aggiornabile. Restano validi i punti sopra elencati con cui si consiglia di scegliere un editore.
N.B. Su temi quali:
-Agenzie letterarie con servizi a pagamento extra rappresentanza (scheda di valutazione, corsi di scrittura creativa ecc.),
-Recensori che recensiscono a pagamento (no critici letteri che lavorano per testate giornalistiche) prendendo denaro dagli stessi autori
- Concorsi, corsetti e concorsoni
A ognuno la proria scelta consapevole!
AGGIORNAMENTO 2: SULLE CASE EDITRICE CHE VIAGGIANO A DOPPIO BINARIO
Carissimi,
molti di voi mi contattano in DM per avere informazioni su questa o quella casa editrice. Ebbene, quello che è valido oggi potrebbe non essere valido domani e soprattutto potrebbe non essere valido per tutti. Le case editrici che viaggiano su doppio binario sono la stragrande maggioranza e conoscere questa loro doppia natura è impossibile. Per i contratti vige la massima riservatezza e gli autori, oltre a generiche informazioni ("sí, mi sono trovato bene" o "no, non mi sono trovato bene"), non possono dirsi tra loro. Ergo: un autore non può avere certezze su nessuna casa editrice, finché non legge il contratto. Tuttavia, anche a contratto letto, non potrà sapere se la sua casa editrice sia 100% No Eap, almeno che questa, forte della sua etica e della sua natura, non lo dichiari apertamente ai quattro venti... La dicitura No Eap, però, non ha alcun valore legale e contiene in sé "mille sfumature di balle".
Cari adorati colleghi autori, sbattere le corna è molto più facile che non sbatterle. Siamo in un far west. Il mondo editoriale è un caos. Quello che vi posso dire è solo di darvela a gambe alla richiesta di contributi, perché sarà solo la prima di una grande spesa: anche scrivere con le No Eap è comunque un hobby costoso (promozioni radio, fiere, presentazioni, recensioni che prevedono fornitura del cartaceo ecc.).
Amen! Andiamo tutti in pace e rassegnamoci alla realtà dei fatti
Buongiorno, sono Laura Sansone ho scritto dei racconti per bambini, mi può consigliare case editrici che pubblichino libri per bambini NO EAP .La ringrazio anticipatamente. Le lascio la mia email: laura0832libero@libero.it
Pure io ho scritto un libro e lo volevo pubblicare, ma non sono pratica : il libro parla di 8 anni di alzheimer di mio marito, e gli stimoli avuti 4 mesi prima di morire il 7 ottobre da due video uno di solo un pezzetto di una canzone di Gianni Morandi. C'era un ragazzo che come me ecc. Poi dato che con le ragazze che venivano tre volte a fare il bagno, lui cantava la canzone, più forte di loro, ho il vocale come testimonianza, che l'ha cantata tutta con loro.La nostra vita è stata moto bella, incontrati a scuola a 13 io a 14 lui, sposati a 17 io a 18 lui..Abbiamo un figlio di 57 anni. In tutto il nostro Grande Amore è durato 61 anni, l'età di mia sorella che aveva due mesiComunque il mio psicologo, dato che è lui l'esperto, devo passare (si fà per dire) da LUI.CHE MI AIUTA, una parte vorrei darla alla ricerca per l'Alzheimer, dato che i 50 enni dovrebbero fare prevenzioni perchèa quell'età sono già in tanti, anche una amica di mio figlio a 52 anni le è venuto, ora a 55 non conosce suo marito.Se volete propormi qualcosa, Vi assicuro che tutto il libro, è gioioso, come lo è stato mio marito che ha giocato a pallone 10 anni nel Crevalcore, 2 nella Persicetana, Corticella, Calderara Amatori, con nostro figlio 18 anni e lui 36 anni.Al funerale tanti ragazzini raccattapalle di allora che lui raccontava le sue barzellette, ( il libro ha anche quella parte che lui sapeva a memoria, e i ragazzini si nascondevano, per sentire quelle ose'.Pure l'ex Sindaco di Crevalcore Claudio lo incontrammo nel 2012 a Crevalcore davanti alla Protezione Civile che portavamo tute nuove per le persone anziane senza casa e vestire...lui davanti alla porta disse: BAllaratiiii ma è proprio lei???io sono un suo ex raccattapalle 13 enne di 55 anni fà, ci raccontava sempre delle barzellette meravigliose.Poi una BUONA PARTE DEL LIBRO ABBIAMO SEGUITO LA NAZIONALE CANTANTI E ERAVAMO IN CORRIERA CON LORO A MONGHIDORO. LA NOSTRA AMICA era diventata Viola Valentino allora Moglie di Riccardo Fogli.mia mail: piola47@hotmail.it Paola Petazzoni
...Un aiutino per il mio primo libro?...
la LFa Publisher - Casa Editrice free di Caivano Napoli - LELLO LUCIGNANO Amministratore - Ditributore LFA.Libro Co. Italia di Firenze - ha deciso di pubblicare un mio romanzo e mi ha inviato Contratto di Edizione, sottolineando che sono CE NoEap. Ne conosce l'esistenza? Potrò fidarmi? Grazie Paola
...ma questo elenco NOEAP è possibile in qualche modo riproporlo vista la sua importanza per quanto detto? Grazie
Ciao Elisa.
Esattamente un anno fa ho pubblicato il mio primo romanzo con la BookSprint Edizioni. Beh, purtroppo mi è successo quasi tutto quello che ci hai spiegato dal quale diffidare.
Ero così emozionata di pubblicare la mia opera, che nonostante avessi avuto anche altre risposte da altre case editrici, loro mi avevano risposto per primi in poco tempo, così mi sono affidata a loro pagando 1.200 euro di contributo pur di vedere il mio libro realizzato.
Alla mia pubblicazione però, purtroppo le persone andavano nelle librerie e si sentivano rispondere che il mio libro non poteva essere ordinato perchè non era distribuito da messaggerie italia. potevano acquistarlo solo online. Ho dovuto chiamare più volte per avere i servizi che erano scritti nel contratto e che loro pensavano mi fossi dimenticata. Mi sono dovuta pubblicizzare da sola, loro a parte una piccola intervista non mi hanno mai aiutato a promuovere il mio libro e non erano nemmeno presenti al salone del libro di Torino in cui per fortuna ho aperto gli occhi capendo di aver fatto un grande errore scegliendo loro.
Ora ho rivisto tutta la mia prima opera corregendola e ho finito di scrivere il mio secondo romanzo.
Grazie per i tuoi consigli, sto facendo molte ricerche per affidare il miei romanzi ad una casa editrice che non mi chieda soldi e che mi aiuti veramente a realizzare il mio sogno.
Alessia.
Accidenti non me lo sono salvato, ed ero arrivato solo a metà nell'inviare il mio manoscritto! Mi era davvero molto utile. Complimenti per questo articolo molto interessante per un esordiente. Non è che si potrebbe avere l'elenco anche solo in privato? Grazie
Ottimo lavoro, utilissimo a noi autori. ho pubblicato il mio romanzo d'esordio con Bertoni e ne confermo massima serietà