VADEMECUM PER AUTORI
Quello che conviene sapere prima di pubblicare un libro, o meglio, come salvarsi dalle insidie editoriali e compiere scelte consapevoli
Oggi un aspirante autore ha diverse possibilità di pubblicare una propria opera. Esistono tre realtà editoriali principali:
1. Editoria No Eap (editoria non a pagamento: autori selezionati a cui non sono chiesti contributi)
2. Editoria Eap ("editoria a pagamento": autori non selezionati a cui sono chiesti contributi)
3) Self publishing (autopubblicazione: l'autore editore di se stesso)
CASE EDITRICI NO EAP
Iniziamo con il dire che l’editoria No Eap è l’unica editoria che dovrebbe esistere, perché per sua stessa natura l’editoria dovrebbe essere solo No Eap. No Eap è l’acronimo di “No Editoria a pagamento”, che si contrappone a EAP, “editoria a pagamento”. Quale più urticante ossimoro! Esistono forse aziende che chiedono contributi ai loro lavoratori? No! Per la stessa ragione non dovrebbero esistere case editrici-azienda che chiedono contributi ai propri lavoratori-autori (gli autori forniscono il prodotto che gli editori commerciano). Eppure esistono. Che disdetta per l’editoria italiana, un tempo fiore all’occhiello dell’editoria europea!
La sigla No Eap non è un marchio riconosciuto dal Ministero della Cultura, ma una semplice sigla utilizzata dagli editori, purtroppo non sempre in modo onesto. La dicitura No Eap quindi non ha alcun valore legale e contiene in sé "mille sfumature di balle". Il Far West editoriale italiano, senza regole e senza certezze sulla fonte dei libri, confonde l’utenza, a cominciare dagli stessi autori, che possono incappare finanche in false case editrici No Eap.
Molte case editrici micro sono marchi di altre case editrici grandi (ecco perché quando un autore emergente prova a inviare un manoscritto a un piccolo medio editore o grande, lo stesso lo dirotta al suo sotto marchio o lo invita a partecipare a un certo tipo di concorso).
TIPOGRAFIE CON SERVIZI AGGIUNTIVI
Se le agenzie di servizi e le tipografie con servizi aggiuntivi smettessero di qualificarsi come “case editrici”, non ci sarebbe nulla da eccepire. A scanso di equivoci: editore e tipografo sono due bellissime professioni, entrambe rispettabilissime, ma è innegabile che siano diverse. Un tipografo è un tipografo e un editore è un editore, come un sarto è un sarto e uno stilista è uno stilista. Dunque i problemi nascono quando le tipografie con servizi aggiuntivi si definiscono “case editrici”, usurpando il nome alle vere case editrici, che, a differenza loro, investono sugli autori. Senza tale definizione impropria, non ci sarebbe bisogno del pleonasmo “No Eap”, che è come dire “marito di sua moglie”. Purtroppo, al momento non è possibile evitare questa qualifica, ormai necessaria per distinguere la vera editoria da ciò che editoria non è.
L’inclusione della “non editoria” nella categoria dell’Editoria genera molta confusione. Gran parte dei lettori, difatti, tende a fare “di tutta un’erba un fascio” e gli autori alle prime armi pensano che sia normale pubblicare a pagamento. Pagare un servizio non significa necessariamente beneficiare di un servizio migliore. Potrebbe accadere, ma potrebbe anche non accadere. Le “case editrici” a pagamento spesso intasano il mercato editoriale con ciarpame, in coerenza con la logica “se mi paghi, ti pubblico”, quindi non praticano nessuna selezione e chiunque, ma davvero chiunque, può pubblicare con loro. Nella migliore delle ipotesi grazie all'intervento miracoloso di ghostwriter ed editor. Le "case editrici" a pagamento certamente dispongono di più fondi, questo è innegabile, quindi possono permettersi una buona pubblicità, i migliori posti alle fiere, royalties più alte (poco importa perché gli autori non rientrano comunque quasi mai nelle spese) ecc., e tutto a svantaggio dei veri editori. Tuttavia, come sempre, "non è tutto oro ciò che luccica" e "chi sa" non si lascia incantare.
FALSE CASE EDITRICI NO EAP
(alias: Editori-camaleonte)
Le false case editrici No Eap sono le più pericolose e difficili da riconoscere, perché molto abili nel mimetizzarsi. Sono i camaleonti dell’editoria. Si autodichiarano No Eap con squilli di tromba, ma poi non si rivelano tali. Pur di rientrare forzosamente nella categoria delle case editrici non a pagamento, millantano risorse e mezzi che non hanno. S’impegnano contrattualmente a fornire i servizi tipici delle case editrici No Eap, ma in realtà non onorano l’impegno. Per esempio garantiscono l’editing, ma di fatto non lo eseguono. L’autore vedrà così pubblicata la sua opera tale e quale a come l’ha consegnata all’editore, quindi con inevitabili refusi ed errori, compresi anche i più macroscopici, segno che l’opera non solo non è stata corretta, ma non è stata neanche letta, forse è stata solo “annusata”. L’autore in buona fede e molto ingenuamente darà il suo "visto si stampi” a occhi chiusi (mai farlo) tanta è la fiducia nel suo editore che certamente gli avrà scritto "Abbiamo letto il romanzo e per noi non presenta errori ed è ben scritto". Perché dubitare, se un team di esperti (redattore, editor e revisore) ha ritenuto “ben scritto” il libro? E invece…
Prima di firmare un contratto, è bene accertarsi che l’editing sia compreso. L'editor non è un fantasma, quindi deve essere un professionista qualificato con nome e cognome. Diffidare delle figure “tuttofare” è la prima regola: il grafico deve fare il grafico; il redattore, il redattore; l’editor, l’editor e via dicendo (purtroppo, però, nella micro editoria le figure professionali non sono sempre tanto ben distinte).
Le false case editrici No Eap possono usare mille astuzie per far leva sull’ingenuità di aspiranti autori. Questi, attratti nelle loro spire in modo ingannevole, potrebbero da una parte trovarsi a visionare contratti immacolati e dall’altra ricevere le peggiori proposte tramite telefono. Un modus operandi di questi “editori” è difatti quello di proporre contratti allettanti (per essere considerati coram populo fra gli editori No Eap), per poi proporre agli autori l’acquisto “non obbligatorio” di copie (furbescamente non presente nel contratto) o altri obblighi che comportano un certo impegno economico da parte degli autori. Gli autori che non pagano o che non cedono alle richieste di questi editori sono poi considerati autori di serie B, quindi trasformati in autori piazzisti "porta a porta" dei loro libri, non essendo introdotti minimamente nel mercato editoriale con un’adeguata campagna promozionale (la quale comunque prevede un’attiva collaborazione dell’autore). È necessario quindi prestare attenzione a questa insidiosa categoria di sedicenti editori No Eap che, spesso, mancano anche dei servizi basilari. Alcuni di questi non garantiscono neppure il codice IBS.
Altra cosa importante è non avere fretta di pubblicare. Un’opera valida, prima o poi, avrà la sua occasione per essere degnamente pubblicata. La vanità di stampa (vanity press), che spesso induce un autore a cedere all’editoria a pagamento, è un pessimo biglietto da visita. Chi è dell’ambiente (librai, editori, critici letterari, recensionisti attenti ecc.) sa riconoscere la vera editoria, fosse anche micro e con tutte le sue grandi falle.
EDITORI CHE PUBBLICANO "SOLO SE..."
Attenzione agli Editori "Solo se...": sono ovunque a megafonare il loro modo “rivoluzionario” di fare “editoria”, ma fortunatamente attirano a sè molti dissing da parte di chi sa che il loro modus operandi (promessa di pubblicazione, solo se...) non è quello che adotterebbe mai un editore serio. Questo tipo di c.e. "No Eap" sono escluse da questa lista. Si sa spesso come finisce: gli autori, pur di vedere pubblicata la loro opera, o si autocomprano le copie in fase di pre order per raggiungere gli obiettivi richiesti (un modo implicito e indiretto quindi da parte dell'editore per chiedere contributi) o sono "costretti" a uno spam selvaggio. Non c'è nulla di più sconfortante di autori che, come piazzisti, chiedono di acquistare il proprio libro a chiunque e ovunque, con uno spam urticante, persino in DM. Se la vendita poi dipende esclusivamente dall'intraprendenza degli autori, questo lascia già molto pensare sulla capacità promozionale dell'editore.
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PRIMA DI PROPORRE UN MANOSCRITTO
Prima di inviare i manoscritti a un editore, è importante consultare il catalogo per sapere che cosa pubblica e quali sono i generi letterari a cui è interessato, esaminare la sua politica editoriale e i requisiti di sottomissione* per verificare che corrispondano alle proprie esigenze e aspettative. Ogni casa editrice ha le sue preferenze e il suo stile editoriale, quindi è importante cercare quelle che meglio si adattano al proprio lavoro.
I "requisiti di sottomissione" si riferiscono alle linee guida e ai criteri che una casa editrice stabilisce per accettare e valutare i manoscritti inviati dagli autori in vista di una possibile pubblicazione. Questi requisiti includono spesso informazioni specifiche sul formato, sulla struttura del manoscritto, sulla presentazione e su come inviare un'opera letteraria per la considerazione editoriale.
MICRO EDITORIA: differenze con l'editoria commerciale
La micro editoria è una forma di editoria caratterizzata da dimensioni più limitate rispetto alle grandi case editrici commerciali. Dalla tiratura delle copie alla distribuzione tutto è ridotto nella micro editoria.
-Produzione Limitata: a causa delle risorse limitate, le case editrici microeditoriali possono pubblicare un numero ridotto di titoli all'anno rispetto alle grandi case editrici. La prima tiratura, ossia la quantità di copie stampate per una singola edizione, si aggira sulle 100-200 copie; mentre la tiratura annua non supera le 5mila copie.
-Risorse Limitate: le case editrici microeditoriali di solito operano con budget ristretti e personale limitato, il che può influenzare aspetti come il marketing e la promozione.
-Distribuzione: debole o assente. Ciò significa che i libri non sono presenti sugli scaffali delle librerie delle grandi catene e neanche ivi ordinabili. Al massimo sono ordinabili nelle piccole librerie di quartiere e talvolta presenti negli scaffali di queste, perché portati dagli stessi autori.
-Specializzazione in generi, temi o pubblicazioni di nicchia. Possono pubblicare opere di saggistica, poesia, narrativa o altro, ma solitamente si concentrano su interessi specifici.
-Indipendenza Creativa: la micro editoria tende ad essere più aperta all'innovazione e all'indipendenza creativa. Gli autori possono avere maggiori opportunità di esplorare nuovi generi o stili.
-Innovazione e Sperimentazione: spesso, queste case editrici sono aperte all'innovazione e alla sperimentazione nei contenuti e nella presentazione.
-Vendite dei libri: all'atto pratico, dipendono quasi esclusivamente dall'attività di promozione degli autori e dalla loro cerchia di amici e conoscenti.
-Nessun anticipo agli autori: le royalties sono proporzionali al numero di copie vendute (dal 5% al 10% del prezzo di copertina).
-I libri sono ignorati dalla critica della stampa nazionale. Spesso è lo stesso autore emergente a sottoporre la propria opera ai recensori o ai critici letterari.
-Comunità di Lettori Appassionati: spesso, le case editrici microeditoriali sviluppano una comunità di lettori appassionati e affezionati che condividono interessi simili.
-Edizioni Limitate e Artigianali: alcune case editrici microeditoriali producono libri in edizioni limitate e artigianali, mettendo un'enfasi particolare sulla cura dei dettagli e sulla qualità della stampa.
-Relazioni più Prossime con gli Autori: a causa delle dimensioni più contenute, le case editrici microeditoriali possono stabilire relazioni più personali e dirette con gli autori.
-Partecipazione alla Comunità Letteraria Locale: molte case editrici microeditoriali si impegnano nella comunità letteraria locale, partecipando a eventi letterari e promuovendo autori locali.
CARATTERISTICHE CHE DOVREBBERO SEMPRE CONNOTARE LA MICRO EDITORIA
(UN VIAGGIO NELL'UTOPIA)
Premesso che riuscire a essere un editore come si deve è difficile, perché la piccola impresa ha un carico fiscale non agevolato come in taluni altri paesi, la categoria di Editori forse rischia in Italia l’estinzione. Al momento, però, gli Editori affidabili, per quanto da cercare con il lanternino, esistono ancora.
Ci sono case editrici che si concentrano su più aspetti con la stessa intensità, altre invece che puntano maggiormente su determinate caratteristiche. I punti di forza, come quelli di debolezza, variano da editore a editore.
1)100% No Eap (editing compreso, no obbligo acquisto copie, no richiesta di contributi in fase di pre-order, no doppio binario, no crowdfunding o altra formula di co-investimento)
2)Distribuzione nazionale (libri ordinabili almeno nelle piccole librerie di quartiere e presenti sugli scaffali delle librerie fiduciarie della propria città; per la piccolo-media: libri ordinabili presso le grandi librerie, laddove non siano già presenti sugli scaffali)
3) Libri acquistabili in tutti i book-store on-line (essendo la distribuzione nelle librerie pressoché assente, questo aspetto è fondamentale)
4) Catalogo e linea editoriale che corrispondono alla sua identità (riconoscibilità del brend)
5) Team competente (redattore, editor, grafico, ecc.).
6) Fondi sufficienti per onorare gli impegni economici con tutte le persone coinvolte nell'attività
7) Cura degli autori anche dopo la pubblicazione, marketing efficiente e promozione sul suo territorio (partecipazioni a fiere ed eventi, attività promozionale in sinergia con l’autore, fiere e profili social attivi, sito web, partecipazione alla Comunità Letteraria Locale, ecc.)
8) Educazione e rispetto per gli autori sono essenziali, tenendo presente che gli autori, a differenza dei sottoposti stipendiati, sono coloro che forniscono i contenuti che permettono agli editori di operare (ovviamente risetto ed educazione devono essere reciproci, ma la nostra attenzione è in questa sede sugli editori)
9) Libri in entrambi i formati (cartaceo e digitale)
10) Royalties annuali calcolate dal primo libro venduto
11) Invio manoscritto per posta elettronica
12) Sito accessibile e veloce
13) Contatti con i media (proporzionati all’essere micro)
14) Segnalazioni agli autori dei concorsi
15) Rintracciabilità (mail e telefono)
16) Durata dei diritti d’autore non superiore ai tre anni
17) Sconto su copie autore
N.B.
L'elenco a seguire, per quanto possa essere aggiornato, potrebbe non essere attendibile al cento per cento. Questo perché ciò che è valido oggi potrebbe non essere valido domani e soprattutto potrebbe non essere valido per tutti. Le case editrici che viaggiano su doppio binario sono la stragrande maggioranza e conoscere questa loro doppia natura è impossibile. Per i contratti vige la massima riservatezza e gli autori, più che generiche informazioni ("sí, mi sono trovato bene" o "no, non mi sono trovato bene") non possono scambiarsi tra loro. Ergo: un autore non può avere certezze su nessuna casa editrice, finché non legge il suo contratto.
Il mondo editoriale è un far west.
Pubblicare con le No Eap potrebbe rivelarsi comunque oneroso (per il rischio di non riuscire a rientrare nelle spese: le royalties sono davvero minime, quasi inesistenti (una media di meno di 1 euro a libro) e impegnativo (attività promozionale, presenza nelle fiere, presentazioni, recensioni che prevedono la fornitura del cartaceo ecc.).
Se vuoi approfondire questo argomento (con un po' di sana ironia) leggi questo articolo: "L'asta dell'aspirante autore: quando il lavoro della scrittura diventa un hobby costoso"
A CHE COSA SERVE PUBBLICARE CON UN MICRO EDITORE IN TEMPI DI "SELF PUBLISHING"?
Essere pubblicati da una casa editrice, anche se di piccole dimensioni, può conferire una sorta di validazione al lavoro di un autore. Alcuni lettori e critici possono considerare più credibili i libri pubblicati da case editrici rispetto all'auto-pubblicazione (grande abbaglio? Può essere! A volte sì e a volte no, dipende dall'editore con cui si pubblica). La micro editoria può essere vista come un compromesso tra l'auto-pubblicazione indipendente e la pubblicazione tradizionale, offrendo un'alternativa per gli autori che desiderano una certa validazione, supporto professionale e distribuzione selettiva per le loro opere. Tuttavia, la scelta tra self-publishing e micro editoria dipende dalle esigenze e dagli obiettivi specifici di ciascun autore.
Il marketing è un aspetto fondamentale: deve essere efficiente. L’editore che si accontenta dei libri venduti dagli autori nell’ambito del proprio entourage già perde in partenza. Gli autori con esperienza sanno benissimo fino a dove possono arrivare da soli. Un autore che non vede, dopo la pubblicazione con casa editrice, ampliare il proprio pubblico di lettori, difficilmente tornerà a pubblicare con quell’editore e molto probabilmente punterà sull’autopubblicazione.
Un autore è bene che ponderi sempre bene se affidarsi a un micro editore o se pubblicare in self. Ogni modalità di pubblicazione ha certamente i suoi pro e i suoi contro. Provare entrambe le esperienze e alternarle è utile per tirare le somme e vedere dove canalizzare meglio le proprie energie e ricevere i migliori vantaggi, in termini economici, di tempo e di libertà.
A tutti gli autori, i nostri migliori auguri per una carriera lineare e senza inciampi!
CASE EDITRICI No Eap PER LA NARRATIVA
Questo elenco non pretende di essere completo, ma certamente può essere di aiuto a chi volesse proporre una propria opere senza il rischio di incorrere in richieste di contributi.
Sei un editore No Eap? Non sei incluso in questo elenco? Contattami e sarò lieta di aggiungerti.
Sei un editore e non hai piacere a essere incluso in questo elenco? Contattami e sarò lieta di rimuoverti.
Sei un editore e la tua casa editrice non è correttamente inserita nell'elenco (errore di categoria), contattami e sarò lieta di apporre la correzione.
Le politiche editoriali e le condizioni di pubblicazione possono variare da casa editrice a casa editrice, quindi è importante consultare il sito web della casa editrice o contattarla direttamente per ottenere informazioni aggiornate sui suoi requisiti e procedure contrattuali.
AGLI AUTORI
Cari autori, se notate nell'elenco case editrici che, a vostro sapere, richiedono forme di co-investimento agli autori, vi preghiamo gentilmente di contattarci su museididattici.com o tramite i nostri canali social. Sarà nostra cura rimuovere immediatamente l'editore in questione dall'elenco.
Grazie per la vostra preziosa collaborazione!"
ELENCO c.e. NO EAP
A
(solo esordienti- no poesia e fantasy)
(Arduino Sacco Editore non fornisce siti e-commerce compreso Amazon e IBS libri)
ASSOCIAZIONE CULTURALE PAV EDIZIONI
B
BELTEGEUSE EDITORE
BIBLIOTHEKA EDIZIONI
C
CASA EDITRICE IL FILO D'ARIANNA
CATNIP EDIZIONI
D
(solo formato digitale)
(solo narrativa a tema musicale)
E
(associazione culturale)
EDIZIONI NERBINI
F
FONDAZIONE LABOS
FRASSINELLI (SPERLING & KUPFER)
G
GALLUCCI EDITORE
H
I
J
JACK EDIZIONI- ASSOCIAZIONE CURA IL MONDO
(Pagina Facebook)
K
L
(pagina Facebook)
LA BOTTEGA DELL’INVISIBILE
LA DECIMA MUSA
LANTANA EDITORE
(solo libri per bambini)
M
MONDI DiVersi
N
NOCCHIERO
O
O.D.E. Orizzonte Degli Eventi EDIZIONI
ONEREED EDIZIONI
P
(solo libri a tema "animali")
PUBLISHING FLOWER
(solo formato digitale - vari generi letterari)
Q
R
S
T
(marchio Fanucci editore)
(gialli)
V
W
Z
CASE EDITRICI PICCOLO-MEDIE E GRANDI
Le case editrici piccolo medie e soprattutto quelle grandi, sono solitamente poco disponibili a investire su autori esordienti ed emergenti e quindi non fanno scouting. Tendono a rinviare gli autori a un certo tipo di concorso o a dirottarli verso micro case editrici dedicate agli emergenti che fanno capo al loro marchio.
BUR
EDITORI LATERZA
(libri per bambini e ragazzi)
Buongiorno, sono Laura Sansone ho scritto dei racconti per bambini, mi può consigliare case editrici che pubblichino libri per bambini NO EAP .La ringrazio anticipatamente. Le lascio la mia email: laura0832libero@libero.it